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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05202022-184336


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BATTELLINO, MARCO
URN
etd-05202022-184336
Titolo
Studi sulla coltura idroponica e acquaponica di alcune specie di piante alofite
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
PRODUZIONI AGROALIMENTARI E GESTIONE DEGLI AGROECOSISTEMI
Relatori
relatore Prof. Pardossi, Alberto
relatore Prof.ssa Pecchia, Susanna
correlatore Prof.ssa Pistelli, Laura
Parole chiave
  • acquaponica
  • alofite
  • aquaponics
  • Atriplex hortensis L.
  • Beta vulgaris L. var. cycla (L.) Ulrich
  • Beta vulgaris subsp. maritima (L.) Arcang.
  • halophytes
  • hydroponics
  • Idroponica
  • oomiceti
  • Oomycetes
  • Pythium
  • Salicornia europaea L.
Data inizio appello
06/06/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
06/06/2025
Riassunto
Il cambiamento climatico ha aggravato i problemi legati alla crescente penuria di acqua dolce e alla salinizzazione dei terreni, e suscitato un grande interesse per la coltivazione delle specie vegetali alofite in terreni degradati o utilizzando acque saline o reflue di origine agricole, come ad esempio le acque di drenaggio dalle colture idroponiche in serra o da impianti acquaponici con pesci di mare.
La tesi riporta uno studio di quattro specie alofite coltivate in idroponica e in acquaponica simulando l’impiego di acqua di mare diluita. Le specie sono: Beta vulgaris var. cicla (bietola da foglia); Beta vulgaris var. maritima (bietola di mare foglia); Atriplex hortensis (spinacione); Salicornia europaea (asparago di mare). Le concentrazioni saline testate sono state di 0 (nella soluzione di controllo usata per le bietole e lo spinacione), 15 (nella soluzione di controllo usata per la salicornia) e 25 g L-1 (la salinità dell’acqua ricircolante nell’impianto acquaponico, in cui erano allevate delle orate, Spaurus aurata). I rilievi hanno riguardato la produzione e il contenuto minerale (macro- e micro-elementi, sodio) della biomassa fresca. Poiché sia le due specie di bietola sia lo spinacione sono stati colpiti gravemente da agenti di marciume radicale e del colletto, sono stati condotti alcuni esperimenti per isolare il potenziale agente causale della malattia (Pythium spp.) e verificare i postulati di Koch sulla specie che era apparsa più suscettibile, lo spinacione.
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