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Lo scopo principale che ci proponiamo di raggiungere con questo lavoro è quello di analizzare prima, attraverso uno studio idrologico, la portata duecentennale che transita nel tratto vallivo del Torrente Roglio, poi le problematiche relative all’esondazione e quindi studiare una serie di tipologie di sistemazione idraulica atte a scongiurare questo pericolo.
Sulla base dei dati cartografici e pluviometrici del bacino del Torrente Roglio, forniti dall’ufficio tecnico della Provincia di Pisa, è stato possibile prevedere il transito di una portata duecentennale di circa 780m3/s e, come era possibile immaginare, a seguito di un’attenta modellazione idraulica è emerso che lungo tutto il tratto vallivo del torrente (fino alla confluenza col Fiume Era) tale portata non poteva essere contenuta dalle sezioni esistenti.
Pertanto è stato necessario realizzare una serie di interventi (in questo caso casse di laminazione) nella parte di monte del bacino, che potessero contenere temporaneamente un’aliquota di questa portata, per poi restituirla una volta passata l’onda di piena.
È stato possibile così raggiungere una portata massima nel tratto vallivo di circa 250m3/s, con un conseguente deflusso delle acque in tutta sicurezza.