Tesi etd-05222025-085400 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
FURFARO, RITA
URN
etd-05222025-085400
Titolo
valutazione di un approccio modificato per il blocco retrobulbare ecoguidato nel cane
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof.ssa Briganti, Angela
Parole chiave
- anestesia loco-regionale
- anestesia retrobulbare
- cane
- dog
- loco-regional anesthesia
- retrobulbar anesthesia
- tecnica ecoguidata
- ultrasound-guided technique.
Data inizio appello
27/06/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
27/06/2028
Riassunto
Obiettivo: Obiettivo del seguente studio è stato quello di paragonare due approcci differenti per l’esecuzione del blocco retrobulbare ecoguidato in corso di enucleazione nel cane.
Materiali e Metodi: L’analisi è stata condotta retrospettivamente su 41 cartelle cliniche di cani sottoposti ad enucleazione; la mancanza parziale o totale di dati relativi al monitoraggio anestesiologico rappresentavano criteri di esclusione. Per ciascuna cartella clinica inclusa, sono stati raccolti i dati relativi al monitoraggio anestesiologico intraoperatorio, con registrazione di diversi tempi chirurgici: T0 (prima dell’incisione chirurgica), T1 (cute, sottocute e scollamento tessuti) T2 (resezione nervo ottico), T3 (ricostruzione spazio retrobulbare), T4 (sutura cutanea), T5 (fine della chirurgia). Per ciascun paziente sono stati analizzati i seguenti parametri: frequenza cardiaca, pressione arteriosa sistolica e media, frequenza respiratoria, end-tidal dell’isoflorano. Sono stati inoltre registrati la somministrazione intraoperatoria di farmaci per la gestione dell’analgesia intraoperatoria e la somministrazione di atropina.
Risultati: Sono state identificate 41 cartelle cliniche, di cui 26 sono risultate incomplete per mancanza di dati. Sono state analizzate effettivamente 15 cartelle cliniche di cui 8 riguardanti pazienti sottoposti a blocco retrobulbare secondo la tecnica descritta da Viscasillas e collaboratori 2019 (Gruppo R), mentre le restanti 7 (Gruppo RM) si riferivano a casi in cui è stata utilizzata la tecnica modificata di blocco retrobulbare. Non sono state evidenziate differenze significative per quanto riguarda peso ed età tra i due gruppi né per quanto riguarda la frequenza cardiaca, la pressione arteriosa sistolica e media e l’end-tidal dell’isoflorano. Nel gruppo R 7 cani su 12 hanno necessitato di analgesia rescue mentre nessun paziente del gruppo RM ha necessitato di fentanyl intraoperatorio (p=0,074).
Conclusioni: Lo studio ha dimostrato che l’utilizzo della nuova tecnica d’iniezione retrobulbare ecoguidata con approccio in-plane è risultato essere più efficace rispetto alla tecnica impiegata precedentemente da Viscasillas e collaboratori.
Abstract
Objective: The aim of the present study was to compare two different approaches for performing ultrasound-guided retrobulbar block during enucleation in dogs.
Materials and Methods: The analysis was conducted retrospectively on 41 medical records of dogs that underwent enucleation; partial or complete absence of anesthetic monitoring data was considered an exclusion criterion. For each included medical record, intraoperative anesthetic monitoring data were collected, with the recording of various surgical time points: T0 (before surgical incision), T1 (skin, subcutaneous tissue, and tissue dissection), T2 (optical nerve resection), T3 (reconstruction of the retrobulbar space), T4 (skin suturing), T5 (end of surgery). For each patient, the following parameters were analyzed: heart rate, systolic and mean arterial pressure, respiratory rate, and end-tidal isoflurane concentration. The intraoperative administration of drugs for pain management and the use of atropine were also recorded.
Results: A total of 41 medical records were identified, of which 26 were excluded due to incomplete data. Thus, 15 records were effectively analyzed: 8 involved patients who received a retrobulbar block using the technique described by Viscasillas et al. (2019) (Group R), while the remaining 7 (Group RM) involved cases where a modified retrobulbar block technique was used. No significant differences were found between the two groups in terms of weight and age, nor in terms of heart rate, systolic and mean arterial pressure, or end-tidal isoflurane. In Group R, 7 out of 12 dogs required rescue analgesia, whereas none of the patients in Group RM required intraoperative fentanyl (p=0.074).
