• capacità globali
• globalizzazione
• localizzazione
• risorse finanziarie
• risorse umane

L’internazionalizzazione è senza dubbio uno dei fenomeni più pervasivi del nostro tempo. Influenza e caratterizza i sistemi socio-politici, e le tendenze culturali e gli stili di vita, l’organizzazione ed il comportamento degli attori economici. Tra questi ultimi, l’imprea è particolarmente coinvolta nella configurazione sovranazionale degli assetti competitivi e di mercato. Lo è come soggetto che, nell’organizzare la dinamica del proprio sviluppo, deve saper cogliere le opportunità e i vincoli offerti dall’evoluzione ambientale. Lo è, anche, come motore dello stesso processo di internazionalizzazione e fattore che ne influenza la direzione e le specificità.
Lo sviluppo a livello sovranazionale rappresenta, pertanto, una chiave di lettura del funzionamento dell’impresa di notevole rilievo. Una chiave di lettura che implica non soltanto una maggiore complessità di problemi strategici ed operativi, ma anche un profondo mutamento delle stesse logiche di sviluppo dell’impresa. Ne consegue che il fenomeno dell’internazionalizzazione pone una sfida cruciale sia a chi gestisce l’impresa, sia a chi, attraverso la ricerca scentifica, si propone di definirne i modelli concettuali di funzionamento. Gli studiosi, in particolare, sono chiamati ad elaborare rinnovati criteri di analisi che consentano, da un lato di cogliere le specificità che l’apertuta internazionale determina nella modalità di gestione operativa dell’impresa; dall’altro, di comprendere gli elementi concettuali che caratterizzano l’evoluzione dell’impresa nello scenario internazionale.
Il lavoro proposto costituisce un contributo in questa direzione, volto, in particolare, a studiare gli elementi che qualificano il processo di internazionalizzazione, in particolar modo dell’azienda Tecnomaco Italia s.r.l, e che ne determinano la qualità.
L’analisi proposta è poggiata su alcuni importanti principi sviluppati dalla dottrina aziendalistica. In primo luogo, enfatizza il legame dell’impresa con l’ambiente; legame dal quale essa trae le condizioni per porre in essere il proprio processo interno di crescita. In secondo luogo, l’interpretazione dello spazio nella prospettiva soggettiva dell’impresa. Lo spazio considerato, quindi, non come insieme di dati oggettivi, ma come sede di relazioni il cui potenziale, positivo o negativo, per l’impresa dipende dalle specificità della sua struttura e dalla sua organizzazione. Queste due prospettive concettuali si traducono nella centralità della relazione, come elemento cardine per descrivere ed interpretare l’assetto dell’impresa e il suo modello di evoluzione.
La parte centrale del lavoro è dedicata all’analisi delle dinamiche relazionali che si stabiliscono nella rete interna e in quella esterna. Da un lato le caratteristiche, i contenuti, gli effetti dei rapporti tra corporate e sussidiarie e tra sussidiarie; dall’altro, gli stessi elementi relativi ai rapporti che le unità costituenti l’impresa internazionalizzata stabiliscono con i soggetti locali nei Paesi esteri. Si procede poi allo studio di come dall’insieme di relazioni interne ed esterne attivate dal sistema impresa internazionalizzata derivino le condizioni che ne spingano lo sviluppo e l’acquisizione di vantaggio competitivo; condizioni che si dispiegano al tempo stesso sul piano globale e su quello locale.
Lo scenario economico che si va delineando con l’uscita dalla crisi mostra segnali di ripresa
disomogenei a livello mondiale, evidenziando notevoli differenze tra paesi emergenti ed avanzati, i più colpiti per le caratteristiche di maturità e integrazione dei loro sistemi economici.
Nel contesto competitivo attuale, ancor più che in passato, il tradizionale modello di produrre per esportare non è più sufficiente a reggere la sfida del mercato globale: il pieno recupero, non ancora realizzato, dipenderà in maniera sostanziale dalla ripresa della internazionalizzazione commerciale e produttiva. L’apertura internazionale è quindi la chiave di volta, il volano, della crescita economica, in particolare per l’Italia, economia manifatturiera, con un prezioso patrimonio di piccole e medie imprese che rappresentano il 99% del tessuto produttivo, in grado di offrire sui mercati una vasta gamma di prodotti di eccellenza non solo per qualità e contenuto in termini di immagine e di benessere di vita (the Italian way of life) ma anche ad alta affidabilità per l’ innovazione tecnologica che li caratterizza.
I processi di crescita all’estero comportano difficoltà e impedimenti per le imprese di minori dimensioni, che rendono complessa la scelta di internazionalizzarsi: l’individuazione di una strategia promozionale, la carenza di risorse finanziarie, i costi per la raccolta delle informazioni, la riorganizzazione delle funzioni aziendali. Le istituzioni sono chiamate a dare una risposta a queste esigenze, poiché la competizione globale non investe solo i singoli attori economici, ma tutto il sistema- Paese.
In ultima analisi, andremo ad analizzare nello specifico il caso dell’azienda Tecnomaco Italia s.r.l., con sede in Aprilia, provincia di Latina; operante a livello mondiale e in continua crescita per esportazione di macchinari nei vari Paesi mondiali. Si seguiranno i vari processi di internazionalizzazione della suddetta azienda, che la porterà a localizzarsi, mediante un progetto che vede l’apertura di una succursale, in Florida a Miami. In particolare si andranno a sviluppare le motivazioni di tale scelta localizzativa e quali saranno le risorse finanziarie e umane necessarie affinchè tale obiettivo di espansione sarà raggiunto.