• Akerman Chantal
• Deleuze
• déterritorialisation
• Littérature Mineure
• Nouveau Roman
• Perec
• Robbe-Grillet

La presente tesi di Laurea Magistrale affronta l'analisi dell'opera di Chantal Akerman, artista belga di importanza maggiore nel cinema moderno, famosa nel mondo intero per la sua pratica artistica interdisciplinare che spazia dal cinema alle installazioni, dal teatro al romanzo. La prima parte della tesi è stata dedicata all'analisi della poetica akermaniana attraverso l'apporto metodologico del concetto di Letteratura Minore elaborato da Deleuze e Guattari. Nella seconda parte, caratterizzata da un approccio comparatistico, è stato affrontato il forte legame di Akerman con la letteratura francese del XX secolo. In un primo tempo sono state messe in risalto le affinità con le ricerche dei Nouveaux Romanciers con i quali ella condivide un'attitudine sperimentale di sovversione dei canoni del romanzo di tradizione realista. In seguito, la tendenza autobiografica dell'opera akermaniana è stata inquadrata nel movimento di rinnovamento della forma autobiografica degli anni Settanta (Robbe-Grillet, Sarraute, Duras) e messa in relazione con l'écriture de soi di Georges Perec, con il quale ella condivide il tentativo problematico di ricostruire l'eredità culturale ebraica dopo la Shoah, attraverso forme di rimemorazione indirette e oblique. Infine, alla luce dei risultati delle sezioni precedenti, si è cercato di individuare l'importanza della scrittura nella pratica artistica della nostra autrice, cioè in che modo questa si coniuga e si ibridi nella realizzazione filmica e intermediale.