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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05312024-185213


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
STELLA, FRANCESCO
URN
etd-05312024-185213
Titolo
Il Segreto di Stato: tra esigenze di sicurezza e rispetto dei valori costituzionali
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Catelani, Elisabetta
correlatore Dott. Trapani, Matteo
Parole chiave
  • segreto di Stato
  • state secret.
Data inizio appello
15/07/2024
Consultabilità
Completa
Riassunto
Questo elaborato si propone di esaminare l’istituto del segreto di Stato alla luce delle disposizioni normative e dei principi sanciti dalla Costituzione. Attualmente regolamentato dalla legge n. 124 del 2007, il segreto di Stato riveste un ruolo cruciale per le attività dei Servizi di informazione per la sicurezza. L'analisi dell'istituto del segreto di Stato si rivela imprescindibile considerando la storia della nostra nazione, segnata da eventi tragici come gli attentati terroristici degli anni '70 e '80 da parte di fazioni di "estrema destra" e "estrema sinistra", così come le stragi di mafia degli anni '90, su cui persiste ancora un chiarimento insufficiente. Particolare attenzione sarà dedicata alle azioni degli apparati di sicurezza e alla legittimità dell'utilizzo del segreto di Stato in tali contesti.Il primo capitolo di questo lavoro si focalizzerà sugli aspetti teorici e storici dell'argomento. In questa prospettiva, si cercherà di delineare le finalità e le problematiche connesse all'istituto in esame.
Successivamente, esploreremo il concetto di segreto di Stato, risalendo alle sue radici nel mondo romano. Tacito fu il primo a introdurre il concetto di "arcana imperii", ovvero i "segreti del potere", e si procederà a un'approfondita analisi dell'evoluzione storica di questo concetto. si procederà analizzando l'evoluzione del concetto di sicurezza, con una particolare attenzione all'interpretazione di questo concetto nell'ambito dell'ordinamento democratico e alla possibilità di configurare un autentico “diritto alla sicurezza”.
Per quanto concerne le problematiche, si esaminerà il rapporto tra “pubblicità e segretezza”. La democrazia, fondata sui principi di pubblicità e trasparenza, sottolinea il diritto dei cittadini di essere informati per poter esercitare un adeguato controllo sulle azioni dei governanti.
Il secondo capitolo sarà focalizzato sull'evoluzione normativa, a partire dall’epoca prerepubblicana. Durante questo periodo, si esamineranno le disposizioni del diritto penale sostanziale e processuale relative al segreto di Stato, all'epoca denominato "segreto politico-militare", antecedenti all'entrata in vigore della Costituzione. A seguito di questa retrospettiva, ci interrogheremo sul fondamento costituzionale dell'istituto del segreto di Stato e sulla sua relazione con altri principi costituzionali, come il principio di legalità e il principio di separazione dei poteri.
Procederemo con un’analisi della prima giurisprudenza costituzionale, in particolare la sent. n. 86 del 1977, che ha costituito la base della legge n. 801/1977. In questo contesto, ricostruiremo il contesto storico, politico e istituzionale, e discuteremo delle ragioni che hanno motivato una riforma organica nel settore dei Servizi di informazione per la sicurezza e nella disciplina del segreto di Stato.
Una prima parte si concentrerà sull'analisi della legge n. 801/1977, con particolare attenzione ad alcuni aspetti della disciplina, come il controllo parlamentare. Uno degli aspetti più intriganti che emergerà riguarderà il rapporto tra il Governo e il Parlamento, concentrandosi specificamente sulla relazione instaurata dal Presidente del Consiglio dei Ministri con il COPACO (Comitato parlamentare di controllo sui Servizi).
La parte centrale sarà dedicata all’analisi della legge numero 124 del 2007 “Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica
e nuova disciplina del segreto”. Dopo aver esaminato la struttura del sistema italiano di intelligence, passeremo all’analisi della nuova disciplina del segreto di stato, approfondendo approfondiremo la natura dell'atto di apposizione, il D.P.C.M. dell'8 aprile 2008 che consente l'attuazione della normativa primaria, la durata massima del vincolo e i casi di esclusione del segreto. Un paragrafo sarà dedicato al controllo parlamentare, da parte del COPASIR.
Nel terzo capitolo verrà ampiamente trattato il ruolo della Corte Costituzionale, quale “Giudice del Segreto”. Successivamente si procederà all’analisi delle principali sentenze costituzionali.
Si procederà con la ricostruzione della vicenda relativa al sequestro dell'imam Abu Omar, accusato di terrorismo internazionale, avvenuto su richiesta della CIA con la collaborazione dei Servizi segreti italiani.
Questo caso è stato oggetto di due pronunce distinte della Corte Costituzionale (sentenze nn. 106/2009 e 24/2014) nel contesto di una serie di conflitti di attribuzione presentati sia dal Presidente del Consiglio dei Ministri che dall'autorità giudiziaria.
Il secondo intervento del Giudice delle Leggi fu necessario poiché la Corte di Cassazione (sentenza n. 46340/2012) non si era conformata alla decisione precedente della Consulta. Di conseguenza, la Corte Costituzionale fu costretta ad annullare la sentenza della Cassazione.
Nel corso dell'analisi, saranno esaminate le modifiche introdotte dalla legge n. 133/2012, con particolare attenzione al controllo parlamentare, il cui fondamento trova riscontro nelle valutazioni espresse dalla Corte Costituzionale.
