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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05282007-200729


Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
Montagnani, Giacomo
URN
etd-05282007-200729
Titolo
STUDIO (GEOLOGICO E)LITOLOGICO - TECNICO DELL'AREA TRA RONTANO E SAN ANTONIO (GARFAGNANA, LUCCA) E REALIZZAZIONE DI UNA CARTA DELL'INSTABILITA' DEI VERSANTI CON ANALISI STATISTICA E TECNICHE GIS
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE GEOLOGICHE
Relatori
Relatore Puccinelli, Alberto
Relatore Dott. D'Amato Avanzi, Giacomo Alfredo
Parole chiave
  • Nessuna parola chiave trovata
Data inizio appello
29/06/2007
Consultabilità
Completa
Riassunto
Lo scopo di questa tesi è quello di valutare la pericolosità geologica connessa con i fenomeni di instabilità dei versanti attraverso l’analisi spaziale dei fattori predisponenti al dissesto, tramite l’utilizzo di tecniche statistiche quali analisi statistica condizionale e analisi statistica multivariata. La pericolosità è stata intesa come pericolosità relativa, valutata in aree caratterizzate da diversa propensione al dissesto, senza fare riferimento al tempo di ritorno e all’intensità del fenomeno atteso.
Le forme principali e i processi legati al dissesto sono stati osservati mediante l’utilizzo di foto aeree e il rilevamento in campagna; sono stati inoltre identificati i fattori maggiormente responsabili dell’instabilità dei versanti. Il rilevamento in campagna ha permesso di definire le caratteristiche litologico – tecniche degli ammassi rocciosi e delle coperture, e di campionare rocce e coperture detritiche per le analisi in laboratorio. Questa serie di indagini ha portato alla realizzazione di una carta litologico – tecnica, dove rocce e coperture sono suddivise in Unità Litologico - Tecniche (U.L.T.), e alla redazione di una carta geologico – geomorfologica rappresentante le unità stratigrafiche presenti e le forme del rilievo generate dall’azione delle acque correnti, della gravità e dall’azione glaciale. Entrambe le carte sono state riportate, in scala 1 : 5 000, su basi topografiche della Carta Tecnica Regionale della Regione Toscana.
Nel territorio oggetto di studio sono presenti formazioni appartenenti alla Successione Toscana non metamorfica e al complesso Metamorfico Apuano. Si tratta prevalentemente di rocce stratificate differenziate principalmente in funzione della loro competenza, da resistenti a mediamente resistenti, intensamente fratturate e variamente alterate. I depositi alluvionali sono caratterizzati da una predominante presenza di ciottoli e ghiaie con matrice sabbiosa da moderatamente addensati a sciolti, così come i depositi morenici caratterizzati anch’essi da ciottoli e detrito grossolano in una matrice sabbiosa ma con maggior grado di addensamento. Le coperture detritiche risultano invece prevalentemente sabbiose con presenza di elementi di dimensione maggiore, generalmente poco addensate. Inoltre abbiamo la presenza di detrito costituito prevalentemente da elementi lapidei con matrice sabbiosa da moderatamente addensato a sciolto, corrispondente ai coni detritici e alle falde detritiche. L’ instabilità dei versanti è data in modo principale da movimenti franosi classificati come scorrimenti traslativi impostati nel detrito.
Nella seconda parte di questa tesi, i dati raccolti in fase di rilevamento sono stati elaborati al computer con l’utilizzo di un software GIS. Utilizzando il programma ArcView 3.2a, sono stati creati dei livelli, o layer, sovrapponibili relativi a ciascun fattore dell’instabilità preso in considerazione. I fattori predisponenti scelti sono stati : uso del suolo, caratteristiche litologico – tecniche, acclività e curvatura dei versanti.
Le analisi, statistica condizionale e multivariata, valutano le relazioni statistiche tra i fattori di instabilità considerati nei confronti dell’occorrenza al dissesto. Nell’analisi statistica condizionale i singoli fattori predisponenti vengono valutati singolarmente attraverso il confronto con la distribuzione spaziale al dissesto, mentre, nell’analisi multivariata, i fattori predisponenti vengono considerati simultaneamente e confrontati fra loro. L’utilizzo di entrambe le tecniche di calcolo statistico ha portato alla realizzazione di due carte (una ottenuta con l’analisi statistica condizionale e l’altra con l’analisi statistica multivariata), dove il territorio è stato suddiviso in aree a diversa propensione al dissesto.
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