Conclusions: The study demonstrated that the use of the new ultrasound-guided in-plane retrobulbar injection technique was more effective than the technique previously described by Viscasillas et al.
Materiali e Metodi: L’analisi è stata condotta retrospettivamente su 41 cartelle cliniche di cani sottoposti ad enucleazione; la mancanza parziale o totale di dati relativi al monitoraggio anestesiologico rappresentavano criteri di esclusione. Per ciascuna cartella clinica inclusa, sono stati raccolti i dati relativi al monitoraggio anestesiologico intraoperatorio, con registrazione di diversi tempi chirurgici: T0 (prima dell’incisione chirurgica), T1 (cute, sottocute e scollamento tessuti) T2 (resezione nervo ottico), T3 (ricostruzione spazio retrobulbare), T4 (sutura cutanea), T5 (fine della chirurgia). Per ciascun paziente sono stati analizzati i seguenti parametri: frequenza cardiaca, pressione arteriosa sistolica e media, frequenza respiratoria, end-tidal dell’isoflorano. Sono stati inoltre registrati la somministrazione intraoperatoria di farmaci per la gestione dell’analgesia intraoperatoria e la somministrazione di atropina.
Risultati: Sono state identificate 41 cartelle cliniche, di cui 26 sono risultate incomplete per mancanza di dati. Sono state analizzate effettivamente 15 cartelle cliniche di cui 8 riguardanti pazienti sottoposti a blocco retrobulbare secondo la tecnica descritta da Viscasillas e collaboratori 2019 (Gruppo R), mentre le restanti 7 (Gruppo RM) si riferivano a casi in cui è stata utilizzata la tecnica modificata di blocco retrobulbare. Non sono state evidenziate differenze significative per quanto riguarda peso ed età tra i due gruppi né per quanto riguarda la frequenza cardiaca, la pressione arteriosa sistolica e media e l’end-tidal dell’isoflorano. Nel gruppo R 7 cani su 12 hanno necessitato di analgesia rescue mentre nessun paziente del gruppo RM ha necessitato di fentanyl intraoperatorio (p=0,074).
Conclusioni: Lo studio ha dimostrato che l’utilizzo della nuova tecnica d’iniezione retrobulbare ecoguidata con approccio in-plane è risultato essere più efficace rispetto alla tecnica impiegata precedentemente da Viscasillas e collaboratori.
Abstract
Objective: The aim of the present study was to compare two different approaches for performing ultrasound-guided retrobulbar block during enucleation in dogs.
Materials and Methods: The analysis was conducted retrospectively on 41 medical records of dogs that underwent enucleation; partial or complete absence of anesthetic monitoring data was considered an exclusion criterion. For each included medical record, intraoperative anesthetic monitoring data were collected, with the recording of various surgical time points: T0 (before surgical incision), T1 (skin, subcutaneous tissue, and tissue dissection), T2 (optical nerve resection), T3 (reconstruction of the retrobulbar space), T4 (skin suturing), T5 (end of surgery). For each patient, the following parameters were analyzed: heart rate, systolic and mean arterial pressure, respiratory rate, and end-tidal isoflurane concentration. The intraoperative administration of drugs for pain management and the use of atropine were also recorded.
Results: A total of 41 medical records were identified, of which 26 were excluded due to incomplete data. Thus, 15 records were effectively analyzed: 8 involved patients who received a retrobulbar block using the technique described by Viscasillas et al. (2019) (Group R), while the remaining 7 (Group RM) involved cases where a modified retrobulbar block technique was used. No significant differences were found between the two groups in terms of weight and age, nor in terms of heart rate, systolic and mean arterial pressure, or end-tidal isoflurane. In Group R, 7 out of 12 dogs required rescue analgesia, whereas none of the patients in Group RM required intraoperative fentanyl (p=0.074).
Conclusions: The study demonstrated that the use of the new ultrasound-guided in-plane retrobulbar injection technique was more effective than the technique previously described by Viscasillas et al.
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