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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06112025-104924


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GUALEMI, GIULIA
URN
etd-06112025-104924
Titolo
Effetti del pascolamento da parte dei gasteropodi terrestri sul lichene Lobaria pulmonaria: analisi comparativa tra contesti forestali
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
CONSERVAZIONE ED EVOLUZIONE
Relatori
relatore Prof. Paoli, Luca
relatore Dott.ssa Agostini, Marta
relatore Dott.ssa Barbato, Debora
Parole chiave
  • chiocciole
  • gesteropodi terrestri
  • grazing
  • lichen
  • lichene
  • licheni
  • lichens
  • Lobaria pulmonaria
  • lumache
  • pascolamento
  • snail
  • snails
Data inizio appello
21/07/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
21/07/2028
Riassunto
I segni di brucatura dei gasteropodi terrestri sono spesso frequenti in alcuni licheni di ambiente forestale. Questi segni sono tuttavia distribuiti in modo ineguale tra le specie, a causa di diversi fattori, tra cui la presenza di metaboliti secondari nel tallo e le caratteristiche degli habitat. Finora, i principali studi relativi all'interazione tra licheni e gasteropodi terrestri si riferiscono all'Europa Settentrionale e Centrale.
Nella presente tesi è stato valutato l’impatto del pascolamento dei gasteropodi sul lichene Lobaria pulmonaria, in relazione a diversi fattori ecologici: la stagione, la gestione forestale e lo stadio della popolazione (comparando individui giovani e adulti) in ambiente mediterraneo. Lo studio si inquadra nell’ambito del progetto PRIN-PNRR 2022 BioConLobaria, con l’obiettivo di migliorare le tecniche di traslocazione per ottenere risultati più efficaci nella conservazione dei licheni.
In tale contesto sono considerati tre distinti habitat forestali – boschi misti di querce, castagno e faggio – che rappresentano gli habitat principali per la specie modello in area mediterranea. In particolare, per ciascuna tipologia sono state prese in considerazione 1) foreste mature e indisturbate di quercia, castagno e faggio, e 2) ambienti disturbati, quali aree disboscate con alberi isolati appartenenti agli stessi tipi forestali. Questo schema sperimentale è replicato in tre aree geografiche distinte in Italia (Toscana, Emilia-Romagna, Campania).
Per ciascuna condizione sperimentale, all’inizio di ogni stagione, campioni prelevati da aree remote di controllo sono stati scannerizzati, codificati, ed esposti per tre mesi sul tronco di nove alberi, sul versante nord, ad almeno 100 cm dal suolo. L’entità del pascolamento è stata quantificata mediante analisi delle scansioni digitali dei campioni pre- e post-esposizione, calcolando la proporzione di superficie danneggiata rispetto a quella totale. A supporto di tale analisi, è stata sviluppata una scala patometrica per classificare il danno in classi di gravità, al fine di ottenere una stima qualitativa complementare alla misura quantitativa.
In un altro esperimento condotto in un’area impattata dalla gestione forestale, gli effetti del pascolamento sono stati valutati in campioni di varie specie licheniche (inclusa L. pulmonaria), caratterizzate per la diversa forma di crescita, il tipo di fotobionte, la presenza di ossalato di calcio e melanina. I campioni sono stati esposti fino a sei mesi in un querceto misto in Toscana, caratterizzato dalla presenza di aree integre ed aree con alberi isolati. Nei talli sono stati registrati i segni di pascolamento, gli effetti sull’attività fotosintetica e sul contenuto di clorofilla, nonché la presenza di gasteropodi terrestri nei siti di indagine.
I primi dati ottenuti suggeriscono un pascolamento più intenso nei querceti maturi (non sottoposti a taglio), in particolare sugli alberi che presentano anche una rilevante copertura di briofite. La struttura e le condizioni micro-ambientali associate ai boschi maturi sembrano infatti favorire una maggiore attività di brucatura. Le informazioni emerse da questo studio contribuiscono a una migliore comprensione delle dinamiche che regolano le interazioni tra licheni epifiti ed erbivori invertebrati, con implicazioni rilevanti per la conservazione di specie sensibili come L. pulmonaria. I risultati suggeriscono infatti che in caso di traslocazioni di L. pulmonaria effettuate a fini conservativi, il pascolamento causato da gasteropodi terrestri può essere un fattore limitante per il successo della traslocazione.
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