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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06072024-103305


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LENA, GIULIA
URN
etd-06072024-103305
Titolo
L’innovazione strategica e la differenziazione nel settore della cosmesi bio: Il caso Biofficina Toscana
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Prof. Bianchi Martini, Silvio
Parole chiave
  • differenziazione
  • innovazione strategica
  • sostenibilità
Data inizio appello
28/06/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
28/06/2094
Riassunto

Il termine innovazione, dal latino innovatio, è segnalato nel vocabolario della lingua italiana come sinonimo di novità, vale a dire una trasformazione in grado di modificare radicalmente un ordinamento politico o sociale, oppure ancora un particolare metodo di produzione. L’innovazione, dunque, trova un proprio fondamento all’interno di qualsiasi ambito di interesse caratterizzante la vita dell’uomo: da quello sociale al governativo, fino a giungere alla sfera imprenditoriale. In quest’ultimo campo, infatti, le innovazioni hanno da sempre svolto un ruolo essenziale, permettendo alle realtà aziendali di posizionare sul mercato beni e servizi idonei al soddisfacimento di nuovi e crescenti bisogni. La capacità di innovare rappresenta un presupposto imprescindibile per un’impresa desiderosa di ottenere successo all’interno del mercato di appartenenza. In un contesto economico particolarmente dinamico e turbolento come quello attuale, la competitività tra le imprese di ogni settore sembra crescere continuamente, fino a raggiungere la saturazione stessa della domanda. In questo scenario, l’innovazione diviene un elemento cruciale per la sopravvivenza delle singole realtà aziendali, tale da permettere alle stesse di adattarsi ai cambiamenti del contesto in cui sono calate, e farlo rapidamente. Vedremo infatti come il fattore tempo giochi spesso un ruolo fondamentale nel determinare il successo di un’impresa, per cui essere i primi a concepire una particolare offerta può garantire un elevato livello di competitività. Per questi motivi, il tema ha suscitato l’interesse di molti autori negli anni, e tutt’oggi risulta particolarmente stimolante per gli studiosi di tutto il mondo, nonché fonte vitale per la definizione delle strategie all’interno di aziende di ogni dimensione.

Tenuto conto di quanto esposto, l’elaborato presenta l’obiettivo di approfondire il ruolo che l’innovazione ricopre nelle dinamiche imprenditoriali, con particolare attenzione ai risultati positivi che ne possono derivare in termini di differenziazione dell’offerta. Per dimostrare ciò, andremo ad analizzare dapprima importanti contributi sul tema di autori del calibro di Markides C., Schumpeter J., Schmookler J. ed altri. Ognuno di essi presenta, infatti, una propria interpretazione a riguardo, che nell’insieme forniranno un quadro completo rispetto al significato del termine innovazione. Con le teorie di Porter andremo invece ad inquadrare gli studi di settore e le strategie attraverso cui le aziende decidono di competere, con un particolare focus rispetto al tema della differenziazione. Inoltre, verrà introdotto un ulteriore contributo, quello fornito da Kim C. e Mauborgne R. e relativo alla dottrina delle Blue Ocean strategy; vedremo infatti che tale apporto risulta essere particolarmente attinente alle dinamiche caratterizzanti il tema dell’innovazione e della concorrenza già citati precedentemente. Difatti, la nostra tesi presenta l’aspirazione di tracciare un collegamento tra le nozioni di innovazione e vantaggio competitivo in primis, aggiungendovi anche l’aspetto della sostenibilità. Tali nozioni non troppo spesso vengono accostate nel loro insieme, ma a nostro avviso appaiono estremamente affini e pertinenti, nonché coerenti nell’ottica complessiva. A dimostrazione di ciò, verrà analizzato un caso aziendale ritenuto particolarmente adeguato in virtù della propria attinenza agli studi effettuati; infatti, per mezzo di tale analisi sarà possibile evidenziare i risvolti pratici delle teorie esposte nella prima parte dell’elaborato, nonché attestare nel concreto il collegamento tra i pilastri dell’innovazione, differenziazione e sostenibilità.

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