Tesi etd-06092025-120715 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
BATTISTINI, MARINA
URN
etd-06092025-120715
Titolo
Sesso non è una parolaccia!
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA
Relatori
relatore Di Pasquale, Caterina
Parole chiave
- abusi
- affettività
- albi illustrati
- antropologia
- bambini
- educazione
- prevenzione
- sessualità
Data inizio appello
26/06/2025
Consultabilità
Completa
Riassunto
The thesis promotes comprehensive and inclusive sex education for children aged 3 to 10, integrating perspectives from anthropology, psychology, and constructivism. It emphasizes how sexuality is influenced by cultural and historical contexts, proposing intergenerational dialogue to foster understanding and respect for diversity. It challenges the taboo surrounding childhood sexuality, demonstrating—through the theories of Freud, Dolto, and Winnicott—that exploring the body and emotions is a natural part of development. The suggested education teaches body awareness, personal boundaries, and acceptance of diversity, using illustrated books as effective and engaging tools that can stimulate conversations between school and family. It criticizes Italy for failing to implement mandatory sex education despite various legislative proposals and compares it to international approaches, such as UNESCO's human rights-based model. A central theme is abuse prevention: teaching children about consent, personal boundaries, and the role of pleasure in distinguishing desired from undesired interactions is crucial for their safety. The author views sex education as a vital cultural process for health, prevention, and healthy relationships, requiring openness and inclusivity.
La tesi romuove un’educazione sessuale completa e inclusiva per bambini dai 3 ai 10 anni, integrando prospettive di antropologia, psicologia e costruttivismo. Sottolinea come la sessualità sia influenzata da contesti culturali e storici, proponendo un dialogo intergenerazionale per favorire comprensione e rispetto della diversità. Sfida il tabù sulla sessualità infantile, mostrando – attraverso teorie di Freud, Dolto e Winnicott – che l’esplorazione del corpo e delle emozioni è una fase naturale dello sviluppo. L’educazione suggerita insegna consapevolezza corporea, limiti personali e accettazione delle diversità, utilizzando albi illustrati come strumenti efficaci e coinvolgenti, capaci di stimolare conversazioni tra scuola e famiglia. Critica l’Italia per la mancata introduzione di un’educazione sessuale obbligatoria, nonostante varie proposte di legge, e la confronta con approcci internazionali, come quello dell’UNESCO basato sui diritti umani. Centrale è la prevenzione degli abusi: insegnare ai bambini consenso, confini personali e il ruolo del piacere nel distinguere interazioni desiderate da quelle indesiderate è fondamentale per la loro sicurezza. L’autrice vede l’educazione sessuale come un processo culturale vitale per salute, prevenzione e relazioni sane, richiedendo apertura e inclusività.
La tesi romuove un’educazione sessuale completa e inclusiva per bambini dai 3 ai 10 anni, integrando prospettive di antropologia, psicologia e costruttivismo. Sottolinea come la sessualità sia influenzata da contesti culturali e storici, proponendo un dialogo intergenerazionale per favorire comprensione e rispetto della diversità. Sfida il tabù sulla sessualità infantile, mostrando – attraverso teorie di Freud, Dolto e Winnicott – che l’esplorazione del corpo e delle emozioni è una fase naturale dello sviluppo. L’educazione suggerita insegna consapevolezza corporea, limiti personali e accettazione delle diversità, utilizzando albi illustrati come strumenti efficaci e coinvolgenti, capaci di stimolare conversazioni tra scuola e famiglia. Critica l’Italia per la mancata introduzione di un’educazione sessuale obbligatoria, nonostante varie proposte di legge, e la confronta con approcci internazionali, come quello dell’UNESCO basato sui diritti umani. Centrale è la prevenzione degli abusi: insegnare ai bambini consenso, confini personali e il ruolo del piacere nel distinguere interazioni desiderate da quelle indesiderate è fondamentale per la loro sicurezza. L’autrice vede l’educazione sessuale come un processo culturale vitale per salute, prevenzione e relazioni sane, richiedendo apertura e inclusività.
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