• cervelli in circolo
• diaspora scientifica
• migrazione
• rimesse
• rimesse sociali

Il concetto di diaspora scientifica è entrato a far parte del vocabolario sociologico in maniera sempre più predominante negli ultimi decenni. L’espatrio che un tempo era riservato solo a nicchie professionali, oggi lo si può considerare un passaggio socialmente valorizzato per il soggetto attivo. Si parla molto spesso a tal proposito dei cosiddetti “cervelli in circolo,” come modello dominante della migrazione internazionale e un aspetto importante della globalizzazione. L’Italia non è esente da questo fenomeno in quanto fatica a trattenere un gran numero di personale qualificato. Quest’ultimo, costituisce infatti un esodo continuo che conosce fasi alterne più o meno acute ma non accenna ad arrestarsi. Oggi però, con l'economia globale basata sulla conoscenza che fa sempre più perno e affidamento sulle competenze scientifiche, i flussi internazionali vengono sempre più incentivati, pertanto la questione è diventata ancora più cruciale. La recente letteratura empirica evidenzia che l’emigrazione ad alto livello di competenze, non necessariamente esaurisce lo stock di capitale umano di un paese ma anzi può generare esternalità positive. Il numero crescente e l’importanza degli immigrati qualificati, meritano maggiore attenzione da parte degli studiosi e dei professionisti. Tant’è che, i termini in cui questo problema viene affrontato stanno cambiando, dando spazio a nuove soluzioni. Sebbene infatti, le esperienze differiscano da un paese all'altro, tutte condividono il fine ultimo di avvalersi delle conoscenze di personale altamente qualificato espatriato per lo sviluppo in patria. Il caso studio sul quale verte la suddetta tesi, a testimonianza di quanto appena espresso è: la fuga dei cervelli Italiani che hanno travalicato i confini personali e dei loro stati, per raggiungere la Spagna e costruirvi un futuro lavorativo. Aderendo al progetto di ricerca PRIN (Progetti di ricerca di rilevante interesse Nazionale) obiettivo di questa tesi è concentrarsi sul capitale umano emigrato stanziato in Spagna e delle rimesse cognitive che apportano al territorio di destinazione e quello di provenienza. In seguito dunque, ad un’accurata analisi sul tema, proseguiremo ad analizzare le informazioni ricavate tramite intervista, sottoposta al personale altamente qualificato, per verificare effettivamente se mediante l’apporto delle loro rimesse cognitive possa esser compensata la problematica della fuga dei cervelli italiani.