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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05252021-121809


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PIERETTI, ELENA
Indirizzo email
e.pieretti@studenti.unipi.it, pierettielena87@yahoo.it
URN
etd-05252021-121809
Titolo
Azione antibatterica di estratti acquosi di polline d’ape monoflora e poliflora: un’indagine preliminare
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE DELLE PRODUZIONI ANIMALI
Relatori
relatore Prof. Fratini, Filippo
correlatore Dott.ssa Coppola, Francesca
Parole chiave
  • pollen
  • attività antibatterica
  • analisi palinologica; bee pollen
  • antibacterial activity
  • palinological analysis
Data inizio appello
14/06/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
14/06/2024
Riassunto
Tra i prodotti dell’alveare il polline, in questi ultimi anni, ha assunto particolare importanza in virtù delle sue innumerevoli proprietà.
Questo peculiare prodotto vegetale, a cui le api apportano un importante contributo enzimatico, è infatti caratterizzato da proprietà terapeutiche, antinfiammatorie, detossificanti, nutraceutiche, nonché antibatteriche.
In questo lavoro di tesi abbiamo indagato la potenziale attività antibatterica di sospensioni di polline di diversa origine botanica, nei confronti di alcuni ceppi batterici di collezione, rappresentativi dei principali patogeni, sia Gram positivi che Gram negativi.
I pollini utilizzati, previa analisi palinologica, sono ascrivibili alle seguenti specie botaniche: 1) polline multiflora a prevalenza Castanea, 2) polline multiflora a prevalenza Trifoglio pratense, 3) polline multiflora a prevalenza Acer, infine 4) polline multiflora a prevalenza Salix sp . Di ciascun polline è stata ottenuta una sospensione in soluzione fisiologica sterile in ragione di 10 g di polline in 30 ml di diluente, opportunamente omogenizzata e filtrata. Sospensioni analoghe sono state ottenute anche per le principali componenti botaniche di ciascun polline, individuate dapprima mediante divisione su base cromatica dei granuli pollinici e successivamente confermata da analisi palinologica.
L’attività batterica e battericida sono state determinate mediante test per la valutazione della Minima Concentrazione Inibente (MIC) e della Minima Concentrazione Battericida (MBC).
Il polline che ha fornito i migliori risultati in termini di attività inibente è stato il polline multiflora a prevalenza Acer con valori di MIC pari a 1:32 per tutti i ceppi batterici, ad eccezione di Salmonella enterica. Nel dettaglio le componenti più attive sono risultate quelle del polline multiflora a prevalenza di Laurus, Salix sp. ed Erica, anche questi attivi per tutti i ceppi batterici ad eccezione di Listeria monocytogenes. Una analoga azione antibatterica si è avuta anche per il polline multiflora a prevalenza di Salix sp. (valori di MIC di 1:32 nei confronti di tutti i batteri, ad eccezione di Listeria monocytogenes). Inoltre, per questa miscela è stato possibile evidenziare anche una discreta attività battericida nei confronti di Enterococcus faecalis (valori di MBC paria a 1:4). È singolare il riscontro di una maggiore attività inibente della miscela del polline rispetto alle sospensioni delle singole componenti, in cui l’inibizione media è risultata 1:16; sembra possibile ipotizzare un’azione sinergica di tutte le componenti polliniche che singolarmente mostrano minore attività inibente rispetto alla miscela. Il polline a prevalenza di Castanea e a prevalenza di Trifolium pratense gr. hanno mostrato valori d’inibizione batterica inferiori sia nelle miscele che nelle singole componenti. A fronte di attività inibenti anche di un certo rilievo, tutti i pollini, comprese le singole componenti, non hanno mostrato attività battericida salvo rare eccezioni nei confronti di Enterococcus faecalis e Salmonella enterica. Per quanto riguarda i batteri, il ceppo più sensibile è risultato essere Enterococcus faecalis, mentre il più resistente è risultato Listeria monocytogenes. Contrariamente a quanto riportato nella maggior parte dei dati disponibili in letteratura, non è stata evidenziata una particolare differenza di sensibilità tra batteri Gram positivi e batteri Gram negativi. Sulla base dei risultati ottenuti è possibile ipotizzare che la componente botanica Salix sp. contribuisca in maniera rilevante all’attività inibente rispetto alle altre componenti. Per quanto una discreta attività antibatterica sia stata dimostrata per alcuni di questo pollini, studi ulteriori si rendono comunque necessari per meglio comprendere il contributo dell’ape (enzimi e proteine aggiunte al polline) rispetto a quello dovuto esclusivamente alla specie botanica.

Among beehive products, pollen, in the last years, become particularly important because of its countless properties.

This peculiar vegetable product, to which bees provide an important enzymatic contribution, is characterized by several properties such as therapeutic, anti-inflammatory, detoxifying, nutraceutical and antibacterial.

In this thesis work we investigated the potential antibacterial activity of pollen suspensions of different botanical origin, against some ATCC bacterial strains, representative of the main pathogens, both Gram positive and Gram negative.

Pollen samples, after palynological analysis, are ascribable to the following botanical species: 1) multiflora pollen with Castanea spp prevalence, 2) multiflora pollen with Trifolium pratense prevalence, 3) multiflora pollen with Acer spp prevalence, finally 4) multiflora pollen with Salix spp prevalence. A suspension of each pollen was obtained in sterile physiological solution at the rate of 10 g of pollen in 30 ml of diluent, properly homogenized and filtered. Similar suspensions were also obtained for the main botanical components of each pollen, firstly identified by chromatic division of pollen grains and then confirmed by palynological analysis.

Bacterial and bactericidal activity were determined by tests for the evaluation of the Minimum Inhibitory Concentration (MIC) and the Minimum Bactericidal Concentration (MBC).

The pollen that provided the best results in terms of inhibitory activity was multiflora pollen with Acer spp prevalence with MIC values equal to 1:32 for all bacterial strains, except for Salmonella enterica. In detail, the most active components were those of multiflora pollen with a prevalence of Laurus spp, Salix spp. and Erica spp, also active for all bacterial strains except Listeria monocytogenes. A similar antibacterial action was obtained for multiflora pollen with a prevalence of Salix spp (MIC values of 1:32 against all bacteria, except Listeria monocytogenes). Moreover, for this mixture it was also possible to highlight a weak bactericidal activity against Enterococcus faecalis (MBC values equal to 1:4). It is unusual to find a greater inhibitory activity of the pollen mixture compared to the suspensions of the single components, where the average inhibition was 1:16; it seems possible to assume a synergistic action of all pollen components that individually show less inhibitory activity than the mixture. Pollen with a prevalence of Castanea spp and with a prevalence of Trifolium pratense showed lower values of

bacterial inhibition both in the mixtures and in the single components. All pollens, including the single components, did not show bactericidal activity, with rare exceptions for Enterococcus faecalis and Salmonella enterica. Regarding bacteria strains, the most sensitive strain was Enterococcus faecalis, whereas the most resistant one was Listeria monocytogenes. Contrary to most of the data available in literature, a particular difference in sensitivity between Gram-positive and Gram-negative bacteria was not found. Based on the results obtained, it is possible to hypothesize that the botanical component Salix spp contributes significantly to the inhibitory activity than the other components. Although a discrete antibacterial activity has been demonstrated for some of these pollens, further studies are still necessary to better understand the contribution of the bee (enzymes and proteins added to the pollen) compared to that due exclusively to the botanical species.
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