Tesi etd-06102025-095638 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
NESI, GIULIA
URN
etd-06102025-095638
Titolo
Esiste un asse funzionale uro-intestinale nel cane?
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Marchetti, Veronica
correlatore Benvenuti, Elena
correlatore Benvenuti, Elena
Parole chiave
- asse intestino-vescica
- cane
- disbiosi
- infezione del tratto urinario
Data inizio appello
27/06/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
27/06/2028
Riassunto
Questa tesi esplora la possibile interazione tra il microbiota intestinale e il microbiota urinario (urobioma) nel cane, indagando l’asse intestino-vescica e la sua rilevanza nella coesistenza di patologie croniche gastrointestinali e urinarie. Il lavoro parte dal presupposto, già consolidato nella medicina umana, dell’esistenza di un asse funzionale intestino-vescica, ossia un sistema di comunicazione bidirezionale mediato da fattori immunitari, metabolici e microbici. Ad oggi, però, le evidenze in medicina veterinaria sono ancora scarse.
Nella prima parte dello studio viene preso in esame il microbiota intestinale canino, la sua composizione e le funzioni protettive, digestive e immunomodulanti che svolge. Una particolare attenzione viene data alla condizione di disbiosi intestinale, ovvero l’alterazione dell’equilibrio microbico che può contribuire alla patogenesi delle enteropatie croniche (CE), con effetti sistemici comprovati. Vengono prese in esame le classificazioni cliniche delle CE, compresa la recente sostituzione del termine "Antibiotic-responsive enteropathy", ossia enteropatia responsiva agli antibiotici, con il concetto di "Microbiota-modulation Responsive Enteropathy" (MrMRE),ossia enteropatia responsiva alla modulazione del microbiota, che riflette l’evoluzione dell’approccio terapeutico verso strategie mirate al ripristino dell'equilibrio del microbiota intestinale per il benessere intestinale ma non solo. Nella seconda parte viene preso in esame il concetto di urobioma, ossia il microbiota urinario, riconosciuto anche negli animali sani grazie all’utilizzo di tecniche molecolari; le cui alterazioni, cos' come il microbiota intestinale, possono contribuire allo sviluppo di patologie quali infezioni urinarie ricorrenti, cistite idiopatica ostruente e formazione di calcoli vescicali.
Segue la parte sperimentale della tesi, basata su uno studio prospettico osservazionale condotto su 68 cani affetti da sintomi gastrointestinali e/o urinari, in cui i pazienti inclusi sono stati valutati tramite anamnesi approfondita, esame fisico, profili biochimici, esame urine, ecografia addominale e questionario specifico per raccogliere informazioni su sintomi, terapie pregresse e dieta. I pazienti sono stati valutati a T0, ovvero il momento della prima visita, e a T1, cioè dopo 4-6 settimane per il controllo dell'andamento clinico.
I risultati ottenuti da tale studio supportano l’ipotesi di una correlazione funzionale tra intestino e vescica anche nel cane, mostrando una frequente coesistenza di sintomi gastroenterici e urinari nei soggetti, con implicazioni diagnostiche e terapeutiche importanti.
Nella prima parte dello studio viene preso in esame il microbiota intestinale canino, la sua composizione e le funzioni protettive, digestive e immunomodulanti che svolge. Una particolare attenzione viene data alla condizione di disbiosi intestinale, ovvero l’alterazione dell’equilibrio microbico che può contribuire alla patogenesi delle enteropatie croniche (CE), con effetti sistemici comprovati. Vengono prese in esame le classificazioni cliniche delle CE, compresa la recente sostituzione del termine "Antibiotic-responsive enteropathy", ossia enteropatia responsiva agli antibiotici, con il concetto di "Microbiota-modulation Responsive Enteropathy" (MrMRE),ossia enteropatia responsiva alla modulazione del microbiota, che riflette l’evoluzione dell’approccio terapeutico verso strategie mirate al ripristino dell'equilibrio del microbiota intestinale per il benessere intestinale ma non solo. Nella seconda parte viene preso in esame il concetto di urobioma, ossia il microbiota urinario, riconosciuto anche negli animali sani grazie all’utilizzo di tecniche molecolari; le cui alterazioni, cos' come il microbiota intestinale, possono contribuire allo sviluppo di patologie quali infezioni urinarie ricorrenti, cistite idiopatica ostruente e formazione di calcoli vescicali.
Segue la parte sperimentale della tesi, basata su uno studio prospettico osservazionale condotto su 68 cani affetti da sintomi gastrointestinali e/o urinari, in cui i pazienti inclusi sono stati valutati tramite anamnesi approfondita, esame fisico, profili biochimici, esame urine, ecografia addominale e questionario specifico per raccogliere informazioni su sintomi, terapie pregresse e dieta. I pazienti sono stati valutati a T0, ovvero il momento della prima visita, e a T1, cioè dopo 4-6 settimane per il controllo dell'andamento clinico.
I risultati ottenuti da tale studio supportano l’ipotesi di una correlazione funzionale tra intestino e vescica anche nel cane, mostrando una frequente coesistenza di sintomi gastroenterici e urinari nei soggetti, con implicazioni diagnostiche e terapeutiche importanti.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
La tesi non è consultabile. |