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L’argomento che mi sono proposto di esaminare ed approfondire riguarda un caso reale di operazione di fusione propria avvenuta in un settore di notevole rilievo dal punto di vista sociale oltre che economico: il settore sanitario.
Il caso che ho affrontato riguarda la fusione delle cinque aziende Usl dell’area vasta Nord Ovest della Toscana e più precisamente la fusione della Usl 1 di Massa Carrara, della Usl 2 di Lucca, della Usl 5 di Pisa, della Usl 6 di Livorno e della Usl 12 di Viareggio in un’unica azienda sanitaria denominata Azienda Usl Toscana Nord Ovest, deliberata nell’anno 2015 con effetto dal primo gennaio 2016.
Questa operazione straordinaria ha fatto parte di un più vasto piano di riorganizzazione del Sistema Sanitario Regionale, avvenuto in forza di una serie di leggi emanate nel 2015 dalla Giunta Regionale che ha previsto l’accorpamento delle dodici Unità sanitarie locali della Toscana in tre aziende, collocate territorialmente su “aree vaste” differenti: Area Nord Ovest, Area Centro e Area Sud Est.
Il complesso processo che ha portato all’attuale stato dell’apparato sanitario regionale è stato ideato nell’ottica di perseguire il contenimento della spesa sanitaria e l’aumento dell’efficacia e dell’efficienza delle aziende sanitarie attraverso l’accorpamento territoriale delle funzioni amministrative e attraverso la maggiore omogeneità organizzativa delle stesse in modo da garantire altresì un miglioramento della qualità dei servizi socio-sanitari prestati.
Di particolare interesse è stato rilevare come questo lungo e difficile processo sia stato nella sua totalità disciplinato e coordinato per mezzo di una apposita Legge regionale che ha disposto i nuovi assetti istituzionali, organizzativi ed operativi del sistema sanitario regionale nel suo complesso.