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L'interazione tra industrie creative e turismo rappresenta una realtà interessante in ottica di progettazione e sviluppo di destinazioni turistiche all'avanguardia e competitive. In un Paese come l'Italia, in cui la cultura rappresenta una delle risorse più importanti, c'è l'esigenza di rivedere l'offerta di prodotti e servizi culturali in un'ottica nuova, non rimanendo ancorati ad una politica di conservazione e tutela bensì spostando l'attenzione al presente e al futuro. La città di Milano, la cui identità turistica è da tempo in crisi, ha tutti i numeri per proiettare una nuova immagine di sé e tornare ad essere una meta competitiva facendo leva proprio sulle opportunità che le industrie creative riescono a creare in termini di valorizzazione integrata del territorio e delle sue produzioni. Che si tratti di integrare l'offerta o di fornire servizi funzionali alla fruizione dell'esperienza turistica, le industrie creative possono dare un contributo fondamentale al turismo della capitale lombarda, soprattutto se si pensa al ruolo che il tessuto delle imprese ha avuto e continua ad avere nello sviluppo economico e sociale della città. I settori del design e della moda sono considerati tra le eccellenze produttive di Milano (e della Lombardia) e rappresentano senza dubbio i maggiori attrattori dei flussi turistici in entrata. Non è un caso, allora, che questi due settori del Made in Italy abbiano creato delle interessanti interazioni con il sistema turistico locale, in particolar modo nel campo della ricettività alberghiera come nel caso degli hotel griffati e degli hotel di design, che rappresentano uno strumento concreto affinché Milano rilanci la propria immagine turistica promuovendo un turismo che punti sulla qualità e sul valore dell'esperienza.