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A seguito di un'introduzione teorica sul ruolo delle competenze nella scuola secondaria di secondo grado e nel contesto specifico della didattica della filosofia si analizza l'esito del progetto “Pensiero, comunicazione e azione nell’età digitale”. Attraverso la diretta esperienza di 150 ore di tirocinio con quattro classi quinte di un liceo classico si è posto l’obiettivo di arrivare a comprendere come la filosofia possa nascondersi nei luoghi più impensati e come possa aiutare nell’approccio alle più disparate discipline, anche apparentemente sconnesse dalla filosofia. Se l'insegnamento di questa materia permette di camminare di pari passo con la comprensione di molti altri ambiti tematici, allora si può davvero parlare di “scienza prima”, di fondamentale arte del conoscere. Gli studenti delle classi coinvolte si sono ritrovati a chiedersi che cosa collegasse la filosofia con gli argomenti di Educazione Civica a loro proposti. Esiste un legame della materia con i social network, gli emoticons o con i commenti sotto i post di Facebook? Come si può, facendo filosofia, arrivare a toccare la tecnologia dell’Intelligenza Artificiale e della robotica o l’etica del mondo digitale? Si può credere di non aver trovato una vera risposta a queste domande, ciò che importa, tuttavia, è che nella mente degli studenti sia sorto il dubbio e che si sia stimolato l’esercizio al pensiero critico e razionale che oggi e sempre deve rappresentare la base di un insegnamento che rende liberi.