Tesi etd-05282025-224104 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PINCO, MARTINA PAOLA
URN
etd-05282025-224104
Titolo
Il terrorismo ambientale: origine ed evoluzione della radicalizzazione verde in Italia
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
STUDI INTERNAZIONALI
Relatori
relatore Sberna, Salvatore
Parole chiave
- terrorismo ambientale
Data inizio appello
07/07/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
07/07/2065
Riassunto
Il seguente elaborato nasce con lo scopo di approfondire, in modo articolato, la questione del Terrorismo ambientale, con particolare attenzione al contesto italiano. Il lavoro è stato strutturato seguendo un approccio metodologico ad imbuto, per cui si parte da una panoramica generale del fenomeno terroristico, che successivamente si restringe ulteriormente per concentrarsi sul terrorismo ambientale, essendo quest'ultimo una sottocategoria del primo, più recente e comunque rilevante. Infine, viene analizzato approfonditamente il contesto italiano, che viene descritto in modo critico sulla base di dati statistici.
Ad una prima parte, generale, ne segue più specifica, in quanto tramite un excursus storico e teorico, vengono prese in considerazione le varie correnti interpretative, così come l'evoluzione che il fenomeno ha avuto a livello globale. Ulteriore attenzione viene anche posta alle nuove sfide che l'era in cui viviamo si trova costretta ad affrontare, come ad esempio il cambiamento climatico, la scarsità delle risorse, l'inquinamento e la deforestazione, permettendo a chi legge di comprendere in che modo gli effetti di un'epoca che talvolta presta poca attenzione nei confronti della natura, abbia contribuito nello sviluppo di nuove forme di radicalizzazione.
Come sarà chiaro una volta letto l'elaborato, il terrorismo ambientale è una forma ibrida di ribellione, che unisce anche seguaci di diverse ideologie e correnti di pensiero, che però, nella maggior parte dei casi, presentano come elementi comuni l'ecologia, l'anarchismo e l'anticapitalismo.
L'ultima parte dell'elaborato, infine, si focalizza sull'utilizzo di strumenti quantitativi di misura e analisi del fenomeno terroristico e criminale. A tal proposito, infatti, sono stati impiegati database di rilevanza internazionale, come il GDT (Global Terrorism Database) e il MIDA, che mi hanno permesso di elaborare un grande quantitativo di dati. Grazie ad essi è stato possibile avere maggiore contezza e consapevolezza dell'incidenza del terrorismo ambientale, di quelli che sono i numeri di crimini e delle varie organizzazioni terroristiche che anno per anno sono presenti, in modo sempre più pesante, non soltanto sulla scena italiana, ma anche su quella internazionale. Quanto appena detto mi ha permesso di capire come, non si possa più parlare di una minaccia marginale, ma piuttosto reale, concreta e sempre più in crescita, anche nel Bel Paese.
In conclusione coniugare strumenti qualitativi e quantitativi, mi ha garantito un approccio multidisciplinare più chiaro e completo, che si è rivelato essere fondamentale per la trattazione di un fenomeno tanto attuale, quanto complesso.
Ad una prima parte, generale, ne segue più specifica, in quanto tramite un excursus storico e teorico, vengono prese in considerazione le varie correnti interpretative, così come l'evoluzione che il fenomeno ha avuto a livello globale. Ulteriore attenzione viene anche posta alle nuove sfide che l'era in cui viviamo si trova costretta ad affrontare, come ad esempio il cambiamento climatico, la scarsità delle risorse, l'inquinamento e la deforestazione, permettendo a chi legge di comprendere in che modo gli effetti di un'epoca che talvolta presta poca attenzione nei confronti della natura, abbia contribuito nello sviluppo di nuove forme di radicalizzazione.
Come sarà chiaro una volta letto l'elaborato, il terrorismo ambientale è una forma ibrida di ribellione, che unisce anche seguaci di diverse ideologie e correnti di pensiero, che però, nella maggior parte dei casi, presentano come elementi comuni l'ecologia, l'anarchismo e l'anticapitalismo.
L'ultima parte dell'elaborato, infine, si focalizza sull'utilizzo di strumenti quantitativi di misura e analisi del fenomeno terroristico e criminale. A tal proposito, infatti, sono stati impiegati database di rilevanza internazionale, come il GDT (Global Terrorism Database) e il MIDA, che mi hanno permesso di elaborare un grande quantitativo di dati. Grazie ad essi è stato possibile avere maggiore contezza e consapevolezza dell'incidenza del terrorismo ambientale, di quelli che sono i numeri di crimini e delle varie organizzazioni terroristiche che anno per anno sono presenti, in modo sempre più pesante, non soltanto sulla scena italiana, ma anche su quella internazionale. Quanto appena detto mi ha permesso di capire come, non si possa più parlare di una minaccia marginale, ma piuttosto reale, concreta e sempre più in crescita, anche nel Bel Paese.
In conclusione coniugare strumenti qualitativi e quantitativi, mi ha garantito un approccio multidisciplinare più chiaro e completo, che si è rivelato essere fondamentale per la trattazione di un fenomeno tanto attuale, quanto complesso.
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