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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06032024-150556


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CALLONI, ANDREA
URN
etd-06032024-150556
Titolo
Un paese in movimento. Il ruolo delle migrazioni nella costruzione della Polonia moderna.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
STUDI INTERNAZIONALI
Relatori
relatore Prof. Paoli, Simone
Parole chiave
  • emigrazione
  • immigrazione
  • Polonia
  • Unione Europea
Data inizio appello
08/07/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
08/07/2027
Riassunto
La tesi, strutturata su tre capitoli, si propone di analizzare la storia delle migrazioni polacche dalla fine del XVIII secolo, quando il regno venne spartito tra Russia, Prussia e Austria, fino all’inizio del XXI secolo.
Il primo capitolo si apre con un'analisi dei dati e delle destinazioni dell'emigrazione polacca nel XIX secolo, quando milioni di persone si diressero verso i principali stati dell'Europa Occidentale, in Canada e negli Stati Uniti. L'emigrazione, favorita dalle condizioni politiche interne e dalle nuove opportunità garantite dallo sviluppo tecnologico, rese possibile la nascita di importanti e influenti comunità diasporiche. Il capitolo si conclude con una descrizione della prima parte del XX secolo, quando la Polonia ottenne nuovamente l'indipendenza alla fine della Prima Guerra Mondiale. La Seconda Repubblica Polacca, però, ebbe vita breve, a causa dell'invasione tedesca e sovietica nel 1939 e ai trasferimenti forzati che ne conseguirono.
Il secondo capitolo pone l'attenzione sul periodo comunista e sui cambiamenti che l'instaurazione del nuovo regime causarono, anche in termini di politica migratoria. L'analisi distingue tra una prima fase di chiusura totale e un periodo di maggiore apertura sotto la leadership di Gomułka. Nell'ultima parte del capitolo si evidenzia la crisi profonda che colpì la Polonia a partire dagli anni '70 e che portò alla caduta del regime, grazie anche al ruolo giocato da Solidarność e dal suo leader Lech Wałęsa. In questa fase l’emigrazione polacca trovò nuovo vigore, con alti numeri legati a una emigrazione di tipo politico ed economico.
L'ultimo capitolo affronta gli ultimi trent'anni del paese. L'analisi mette in primo piano la ripresa dell'emigrazione polacca dopo gli anni della dittatura, grazie alla fine delle restrizioni e, poi, all'ingresso nell'Unione Europea nel 2004. Allo stesso tempo, i successi economici resero il paese più attrattivo rispetto al passato, portando a un deciso aumento dell'immigrazione, fenomeno totalmente nuovo per la Polonia. Nell'ultima parte, l'analisi si concentra sugli anni più recenti, quando, sulla scorta di un’ondata populista rinvigorita dalla crisi migratoria europea tra il 2015 e il 2016, si è prodotta la vittoria elettorale del partito Diritto e Giustizia, che ha tentato di scardinare i pesi e contrappesi della giovane democrazia polacca, riuscendo a limitare i diritti degli immigrati e dei richiedenti asilo. Il lavoro, infine, si chiude con una breve riflessione sui risvolti migratori dell’attuale invasione russa dell’Ucraina, cercando di capire fino a che punto la nuova liberalità polacca sia frutto della contingenza politica o segno di un diverso orientamento in materia.
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