Tesi etd-05202024-212055 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
GIRALDI, DILETTA
URN
etd-05202024-212055
Titolo
Citoriduzione e chemioipertermia intraperitoneale per pseudomixoma peritonei ad origine appendicolare: esperienza del centro clinico di Chirurgia del Peritoneo dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Morelli, Luca
correlatore Dott. Lippolis, Piero Vincenzo
correlatore Dott. Lippolis, Piero Vincenzo
Parole chiave
- chemioipertermia intraperitoneale
- citoriduzione
- HIPEC
- neoplasie mucinose
- pseudomixoma peritonei
Data inizio appello
11/06/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
11/06/2094
Riassunto
Introduzione: Lo pseudomixoma peritonei è una rara neoplasia caratterizzata da una clinica aspecifica, che origina da tumori epiteliali dell’appendice. È caratterizzato dall’accumulo di mucina a livello della cavità peritoneale e viene frequentemente identificato durante laparoscopie, imaging, o in pazienti che si presentano con sospetta appendicite. Se non trattato porta al decesso del paziente.
Lo scopo di questo studio è valutare la sopravvivenza in pazienti affetti da pseudomixoma peritonei ad origine appendicolare trattati con citoriduzione e chemioterapia intraperitoneale ipertermica (HIPEC).
Materiali e metodi: Nello studio condotto sono stati analizzati retrospettivamente 41 pazienti, tutti sottoposti a citoriduzione e HIPEC tra il febbraio 2019 e aprile 2024 presso il centro clinico di Chirurgia del Peritoneo dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana.
Risultati: Lo studio comprende 41 pazienti, di cui 43,9% femmine e 56,1% maschi, con età media alla citoriduzione di 56,5 anni (30-80) alla citoriduzione. Il peritoneal cancer index medio (PCI) era di 13,9 e la completa citoriduzione (CC-0) ottenuta in 29 pazienti (70,7%). Il regime di HIPEC utilizzato è basato sul Cisplatino in 25 pazienti (61%) e sulla mitomicina in 16 pazienti (39%). Sono state riscontrate un totale di 30 complicazioni post-operatorie (73%), di cui 10 di grado I (24,4%) secondo la classificazione Clavien-Dindo, 8 di grado II (19,5%), 5 di grado IIIa (12,2%) e 2 IIIb (4,9%), 5 di grado IV (12,2%). Il periodo medio di follow-up dalla data della citoriduzione è 22,87 mesi e il tasso di sopravvivenza media di 22,27 mesi, con una sopravvivenza senza progressione globale di 19,20 mesi.
L'analisi multivariata ha identificato inoltre come la mancata completezza nella chirurgia riconducibile alla classe CC-1 e l’istotipo della neoplasia primitiva siano fattori predittivi indipendenti di una peggiore sopravvivenza complessiva.
Conclusioni: La citoriduzione completa associata all'HIPEC è stata dimostrata essere il pilastro del trattamento e i risultati che emergono da questa serie, per quanto piccola, sono un'ulteriore conferma che un intervento chirurgico aggressivo è giustificato dall'eccezionale sopravvivenza. Il tasso di complicazioni e di mortalità postoperatoria risultano accettabili di fronte ai risultati ottenibili.
Lo scopo di questo studio è valutare la sopravvivenza in pazienti affetti da pseudomixoma peritonei ad origine appendicolare trattati con citoriduzione e chemioterapia intraperitoneale ipertermica (HIPEC).
Materiali e metodi: Nello studio condotto sono stati analizzati retrospettivamente 41 pazienti, tutti sottoposti a citoriduzione e HIPEC tra il febbraio 2019 e aprile 2024 presso il centro clinico di Chirurgia del Peritoneo dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana.
Risultati: Lo studio comprende 41 pazienti, di cui 43,9% femmine e 56,1% maschi, con età media alla citoriduzione di 56,5 anni (30-80) alla citoriduzione. Il peritoneal cancer index medio (PCI) era di 13,9 e la completa citoriduzione (CC-0) ottenuta in 29 pazienti (70,7%). Il regime di HIPEC utilizzato è basato sul Cisplatino in 25 pazienti (61%) e sulla mitomicina in 16 pazienti (39%). Sono state riscontrate un totale di 30 complicazioni post-operatorie (73%), di cui 10 di grado I (24,4%) secondo la classificazione Clavien-Dindo, 8 di grado II (19,5%), 5 di grado IIIa (12,2%) e 2 IIIb (4,9%), 5 di grado IV (12,2%). Il periodo medio di follow-up dalla data della citoriduzione è 22,87 mesi e il tasso di sopravvivenza media di 22,27 mesi, con una sopravvivenza senza progressione globale di 19,20 mesi.
L'analisi multivariata ha identificato inoltre come la mancata completezza nella chirurgia riconducibile alla classe CC-1 e l’istotipo della neoplasia primitiva siano fattori predittivi indipendenti di una peggiore sopravvivenza complessiva.
Conclusioni: La citoriduzione completa associata all'HIPEC è stata dimostrata essere il pilastro del trattamento e i risultati che emergono da questa serie, per quanto piccola, sono un'ulteriore conferma che un intervento chirurgico aggressivo è giustificato dall'eccezionale sopravvivenza. Il tasso di complicazioni e di mortalità postoperatoria risultano accettabili di fronte ai risultati ottenibili.
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