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La tesi si propone di presentare la ricerca archivistica volta ad indagare la presenza di pratiche, momenti ed eventi antiebraici popolari ricercati all'interno della documentazione prodotta dalla polizia toscana nel corso del Settecento. Prima di entrare nel vivo della ricerca, il primo capitolo si occupa di presentare la questione ebraica nel Settecento tra gli illuministi e le reazioni da parte della Chiesa, mentre nel secondo capitolo si procede con una analisi dei momenti più importanti del Settecento toscano a partire dal passaggio dinastico che portò al governo del Granducato la dinastia dei Lorena, di cui Pietro Leopoldo rappresentò l'esponente più incisivo. I successivi quattro capitoli restituiscono invece la ricerca archivistica sulla documentazione poliziesca toscana. Nello specifico, particolare interesse ha rappresentato la ricerca della presenza di un antisemitismo popolare nella città di Livorno, nell'immaginario collettivo esempio di tolleranza e cosmopolitismo. La scelta delle fonti di polizia, principalmente ricercate nelle sezioni degli atti criminali e di polizia contenuti nei fondi archivistici degli Archivi di Stato di Firenze e Livorno, ha consentito di rintracciare episodi di violenze, più o meno gravi, perpetrate a danno della popolazione ebraica frequentemente oggetto di aggressioni verbali e fisiche da parte degli strati più bassi della popolazione. Oltre alla presenza di questo tipo di violenze nettamente distinguibili, è stato possibile rintracciare pratiche antiebraiche più velate, testimonianza della molteplicità delle manifestazioni di tale matrice.