Tesi etd-06102022-181949 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CANTINI, MATTEO
URN
etd-06102022-181949
Titolo
Diversità e caratteristiche delle comunità di lieviti presenti nelle vespe sociali e sulle uve alla vendemmia: indagine in tre aziende Toscane
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
INNOVAZIONE SOSTENIBILE IN VITICOLTURA ED ENOLOGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Granchi, Lisa
relatore Prof.ssa Rosi, Marzia Cristiana
correlatore Prof.ssa Toffanin, Annita
relatore Prof.ssa Rosi, Marzia Cristiana
correlatore Prof.ssa Toffanin, Annita
Parole chiave
- Biodiversità lieviti
- Brunello
- Chianti
- Imenotteri
- Metschnikowia pulcherrima
- Montepulciano
- Uve
- Vendemmia
- Vespe sociali
Data inizio appello
11/07/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
11/07/2025
Riassunto
Nel contesto vitivinicolo è stato dimostrato che le popolazioni di vespe sociali agiscono sia come serbatoio per la conservazione naturale del lievito, in quanto lo trasmettono alla progenie durante il processo di trofallassi, sia come vettore degli stessi sulle uve. Scopo della tesi è stato valutare, al momento della vendemmia, la diversità e le caratteristiche dei lieviti associati alle vespe sociali in tre diverse realtà aziendali della Toscana, scelte sia perché rappresentative di tre DOCG sia per la diversa conduzione agronomica del vigneto, rispettivamente convenzionale, biologica e biodinamica.
Il lavoro sperimentale ha previsto una prima fase di quantificazione e identificazione delle comunità di lieviti presenti sull’esoscheletro e all’interno dell’intestino degli imenotteri oltre che sulle uve. La quantificazione dei lieviti è stata effettuata mediante conta su piastra mentre l’identificazione delle specie di lievito e la caratterizzazione a livello di ceppo sono state eseguite mediante tecniche molecolari. Il livello di biodiversità delle comunità di lieviti associati alle vespe sociali riscontrate nelle tre aziende è stato valutato mediante gli indici di biodiversità quali, la ricchezza delle specie e gli indici di Shannon e Weaver. I dati conseguiti sono stati sottoposti ad analisi statistica (ANOVA, p<0,05). Successivamente, la specie di lievito maggiormente riscontrata, Metschnikowia pulcherrima, è stata caratterizzata per l’attività antimicrobica e aromatica per un eventuale impiego nella fase prefermentativa del processo di vinificazione.
I risultati ottenuti hanno evidenziato livelli comparabili di biodiversità delle comunità di lievito associate alle vespe sociali relative alle 3 aziende. Inoltre, hanno confermato che le vespe sociali sono vettori di ceppi di lievito che si riscontrano anche sulla superficie delle uve e che possono essere un serbatoio naturale per la selezione di ceppi di lievito da sfruttare per applicazioni biotecnologiche.
Il lavoro sperimentale ha previsto una prima fase di quantificazione e identificazione delle comunità di lieviti presenti sull’esoscheletro e all’interno dell’intestino degli imenotteri oltre che sulle uve. La quantificazione dei lieviti è stata effettuata mediante conta su piastra mentre l’identificazione delle specie di lievito e la caratterizzazione a livello di ceppo sono state eseguite mediante tecniche molecolari. Il livello di biodiversità delle comunità di lieviti associati alle vespe sociali riscontrate nelle tre aziende è stato valutato mediante gli indici di biodiversità quali, la ricchezza delle specie e gli indici di Shannon e Weaver. I dati conseguiti sono stati sottoposti ad analisi statistica (ANOVA, p<0,05). Successivamente, la specie di lievito maggiormente riscontrata, Metschnikowia pulcherrima, è stata caratterizzata per l’attività antimicrobica e aromatica per un eventuale impiego nella fase prefermentativa del processo di vinificazione.
I risultati ottenuti hanno evidenziato livelli comparabili di biodiversità delle comunità di lievito associate alle vespe sociali relative alle 3 aziende. Inoltre, hanno confermato che le vespe sociali sono vettori di ceppi di lievito che si riscontrano anche sulla superficie delle uve e che possono essere un serbatoio naturale per la selezione di ceppi di lievito da sfruttare per applicazioni biotecnologiche.
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