Queste decisioni della Corte Costituzionale hanno suscitato notevoli critiche, non solo da parte della dottrina giuridica, ma anche dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. Pertanto, si procederà con un approfondimento della sentenza della Corte di Strasburgo su questa materia (Nasr e Ghali c. Italia), la quale, in evidente contrasto con le decisioni della Corte Costituzionale e con le pronunce dei Presidenti della Repubblica, ha condannato l'Italia per il sequestro dell'imam Abu Omar.
L’ultimo capitolo si concentrerà sul rapporto cruciale tra la lotta al terrorismo e la tutela dei diritti umani, tematica centrale nelle sentenze emesse dalla Corte Costituzionale e dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, focalizzandosi sulla disciplina del segreto di Stato secondo la legge n. 124/2007.
Infine, ci interrogheremo sulle sfide che il segreto di Stato dovrà affrontare in futuro. Nel tentativo di rispondere a questo interrogativo, ci concentreremo sull'evoluzione della minaccia terroristica, inclusa la cyber-terrorism, e su altre attuali minacce alla sicurezza nazionale, come la cyber-warfare.

This paper aims to examine the institution of state secrecy in light of the regulatory provisions and principles enshrined in the Constitution. Currently regulated by law no. 124 of 2007, state secrecy plays a crucial role for the activities of the Security Intelligence Services. The analysis of the institute of state secrets proves essential considering the history of our nation, marked by tragic events such as the terrorist attacks of the 70s and 80s by "extreme right" and "extreme left" factions, as well as the mafia massacres of the 1990s, on which there is still insufficient clarification. Particular attention will be paid to the actions of the security apparatus and the legitimacy of the use of state secrecy in such contexts. The first chapter of this work will focus on the theoretical and historical aspects of the topic. From this perspective, we will try to outline the purposes and problems connected to the institute under examination.
Next, we will explore the concept of state secrets, going back to its roots in the Roman world. Tacitus was the first to introduce the concept of "arcana imperii", or the "secrets of power", and we will proceed with an in-depth analysis of the historical evolution of this concept. we will proceed by analyzing the evolution of the concept of security, with particular attention to the interpretation of this concept within the democratic system and the possibility of configuring an authentic "right to security".
As regards the problems, the relationship between "publicity and secrecy" will be examined. Democracy, founded on the principles of publicity and transparency, emphasizes the right of citizens to be informed in order to exercise adequate control over the actions of rulers.
The second chapter will focus on regulatory evolution, starting from the pre-republican era. During this period, we will examine the provisions of substantive and procedural criminal law relating to state secrecy, at the time called "political-military secrecy", prior to the entry into force of the Constitution. Following this retrospective, we will question the constitutional foundation of the institution of state secrecy and its relationship with other constitutional principles, such as the principle of legality and the principle of separation of powers.
We will proceed with an analysis of the first constitutional jurisprudence, in particular the ruling. n. 86 of 1977, which formed the basis of law no. 801/1977. In this context, we will reconstruct the historical, political and institutional context, and we will discuss the reasons that motivated an organic reform in the sector of Security Information Services and in the regulation of state secrets.A first part will focus on the analysis of law no. 801/1977, with particular attention to some aspects of the discipline, such as parliamentary control. One of the most intriguing aspects that will emerge will concern the relationship between the Government and Parliament, focusing specifically on the relationship established by the President of the Council of Ministers with COPACO (Parliamentary Committee for the Control of Services).
The central part will be dedicated to the analysis of law number 124 of 2007 "Information system for the security of the Republic
and new discipline of secrecy". After having examined the structure of the Italian intelligence system, we will move on to the analysis of the new regulation of state secrets, delving deeper into the nature of the act of affixing, the Prime Ministerial Decree. of 8 April 2008 which allows the implementation of the primary legislation, the maximum duration of the obligation and the cases of exclusion of secrecy. A paragraph will be dedicated to parliamentary control by COPASIR.
In the third chapter, the role of the Constitutional Court, as "Judge of Secrets", will be extensively discussed. Subsequently we will proceed with the analysis of the main constitutional sentences.
We will proceed with the reconstruction of the story relating to the kidnapping of Imam Abu Omar, accused of international terrorism, which occurred at the request of the CIA with the collaboration of the Italian secret services.
This case was the subject of two separate rulings of the Constitutional Court (sentences no. 106/2009 and 24/2014) in the context of a series of attribution conflicts presented both by the President of the Council of Ministers and by the judicial authority.
The second intervention of the Judge of Laws was necessary because the Court of Cassation (sentence no. 46340/2012) had not complied with the previous decision of the Council. As a result, the Constitutional Court was forced to annul the Supreme Court ruling.
During the analysis, the changes introduced by law no. will be examined. 133/2012, with particular attention to parliamentary control, the basis of which is confirmed in the assessments expressed by the Constitutional Court.
These decisions of the Constitutional Court have attracted considerable criticism, not only from legal doctrine, but also from the European Court of Human Rights. Therefore, we will proceed with an in-depth analysis of the ruling of the Court of Strasbourg on this matter (Nasr and Ghali v. Italy), which, in evident contrast with the decisions of the Constitutional Court and with the pronouncements of the Presidents of the Republic, condemned the Italy for the kidnapping of Imam Abu Omar. The last chapter will focus on the crucial relationship between the fight against terrorism and the protection of human rights, a central theme in the sentences issued by the Constitutional Court and the European Court of Human Rights, focusing on the regulation of state secrets according to law n . 124/2007.
Finally, we will ask ourselves the challenges that state secrecy will have to face in the future. In an effort to answer this question, we will focus on the evolution of the terrorist threat, including cyber-terrorism, and other current threats to national security, such as cyber-warfare.
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