Tesi etd-05242024-224325 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
TONINI, MARTA
URN
etd-05242024-224325
Titolo
Disturbo bipolare negli anziani: predittori clinici di declino cognitivo
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Perugi, Giulio
correlatore Dott.ssa Elefante, Camilla
correlatore Dott. Lattanzi, Lorenzo
correlatore Dott.ssa Elefante, Camilla
correlatore Dott. Lattanzi, Lorenzo
Parole chiave
- declino cognitivo
- demenza
- disturbo bipolare
- disturbo bipolare a esordio tardivo
Data inizio appello
11/06/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
11/06/2094
Riassunto
Nei pazienti anziani con disturbo bipolare (DB) è stato osservato un aumentato rischio di demenza. Tuttavia, la natura della relazione tra le due patologie non è del tutto chiara. Dato che gli studi su pazienti bipolari anziani sono scarsi e che questi pazienti rappresentano più del 25% dei soggetti con DB, è necessario che le conoscenze su questa popolazione siano implementate.
Questo studio cross-sectional ha lo scopo di individuare marcatori clinici che predicano lo sviluppo di demenza in individui con disturbi dello spettro bipolare. La selezione campione si è basata sui seguenti criteri di inclusione: (1) età uguale o superiore ai 50 anni, (2) diagnosi di DB (Tipo 1, 2, “Non altrimenti specificato”), e (3) diagnosi di disturbo ciclotimico sulla base dei criteri del DSM-5. Tutti i pazienti hanno ricevuto una diagnosi di disturbi dello spettro bipolare (N=143) e sono stati suddivisi in due sottogruppi in accordo con la presenza o meno di demenza. Analisi univariate e una regressione logistica multivariata sono eseguite allo scopo di valutare l’associazione tra le variabili cliniche e la presenza di demenza.
Sono state osservate differenze significative tra pazienti con disturbi dello spettro bipolare con e senza demenza. La sintomatologia al momento della visita, misurata per mezzo delle scale Clinical Global Impression, Global Assessment of Functioning e Brief Psychiatric Rating Scale, è risultata più severa nei pazienti con demenza rispetto ai pazienti senza demenza. Nei pazienti con demenza è più frequente un diagnosi di DB di tipo 2 e del tipo “Non altrimenti specificato” rispetto al DB di tipo 1. Infine, in un’analisi multivariata è stata trovata una correlazione statisticamente significativa tra lo sviluppo di demenza e l’età di esordio dei sintomi psichiatrici (OR: 1.03, p=0.021), la presenza di DB di tipo 2 (OR:5.45, p=0.038) e DB “Non altrimenti specificato” (OR: 6.36, p=0.031).
Questo studio ha dimostrato che il DB a esordio tardivo e con decorso atipico è maggiormente associato alla comparsa di demenza rispetto al DB di tipo 1. Come atteso, il grado di gravità della sintomatologia al momento della valutazione è maggiore nei pazienti con demenza rispetto a quelli senza demenza."
Questo studio cross-sectional ha lo scopo di individuare marcatori clinici che predicano lo sviluppo di demenza in individui con disturbi dello spettro bipolare. La selezione campione si è basata sui seguenti criteri di inclusione: (1) età uguale o superiore ai 50 anni, (2) diagnosi di DB (Tipo 1, 2, “Non altrimenti specificato”), e (3) diagnosi di disturbo ciclotimico sulla base dei criteri del DSM-5. Tutti i pazienti hanno ricevuto una diagnosi di disturbi dello spettro bipolare (N=143) e sono stati suddivisi in due sottogruppi in accordo con la presenza o meno di demenza. Analisi univariate e una regressione logistica multivariata sono eseguite allo scopo di valutare l’associazione tra le variabili cliniche e la presenza di demenza.
Sono state osservate differenze significative tra pazienti con disturbi dello spettro bipolare con e senza demenza. La sintomatologia al momento della visita, misurata per mezzo delle scale Clinical Global Impression, Global Assessment of Functioning e Brief Psychiatric Rating Scale, è risultata più severa nei pazienti con demenza rispetto ai pazienti senza demenza. Nei pazienti con demenza è più frequente un diagnosi di DB di tipo 2 e del tipo “Non altrimenti specificato” rispetto al DB di tipo 1. Infine, in un’analisi multivariata è stata trovata una correlazione statisticamente significativa tra lo sviluppo di demenza e l’età di esordio dei sintomi psichiatrici (OR: 1.03, p=0.021), la presenza di DB di tipo 2 (OR:5.45, p=0.038) e DB “Non altrimenti specificato” (OR: 6.36, p=0.031).
Questo studio ha dimostrato che il DB a esordio tardivo e con decorso atipico è maggiormente associato alla comparsa di demenza rispetto al DB di tipo 1. Come atteso, il grado di gravità della sintomatologia al momento della valutazione è maggiore nei pazienti con demenza rispetto a quelli senza demenza."
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Tesi non consultabile. |