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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05232025-104144


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
LUCCHESI, CATERINA
URN
etd-05232025-104144
Titolo
CARATTERIZZAZIONE GENETICA DI UN’AMPIA CASISTICA DI PAZIENTI CON DISCINESIA CILIARE PRIMARIA AFFERENTE ALL'UO DI PEDIATRIA DELL'AOUP
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Di Cicco, Maria Elisa
Parole chiave
  • CCDC39
  • CCDC40
  • consanguineità
  • consanguinity
  • discinesia ciliare primaria
  • distribuzione genetica italiana
  • italian genetic distribution
  • Kartagener's syndrome
  • NGS
  • primary ciliary dyskinesia
  • sindrome di Kartagener
Data inizio appello
10/06/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
10/06/2095
Riassunto
La Discinesia Ciliare Primaria (DCP) è una patologia rara, eterogenea, caratterizzata da mutazioni in più di 60 geni. La diffusione di test genetici sempre più rapidi ed economici permette di caratterizzare i pazienti, potendone studiare la correlazione genotipo-fenotipo e aprendo le porte a terapie personalizzate.
Lo scopo dello studio è stato quello di analizzare la prevalenza delle mutazioni dei geni causa di DCP nei pazienti diagnosticati presso il nostro centro dell'UO di pediatria dell'AOUP, mediante analisi del movimento e dell’ultrastruttura delle ciglia prelevate mediante brushing nasale, sottoposti a test genetico (dapprima Sanger, più recentemente NGS e cGH array, con eventuale conferma dello stato di portatore nei genitori), valutandone la distribuzione geografica sul territorio nazionale.
Abbiamo eseguito uno studio retrospettivo sulle cartelle cliniche dei soggetti diagnosticati dal 1999 alL'aprile 2025, selezionando i pazienti in cui è stata ottenuta la caratterizzazione genetica, previa verifica della coerenza della stessa con gli studi ciliari e della sua interpretazione su VarSome.
Dei 324 pazienti diagnosticati, 274 (84,6%) sono stati caratterizzati geneticamente.
I geni più frequentemente mutati sono DNAH5 (n=61/274, 22,3%), DNAH11 (n=46/274, 16,8%), CCDC40(n=31/274, 11,3%), CCDC39 (n=22/274, 8,0%), con mutazioni in altri 28 geni nella restante casistica.
Escludendo 30 stranieri, nei restati 244 pazienti è stato osservato come la distribuzione di questi geni dimostra una significativa prevalenza di CCDC39 e CCDC40 nelle regioni del sud (70,6% e 56,7% rispettivamente, nord 17,6% e 13,3%, p=0.023, centro 11,8% e 30%, p=0.023), DNAH11 risulta più frequente al nord (48,9%, centro 20%, sud 31,1%, p=ns).
Conclusioni: la prevalenza delle mutazioni nella nostra casistica, la più vasta disponibile in Italia, conferma i dati della letteratura, ma per la prima volta ne abbiamo descritto la distribuzione geografica, dimostrando una significativa prevalenza dei geni CCDC39 e CCDC40 nelle regioni del sud Italia.

Primary Ciliary Dyskinesia (PCD) is a rare, heterogeneous condition characterized by mutations in more than 60 genes. The increasing availability of faster and more affordable genetic testing enables detailed characterization of patients, allowing the study of genotype-phenotype correlations and paving the way for personalized therapies.
The aim of this study was to analyze the prevalence of gene mutations causing PCD in patients diagnosed at our Pediatric Unit at AOUP. Diagnosis was based on the analysis of ciliary motion and ultrastructure from nasal brushing samples, followed by genetic testing (initially through Sanger sequencing, and more recently with NGS and cGH array, including parental carrier status confirmation when necessary), with an evaluation of the geographic distribution of these mutations across Italy.
We conducted a retrospective study of clinical records of patients diagnosed between 1999 and April 2025, selecting those who underwent genetic characterization, after verifying consistency with ciliary studies and interpreting the variants through VarSome.
Of the 324 diagnosed patients, 274 (84.6%) had confirmed genetic characterization.
The most frequently mutated genes were DNAH5 (n=61/274, 22.3%), DNAH11 (n=46/274, 16.8%), CCDC40 (n=31/274, 11.3%), and CCDC39 (n=22/274, 8.0%), with mutations in an additional 28 genes identified in the remaining cases.
Excluding 30 foreign patients, analysis of the remaining 244 patients revealed a significant prevalence of CCDC39 and CCDC40 mutations in southern Italy (70.6% and 56.7%, respectively; north: 17.6% and 13.3%, p=0.023; center: 11.8% and 30%, p=0.023). In contrast, DNAH11 mutations were more common in northern regions (48.9%; center: 20%, south: 31.1%, p=ns).
Conclusions: The prevalence of mutations in our cohort—the largest reported in Italy—confirms data previously published in the literature. However, we are the first to describe the geographic distribution, demonstrating a significant predominance of CCDC39 and CCDC40 mutations in southern Italy.
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