Tesi etd-06112025-152728 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SACCONE, CHIARA
URN
etd-06112025-152728
Titolo
"Tracciabilità obbligatoria e volontaria nel settore agroalimentare: il caso del pet food tra tecnologie, sostenibilità e best practices aziendali"
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Brunori, Gianluca
Parole chiave
- obbligatoria
- pet food
- tracciabilità
- volontaria
Data inizio appello
14/07/2025
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
La tesi affronta il tema della tracciabilità nel settore agroalimentare, con particolare attenzione all’industria del pet food, esplorando sia gli aspetti normativi obbligatori che le pratiche volontarie adottate dalle aziende per garantire qualità, sicurezza e trasparenza lungo la filiera. L’obiettivo principale del lavoro è analizzare come i sistemi di tracciabilità siano diventati un elemento strategico per le imprese, in grado di rafforzare la fiducia dei consumatori, aumentare la competitività e rispondere alle crescenti esigenze di sostenibilità e digitalizzazione.
Nella prima parte della tesi si definisce il concetto di tracciabilità come la capacità di ricostruire e seguire il percorso di un prodotto lungo tutte le fasi della produzione, trasformazione e distribuzione. Si distinguono due principali approcci: la tracciabilità obbligatoria, regolata da normative come il Regolamento (CE) n. 178/2002, il Regolamento (UE) 1169/2011 per l’informazione al consumatore e il Regolamento (CE) 767/2009 per i mangimi, e la tracciabilità volontaria, spesso utilizzata dalle imprese come strumento di marketing, differenziazione e valore aggiunto.
Successivamente, il lavoro si concentra sulle tecnologie abilitanti per la tracciabilità: sistemi ERP, blockchain, RFID, QR Code, database centralizzati, digital twin e intelligenza artificiale. Viene dimostrato come queste tecnologie migliorino la raccolta dei dati in tempo reale, facilitino il controllo qualità, supportino la gestione del rischio e favoriscano la trasparenza nei confronti dei consumatori. Il caso dell’IBM Food Trust, ad esempio, mostra l’efficacia della blockchain nella gestione della supply chain alimentare. Anche nel pet food, tecnologie come i digital twin vengono utilizzate per simulare ricette, tracciare ingredienti e monitorare la qualità.
La seconda parte della tesi è dedicata al settore del pet food, che ha registrato negli ultimi anni una crescita significativa sia in Italia che a livello globale. La domanda di alimenti per animali domestici è aumentata insieme alle aspettative dei consumatori in termini di qualità, provenienza e sostenibilità. La tracciabilità si configura quindi come un elemento centrale per rispondere a queste richieste e differenziarsi sul mercato.
Viene quindi condotto un confronto tra quattro aziende leader nel settore pet food: Nestlé Purina, Farmina, Monge e Mars Petcare. Ciascuna di esse adotta strategie di tracciabilità differenti, ma tutte puntano su tecnologie avanzate e su un modello di filiera controllata. Nestlé Purina, ad esempio, integra sistemi blockchain e digital twin nei processi di produzione e post-vendita. Farmina si distingue per un approccio orientato alla qualità certificata e alla filiera controllata. Monge ha investito in un impianto integrato verticale che consente la gestione interna dell’intera filiera produttiva. Mars Petcare utilizza tecnologie RFID e strumenti di analisi dati per garantire la sicurezza alimentare e migliorare la fidelizzazione.
Infine, la tesi analizza gli impatti concreti della tracciabilità: le aziende che hanno implementato sistemi avanzati hanno registrato un incremento nelle vendite, una maggiore fidelizzazione dei clienti e una più forte reputazione sul mercato. Secondo dati recenti, l’adozione di tecnologie tracciabili ha contribuito a ridurre gli sprechi alimentari fino al 20%, migliorare l’efficienza logistica e rafforzare la compliance normativa.
La tesi si conclude sottolineando come la tracciabilità non rappresenti solo un obbligo legale, ma anche un’opportunità per innovare, fidelizzare e competere in un mercato in continua evoluzione. L’integrazione tra tecnologie, normative e strategie aziendali risulta fondamentale per garantire trasparenza, qualità e sostenibilità nel settore agroalimentare e, in particolare, nel pet food.
Nella prima parte della tesi si definisce il concetto di tracciabilità come la capacità di ricostruire e seguire il percorso di un prodotto lungo tutte le fasi della produzione, trasformazione e distribuzione. Si distinguono due principali approcci: la tracciabilità obbligatoria, regolata da normative come il Regolamento (CE) n. 178/2002, il Regolamento (UE) 1169/2011 per l’informazione al consumatore e il Regolamento (CE) 767/2009 per i mangimi, e la tracciabilità volontaria, spesso utilizzata dalle imprese come strumento di marketing, differenziazione e valore aggiunto.
Successivamente, il lavoro si concentra sulle tecnologie abilitanti per la tracciabilità: sistemi ERP, blockchain, RFID, QR Code, database centralizzati, digital twin e intelligenza artificiale. Viene dimostrato come queste tecnologie migliorino la raccolta dei dati in tempo reale, facilitino il controllo qualità, supportino la gestione del rischio e favoriscano la trasparenza nei confronti dei consumatori. Il caso dell’IBM Food Trust, ad esempio, mostra l’efficacia della blockchain nella gestione della supply chain alimentare. Anche nel pet food, tecnologie come i digital twin vengono utilizzate per simulare ricette, tracciare ingredienti e monitorare la qualità.
La seconda parte della tesi è dedicata al settore del pet food, che ha registrato negli ultimi anni una crescita significativa sia in Italia che a livello globale. La domanda di alimenti per animali domestici è aumentata insieme alle aspettative dei consumatori in termini di qualità, provenienza e sostenibilità. La tracciabilità si configura quindi come un elemento centrale per rispondere a queste richieste e differenziarsi sul mercato.
Viene quindi condotto un confronto tra quattro aziende leader nel settore pet food: Nestlé Purina, Farmina, Monge e Mars Petcare. Ciascuna di esse adotta strategie di tracciabilità differenti, ma tutte puntano su tecnologie avanzate e su un modello di filiera controllata. Nestlé Purina, ad esempio, integra sistemi blockchain e digital twin nei processi di produzione e post-vendita. Farmina si distingue per un approccio orientato alla qualità certificata e alla filiera controllata. Monge ha investito in un impianto integrato verticale che consente la gestione interna dell’intera filiera produttiva. Mars Petcare utilizza tecnologie RFID e strumenti di analisi dati per garantire la sicurezza alimentare e migliorare la fidelizzazione.
Infine, la tesi analizza gli impatti concreti della tracciabilità: le aziende che hanno implementato sistemi avanzati hanno registrato un incremento nelle vendite, una maggiore fidelizzazione dei clienti e una più forte reputazione sul mercato. Secondo dati recenti, l’adozione di tecnologie tracciabili ha contribuito a ridurre gli sprechi alimentari fino al 20%, migliorare l’efficienza logistica e rafforzare la compliance normativa.
La tesi si conclude sottolineando come la tracciabilità non rappresenti solo un obbligo legale, ma anche un’opportunità per innovare, fidelizzare e competere in un mercato in continua evoluzione. L’integrazione tra tecnologie, normative e strategie aziendali risulta fondamentale per garantire trasparenza, qualità e sostenibilità nel settore agroalimentare e, in particolare, nel pet food.
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