Tesi etd-05252025-183615 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CAVALLIN, ELISABETTA
URN
etd-05252025-183615
Titolo
I viaggi di Gertrud Scholtz-Klink in Italia (1939- 1941). Prospettive e scambi tra
donne fasciste e naziste
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E CIVILTÀ
Relatori
relatore Prof. Lesti, Sante
relatore Prof.ssa Stelliferi, Paola
relatore Prof.ssa Mailänder, Elissa
relatore Prof.ssa Stelliferi, Paola
relatore Prof.ssa Mailänder, Elissa
Parole chiave
- Fascism
- Fascismi
- Fascismo
- Fascist Women
- Fasciste
- Nazi Women
- Nazism
- Nazismo
- Political Violence
- Reti transnazionali
- Transnational Networks
Data inizio appello
26/06/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/06/2095
Riassunto
Questo studio si propone di ricostruire le relazioni e gli sguardi tra donne fasciste e naziste, intese come soggetti politicamente attivi nei rispettivi regimi. Il lavoro si concentra in particolare sulle figure di Gertrud Scholtz-Klink, Olga Medici del Vascello e Lucrezia Esy Pollio, analizzando le loro interazioni e i loro ruoli all'interno delle reti politiche e associazionistiche transnazionali.
La ricerca si articola in tre sezioni principali: una prima parte dedicata al posizionamento della ricerca nella storiografia di riferimento e al metodo utilizzato, una seconda focalizzata sugli sguardi italiani sulle donne naziste attraverso fonti giornalistiche e letterarie, e una terza che analizza i viaggi di Scholtz-Klink in Italia e la loro rappresentazione nella stampa coeva. Nonostante la rilevanza di questi incontri nel quadro delle relazioni politiche e culturali tra le donne italiane e tedesche, la loro ricezione nella storiografia è stata finora marginale. Il mio lavoro intende ovviare a questa lacuna, con l’obiettivo l'impatto di queste visite sulla costruzione di un immaginario femminile transnazionale e le modalità attraverso cui fasciste e naziste negoziarono il proprio spazio politico all’interno di una gerarchia di potere dominata dagli uomini.
Considerare le donne non solo come oggetti della propaganda fascista e nazista, ma come agenti attivi in grado di perpetrare e strutturare dinamiche di potere, è un’operazione complessa e ancora parzialmente inesplorata. Questo studio si inserisce dunque nel dibattito sviluppato dalla storiografia tedesca e anglofona su temi come la responsabilità femminile e la violenza politica agita in contesti quotidiani e civili. L’obiettivo di questa ricerca è mostrare dunque come la partecipazione delle donne non sia stata marginale, ma abbia avuto un ruolo attivo nella costruzione di reti di cooperazione tra i regimi.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------
This study investigates the relationships and mutual perceptions between Fascist and Nazi women, conceived as politically active agents within their respective regimes. It focuses in particular on Gertrud Scholtz-Klink, Olga Medici del Vascello, and Lucrezia Esy Pollio, examining their roles and interactions within transnational political and associative networks.
The research is structured in three main sections. The first outlines the historiographical context and methodological framework; the second explores Italian perspectives on Nazi women through journalistic and literary sources; and the third analyzes Scholtz-Klink’s visits to Italy and their representation in contemporary media. Although these encounters played a significant role in shaping the political and cultural exchanges between Italian and German women, they have received limited scholarly attention. This study seeks to fill this gap by examining how these visits contributed to the construction of a transnational feminine imaginary and how Fascist and Nazi women negotiated their political agency within male-dominated power structures.
Understanding these women not merely as objects of far-right propaganda, but as active participants in sustaining and shaping authoritarian regimes, remains a complex and still underexplored field of inquiry. This research contributes to ongoing debates, particularly in German and Anglophone historiography, on female political responsibility and the exercise of political violence in civilian and everyday contexts. Ultimately, it argues that women’s participation was not peripheral, but integral to the formation of cooperative networks between the Fascist and Nazi regimes.
La ricerca si articola in tre sezioni principali: una prima parte dedicata al posizionamento della ricerca nella storiografia di riferimento e al metodo utilizzato, una seconda focalizzata sugli sguardi italiani sulle donne naziste attraverso fonti giornalistiche e letterarie, e una terza che analizza i viaggi di Scholtz-Klink in Italia e la loro rappresentazione nella stampa coeva. Nonostante la rilevanza di questi incontri nel quadro delle relazioni politiche e culturali tra le donne italiane e tedesche, la loro ricezione nella storiografia è stata finora marginale. Il mio lavoro intende ovviare a questa lacuna, con l’obiettivo l'impatto di queste visite sulla costruzione di un immaginario femminile transnazionale e le modalità attraverso cui fasciste e naziste negoziarono il proprio spazio politico all’interno di una gerarchia di potere dominata dagli uomini.
Considerare le donne non solo come oggetti della propaganda fascista e nazista, ma come agenti attivi in grado di perpetrare e strutturare dinamiche di potere, è un’operazione complessa e ancora parzialmente inesplorata. Questo studio si inserisce dunque nel dibattito sviluppato dalla storiografia tedesca e anglofona su temi come la responsabilità femminile e la violenza politica agita in contesti quotidiani e civili. L’obiettivo di questa ricerca è mostrare dunque come la partecipazione delle donne non sia stata marginale, ma abbia avuto un ruolo attivo nella costruzione di reti di cooperazione tra i regimi.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------
This study investigates the relationships and mutual perceptions between Fascist and Nazi women, conceived as politically active agents within their respective regimes. It focuses in particular on Gertrud Scholtz-Klink, Olga Medici del Vascello, and Lucrezia Esy Pollio, examining their roles and interactions within transnational political and associative networks.
The research is structured in three main sections. The first outlines the historiographical context and methodological framework; the second explores Italian perspectives on Nazi women through journalistic and literary sources; and the third analyzes Scholtz-Klink’s visits to Italy and their representation in contemporary media. Although these encounters played a significant role in shaping the political and cultural exchanges between Italian and German women, they have received limited scholarly attention. This study seeks to fill this gap by examining how these visits contributed to the construction of a transnational feminine imaginary and how Fascist and Nazi women negotiated their political agency within male-dominated power structures.
Understanding these women not merely as objects of far-right propaganda, but as active participants in sustaining and shaping authoritarian regimes, remains a complex and still underexplored field of inquiry. This research contributes to ongoing debates, particularly in German and Anglophone historiography, on female political responsibility and the exercise of political violence in civilian and everyday contexts. Ultimately, it argues that women’s participation was not peripheral, but integral to the formation of cooperative networks between the Fascist and Nazi regimes.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
La tesi non è consultabile. |