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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06112025-104650


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DI NOTO, DANIELA
URN
etd-06112025-104650
Titolo
Influenza dello stile di vita sul diabete ti tipo 1: studio osservazionale sui fattori dietetici e comportamentali nel trattamento della patologia
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA
Relatori
relatore Prof.ssa Testai, Lara
relatore Dott.ssa Randazzo, Emioli
tutor Dott. D'Angelo, Riccardo
Parole chiave
  • alimentazione
  • attività fisica
  • diabete
  • emoglobina glicata
  • stile di vita
Data inizio appello
09/07/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/07/2095
Riassunto
Il diabete mellito di tipo 1 è una patologia cronica diffusa in età pediatrica, che richiede un approccio terapeutico integrato e personalizzato. Un controllo metabolico ottimale è fondamentale per prevenire complicanze a lungo termine. Numerose evidenze scientifiche dimostrano che lo stile di vita può incidere in modo significativo sull’andamento della malattia. In particolare, l’adozione di una dieta equilibrata, come la dieta mediterranea, e la pratica regolare di attività fisica sono associate a un miglioramento del compenso glicemico.

Nel presente studio è stato analizzato l’impatto dello stile di vita sulla gestione del T1DM in bambini e adolescenti seguiti presso il reparto di Diabetologia Pediatrica dell’Ospedale Santa Chiara di Pisa. L’obiettivo è stato valutare la correlazione tra l’aderenza a uno stile di vita sano e i livelli di HbA1c. A tal fine sono stati utilizzati due strumenti: il questionario Kidmed, per valutare l’aderenza alla dieta mediterranea, e i questionari PAQ-C/A, per misurare il livello di attività fisica. Il campione ha incluso 31 pazienti con T1DM e 30 soggetti di controllo.

L’analisi statistica ha evidenziato che, nei pazienti con T1DM, un miglior stile di vita è associato a un miglior compenso glicemico. Tale relazione non è emersa nel gruppo di controllo. I risultati ottenuti sottolineano l’importanza di promuovere una buona educazione alimentare e motoria fin dall’infanzia, non solo per l’equilibrio metabolico, ma anche per il benessere generale del paziente.

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