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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05222011-230533


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
BARSOTTI, ELISABETTA
URN
etd-05222011-230533
Titolo
I principali effetti fisiologici del neuropeptide Y (NPY), il suo ruolo fondamentale nella trasmissione del dolore e prospettive per lo sviluppo di nuovi farmaci.
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
relatore Prof. Lucacchini, Antonio
Parole chiave
  • Nessuna parola chiave trovata
Data inizio appello
08/06/2011
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
08/06/2051
Riassunto
Durante gli ultimi due decenni, la ricerca ha sottolineato il ruolo complesso assunto dal neuropeptide Y e dai suoi recettori nella modulazione del dolore a livello spinale. È stato dimostrato che il NPY può sia causare che ridurre il dolore. NPY, è un peptide costituito da 36 amminoacidi, ampiamente distribuito nel sistema nervoso centrale e periferico; si lega ad almeno 5 tipi di recettori (Y1-Y5), prevalentemente con Y1 e Y2, spesso associati alle proteine Gi/o, causando l’inattivazione dell’adenilato ciclasi o l’aumento dell’attività delle protein-chinasi. La trasmissione del dolore attraverso i neuroni sensoriali nocicettivi che manifestano molti tipi di recettori NPY, può essere modulata in modi differenti. La comunicazione tra i neuroni coinvolge i recettori localizzati sia a livello presinaptico che postsinaptico, solitamente i recettori presinaptici modulano il rilascio dei neurotrasmettitori, quelli postsinaptici aumentano o diminuiscono l’attività dei neuroni postsinaptici. Di recente, sono stati registrati progressi notevoli sulla conoscenza della distribuzione dei recettori NPY e sulla comprensione delle loro funzioni nel sistema nervoso, anche in riferimento ai meccanismi di trasmissione del dolore.
Anche la galanina, evidenzia simili attività, nei neuroni DRG e nel midollo spinale, ed è fortemente coinvolta nella modulazione del dolore. Quindi, esistono prove che NPY può avere un’attività analgesica endogena e che i meccanismi mediati dal NPY possono essere un bersaglio farmaco-terapeutico.
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