Tesi etd-05152025-112512 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
ROMAGNOLI, CHIARA MARIA EMILIA
URN
etd-05152025-112512
Titolo
Outcomes oncologici e funzionali in pazienti sottoposti a chirurgia oncologica del cavo orale: comparazione tra diverse tecniche ricostruttive
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Berrettini, Stefano
correlatore Dott. Fiacchini, Giacomo
correlatore Dott. Fiacchini, Giacomo
Parole chiave
- chirurgia del cavo orale
- disfagia
- lembi di ricostruzione
- neoplasia del cavo orale
Data inizio appello
10/06/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
10/06/2095
Riassunto
L’obiettivo della tesi è stato quello di analizzare gli outcomes oncologici e l’evoluzione nel tempo degli outcomes funzionali (qualità di vita e disfagia) nel paziente sottoposto ad intervento chirurgico per neoplasia del cavo orale, confrontando due gruppi: un gruppo di pazienti sottoposti a ricostruzione con lembo libero e un gruppo di pazienti sottoposti a ricostruzione con lembi locali oppure non sottoposti a ricostruzione.
Il protocollo valutativo di questo studio prospettico ha previsto la valutazione di parametri clinici, istologici e funzionali e la loro evoluzione nel tempo. I parametri funzionali sono stati valutati tramite la somministrazione di questionari di qualità della vita (MDADI, EORTC QLQ-C30, EORTC H&N43). La valutazione del campione in esame è stata effettuata prima dell’intervento chirurgico (T0), a una settimana (T1), a un mese (T2), a tre mesi (T3) e a sei mesi (T4) dall’intervento. I pazienti in studio, inoltre, sono stati sottoposti ad una valutazione della deglutizione tramite esame endoscopico a fibre ottiche (FEES), attraverso il quale sono stati assegnati per ciascun paziente in studio i punteggi relativi della scala PAS e della scala POOLING: ciascun punteggio è stato assegnato per le consistenze semisolido, solido e liquido. La valutazione della deglutizione è stata effettuata ad una settimana (T1), a un mese (T2), a tre mesi (T3) e a sei mesi (T4) dall’intervento.
Il campione in studio è composto da 11 pazienti di cui 8 maschi e 3 femmine con età media di 61 anni; 1 paziente è andata incontro a decesso. Relativamente agli outcomes oncologici, in 3 pazienti su 4 che hanno effettuato ricostruzione con lembi liberi la stadiazione patologica del tumore è peggiorata rispetto a quella clinica, mentre solo in 1 è rimasta invariata; nei pazienti con lembi locali e non ricostruiti in 5 pazienti su 7 la stadiazione è rimasta invariata mentre in 2 è peggiorata. Inoltre, il trattamento adiuvante radioterapico o radio-chemioterapico è stato effettuato dal 100% dei pazienti con lembi liberi (4 su 4) e solo dal 43% dei pazienti con lembi locali e non ricostruiti (3 su 7). Per quanto riguarda gli outcomes funzionali, nel questionario MDADI si è osservato un andamento tendenzialmente stabile nel gruppo di pazienti con lembi locali e non ricostruiti, mentre un lieve peggioramento della disfagia è stato registrato nei pazienti con lembi liberi. Nel questionario EORTC QLQ-C30, si è osservato un miglioramento progressivo in vari aspetti della qualità della vita e nelle funzioni fisiche, cognitive, emozionali e sociali nei pazienti con lembi locali e non ricostruiti rispetto a quelli con lembi liberi. Al contempo, è stato osservato un peggioramento nei domini di stanchezza, dolore e perdita di appetito nel gruppo dei pazienti sottoposti a ricostruzione con lembi liberi rispetto a quelli con lembi locali e non ricostruiti. Nel questionario EORTC H&N43, è stato osservato tendenzialmente un peggioramento dei parametri analizzati nei pazienti con lembi liberi, anche se nei domini del linguaggio, problemi ad aprire la bocca e problemi nel gusto il peggioramento della sintomatologia è superiore nel gruppo dei lembi locali e non ricostruiti. Relativamente alle scale di valutazione della deglutizione PAS e POOLING, si può osservare in entrambi i gruppi un peggioramento della disfagia per tutte le consistenze analizzate (liquido, solido, semisolido). In tutti i parametri analizzati, sia dei questionari sia delle scale della deglutizione, è possibile osservare un netto peggioramento dei punteggi tra T0 e T1 e tra T2 e T3 (inizio della terapia radioterapica adiuvante).
Il trattamento delle neoplasie del cavo orale, attraverso la chirurgia e la terapia adiuvante, impatta negativamente sugli outcomes funzionali del paziente con tumore del cavo orale. Nonostante nella ricostruzione con lembi liberi l’intervento chirurgico sia più demolitivo e invasivo, questa tipologia di lembi, grazie alla loro maggior mobilità rispetto al lembo peduncolato, permette migliori outcomes funzionali nella vita del paziente. Il miglioramento della sintomatologia viene però perso con l’inizio della terapia adiuvante che, per quanto necessaria, determina numerosi effetti collaterali a lungo termine che peggiorano la qualità di vita e la disfagia del paziente. La complessità del paziente con neoplasia del cavo orale deve essere dunque oggetto di una valutazione multidisciplinare, interventi riabilitativi e di un attento follow up attraverso strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità della vita, come i questionari MDADI, EORTC QLQ-C30 e EORTC H&N43, e della disfagia, come l’esame endoscopico a fibre ottiche FEES, che permette la quantificazione del disturbo della deglutizione tramite scale di valutazione PAS e POOLING.
