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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05232022-122606


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SIMONETTI, ELISA
URN
etd-05232022-122606
Titolo
Sviluppo di un sistema di indicatori per la redazione di un Report di Sostenibilità della supply chain: il caso Azimut | Benetti
Dipartimento
INGEGNERIA DELL'ENERGIA, DEI SISTEMI, DEL TERRITORIO E DELLE COSTRUZIONI
Corso di studi
INGEGNERIA GESTIONALE
Relatori
relatore Prof. Dulmin, Riccardo
relatore Prof.ssa Mininno, Valeria
relatore Ricci, Francesco
Parole chiave
  • GRI
  • industria
  • nautica
  • report
  • shipbuilding
  • sostenibilità
  • supply chain
  • sustainability
Data inizio appello
15/06/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
15/06/2025
Riassunto
Riassunto
Questa tesi è conseguente all’attività di stage svolta presso l’Ufficio Pianificazione della Divisione Benetti di Livorno, appartenente alla società Azimut | Benetti S.p.A., che è il più grande e prestigioso costruttore mondiale privato di Yachts e Megayachts, fondata da Paolo Vitelli nel 1969. La divisione Benetti è specializzata nella produzione su commessa di Megayachts e Gigayachts, cioè imbarcazioni superiori ai 30 metri fino ad oltre 100 metri, in acciaio, alluminio e vetroresina, operativa nelle sedi di Viareggio, Livorno e Fano. Benetti è oggi l’unico Cantiere privato in Italia, e uno dei rari nel mondo, in grado di costruire Gigayachts con le più innovative capacità progettuali, tecniche e produttive. Il primato raggiunto e mantenuto da questa azienda è il frutto di un lavoro volto allo sviluppo ed al miglioramento dei processi produttivi e dei prodotti offerti con una grande varietà di modelli, accurata assistenza, attenzione al design, all’innovazione, alla tecnologia, alla qualità del lavoro dei dipendenti, alla loro salute e sicurezza nonché alla salvaguardia dell’ambiente in cui opera.
La sostenibilità per il Gruppo è sempre stata un obiettivo da raggiungere, basti citare la produzione di imbarcazioni a sempre minore impatto ambientale con utilizzo di motori ibridi e materiali innovativi non inquinanti e riciclabili. L’attenzione verso la sostenibilità ha portato l’azienda a seguire i dettami della Responsabilità Sociale e a redigere un proprio codice etico. La naturale conseguenza è la volontà di formalizzare un sistema di rendicontazione per misurare le performance nei confronti della sostenibilità e renderne partecipi anche gli stakeholder. Pertanto lo stage ha avuto lo scopo di implementare un sistema di indicatori che avesse come risultato la redazione di un Report di sostenibilità dell’intera supply chain, quale strumento capace di offrire un quadro completo delle attività e dei risultati nei confronti dell’ambiente. Per la sua stesura si poteva scegliere di usare un metodo di rendicontazione che seguisse o meno uno standard riconosciuto a livello internazionale. Tale documento, volontario, di rendicontazione ha permesso di far conoscere l’impegno dell’azienda verso la responsabilità sociale, e nel contempo di individuare i potenziali rischi, affrontarli trasformandoli in opportunità e punti di forza, modificare le vecchie abitudini nocive e migliorare l’efficienza produttiva e nel contempo i rapporti di lavoro, abolire ogni forma di sfruttamento e rendere la produzione più sostenibile.
Il lavoro svolto nel corso del tirocinio ha offerto un contributo all’esigenza sentita dall’azienda di adottare un comportamento etico con il minor impatto ambientale e poterlo rendicontare formalmente agli stakeholder. Lo schema metodologico, seguito per giungere alla stesura del Report si ispira alle fasi previste dai GRI standard. La prima fase del lavoro è stata quella di mappare tutti gli stakeholder coinvolti nel report per la ricerca dei temi di sostenibilità più rilevanti e idonei alle peculiarità dell’azienda. Si è poi proceduto ad una Analisi di Materialità interna ed esterna per individuare i temi materiali, concreti e misurabili, dal punto di vista economico, sociale e ambientale collocandoli secondo una scala di importanza. Per la ricerca di tali temi si è considerata la Materialità quale soglia oltre la quale un indicatore poteva essere incluso nel Report. Dopo tale analisi si è potuto costruire la Matrice di Materialità che fornisce un quadro istantaneo di quanto emerso dalla precedente analisi. Questo ha consentito di definire un set di indicatori idoneo a valutare la performance , quindi si sono raccolti, elaborati, verificati e validati i dati per identificare le aree con maggiore necessità d’intervento, per attivare un piano dl potenziale miglioramento e quindi stilare il documento finale.

Abstract
This thesis is consequent to an internship carried out at the Planning Office of the Benetti Division of Livorno, belonging to the company Azimut | Benetti S.p.A., which is the large and private world-wide builder of Yachts and Megayachts, founded by Paolo Vitelli in 1969. The Benetti division is more specialized in the production of customed Megayachts and Gigayachts, that is to say boats from 30 meters up to over 100 meters, in steel, aluminum and fiberglass, operating in the Viareggio, Livorno and Fano offices. Benetti is, today, the only private shipyard in Italy, and one of the rare in the world, able to build Gigayachts with the most innovative design, technical and production skills. The primacy achieved and maintained by this company is the result of a work aimed at the development and improvement of production processes and products offered with a large variety of models, accurate assistance, attention to design, innovation, technology, quality, the work of employees, their health and safety as well as the protection of the environment in which it operates.
For the Group, sustainability has always been an objective to be achieved, just mentioning the production of boats with an ever lower environmental impact with the use of hybrid engines and innovative non-polluting and recyclable materials. The focus on sustainability has led the company to follow the dictates of Social Responsibility and to draw up its own code of ethics. The natural consequence is the desire to formalize a reporting system to measure performances in relation to sustainability and also involve stakeholders. Therefore, the internship has had the purpose of implementing a system of indicators which resulted in the preparation of a sustainability report for the entire supply chain, as a tool capable of offering a complete picture of the activities and results in relation to the environment. This voluntary reporting document has made it possible to raise awareness of the company's commitment to social responsibility, and at the same time of the potential risks, to address them by transforming them into opportunities and strengths, to change old harmful habits and improve productive efficiency and at the same time labor relations, abolish all forms of exploitation and make production more sustainable.
The work carried out during the internship has offered a contribution to the need felt by the company to adopt an ethical behavior with the lowest environmental impact and to be able to report it formally to the stakeholders. The methodological scheme followed for the drafting of the Report is inspired by the phases envisaged by the standard GRI. The first phase of the work was to map all the stakeholders involved in the report in order to search for the most relevant sustainability issues suitable for the particularities of the company. An analysis of internal and external materiality was then carried out to identify the material, concrete and measurable issues, from an economic, social and environmental point of view, placing them according to a scale of importance. To search for these issues, Materiality was considered as the threshold beyond which an indicator could be included in the Report. After this analysis it was possible to construct the Materiality Matrix which provides an instant picture of what emerged from the previous analysis. This, has made possible to define a set of indicators suitable for assessing performance, then the data were collected, processed, verified and validated to define the areas with the greatest need for intervention, for a plan for potential improvement and then to draw up the final.

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