Il protocollo valutativo di questo studio prospettico ha previsto la valutazione di parametri clinici, istologici e funzionali e la loro evoluzione nel tempo. I parametri funzionali sono stati valutati tramite la somministrazione di questionari di qualità della vita (MDADI, EORTC QLQ-C30, EORTC H&N43). La valutazione del campione in esame è stata effettuata prima dell’intervento chirurgico (T0), a una settimana (T1), a un mese (T2), a tre mesi (T3) e a sei mesi (T4) dall’intervento. I pazienti in studio, inoltre, sono stati sottoposti ad una valutazione della deglutizione tramite esame endoscopico a fibre ottiche (FEES), attraverso il quale sono stati assegnati per ciascun paziente in studio i punteggi relativi della scala PAS e della scala POOLING: ciascun punteggio è stato assegnato per le consistenze semisolido, solido e liquido. La valutazione della deglutizione è stata effettuata ad una settimana (T1), a un mese (T2), a tre mesi (T3) e a sei mesi (T4) dall’intervento.
Il campione in studio è composto da 11 pazienti di cui 8 maschi e 3 femmine con età media di 61 anni; 1 paziente è andata incontro a decesso. Relativamente agli outcomes oncologici, in 3 pazienti su 4 che hanno effettuato ricostruzione con lembi liberi la stadiazione patologica del tumore è peggiorata rispetto a quella clinica, mentre solo in 1 è rimasta invariata; nei pazienti con lembi locali e non ricostruiti in 5 pazienti su 7 la stadiazione è rimasta invariata mentre in 2 è peggiorata. Inoltre, il trattamento adiuvante radioterapico o radio-chemioterapico è stato effettuato dal 100% dei pazienti con lembi liberi (4 su 4) e solo dal 43% dei pazienti con lembi locali e non ricostruiti (3 su 7). Per quanto riguarda gli outcomes funzionali, nel questionario MDADI si è osservato un andamento tendenzialmente stabile nel gruppo di pazienti con lembi locali e non ricostruiti, mentre un lieve peggioramento della disfagia è stato registrato nei pazienti con lembi liberi. Nel questionario EORTC QLQ-C30, si è osservato un miglioramento progressivo in vari aspetti della qualità della vita e nelle funzioni fisiche, cognitive, emozionali e sociali nei pazienti con lembi locali e non ricostruiti rispetto a quelli con lembi liberi. Al contempo, è stato osservato un peggioramento nei domini di stanchezza, dolore e perdita di appetito nel gruppo dei pazienti sottoposti a ricostruzione con lembi liberi rispetto a quelli con lembi locali e non ricostruiti. Nel questionario EORTC H&N43, è stato osservato tendenzialmente un peggioramento dei parametri analizzati nei pazienti con lembi liberi, anche se nei domini del linguaggio, problemi ad aprire la bocca e problemi nel gusto il peggioramento della sintomatologia è superiore nel gruppo dei lembi locali e non ricostruiti. Relativamente alle scale di valutazione della deglutizione PAS e POOLING, si può osservare in entrambi i gruppi un peggioramento della disfagia per tutte le consistenze analizzate (liquido, solido, semisolido). In tutti i parametri analizzati, sia dei questionari sia delle scale della deglutizione, è possibile osservare un netto peggioramento dei punteggi tra T0 e T1 e tra T2 e T3 (inizio della terapia radioterapica adiuvante).
Il trattamento delle neoplasie del cavo orale, attraverso la chirurgia e la terapia adiuvante, impatta negativamente sugli outcomes funzionali del paziente con tumore del cavo orale. Nonostante nella ricostruzione con lembi liberi l’intervento chirurgico sia più demolitivo e invasivo, questa tipologia di lembi, grazie alla loro maggior mobilità rispetto al lembo peduncolato, permette migliori outcomes funzionali nella vita del paziente. Il miglioramento della sintomatologia viene però perso con l’inizio della terapia adiuvante che, per quanto necessaria, determina numerosi effetti collaterali a lungo termine che peggiorano la qualità di vita e la disfagia del paziente. La complessità del paziente con neoplasia del cavo orale deve essere dunque oggetto di una valutazione multidisciplinare, interventi riabilitativi e di un attento follow up attraverso strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità della vita, come i questionari MDADI, EORTC QLQ-C30 e EORTC H&N43, e della disfagia, come l’esame endoscopico a fibre ottiche FEES, che permette la quantificazione del disturbo della deglutizione tramite scale di valutazione PAS e POOLING.
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