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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05122025-171309


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SPADONI, SOFIA
URN
etd-05122025-171309
Titolo
La scrittura come mezzo decoloniale: analisi, traduzione e commento di A Minor Chorus di Billy-Ray Belcourt.
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LINGUISTICA E TRADUZIONE
Relatori
relatore Prof.ssa Beccone, Simona
Parole chiave
  • Billy-Ray Belcourt
  • decolonizzazione
  • indigenous resurgence
  • rinascita indigena
  • scrittura decoloniale
Data inizio appello
28/05/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
28/05/2028
Riassunto
L’obiettivo di questa tesi è analizzare la scrittura in A Minor Chorus (2022) di Billy-Ray Belcourt come strumento di critica sociale, culturale e politica finalizzato alla trasmissione di un messaggio decoloniale. Belcourt, attraverso la sua opera, propone un modo diverso di fare letteratura, e quindi di comunicare, impiegando un tipo di scrittura che, a sua volta, integra al suo interno la prospettiva indigena, la poesia, l’esperienza queer e il pensiero critico di artisti e intellettuali come, ad esempio, Fred Moten, Maggie Nelson e Ocean Vuong. Nel contesto di questo elaborato, si esamina A Minor Chorus anche nell’ambito della critica letteraria e dell’analisi testuale, dal momento in cui lo stravolgimento del canone prosegue per mezzo di una fusione di tipologie testuali, quali la tesi accademica, il romanzo e la poesia. L’incontro genera una scrittura originale, dal linguaggio metaforico a tratti tecnico-specifico, in cui si creano nuovi nuclei di significato. Belcourt ricodifica la lingua del colonizzatore, della società capitalista, bianca ed etero-patriarcale e restituisce al lettore un testo in grado di agire in termini decoloniali anche livello stilistico. Nella parte conclusiva della tesi, si commenta la traduzione svolta per questo progetto, focalizzandosi sulle strategie traduttive adottate.

This dissertation aims to analyze Billy-Ray Belcourt’s writing in relation to his novel A Minor Chorus (2022) as an example of social, cultural, and political critique ultimately designed to convey a decolonial message. Belcourt suggests a new way of writing, hence a new way of communicating, by integrating in his work Indigenous ways of knowing, poetry, the experience of being queer and theories of artists and scholars such as Fred Moten, Maggie Nelson, and Ocean Vuong. Since Belcourt revolutionizes the canon by combining different textual traditions, namely, the academic dissertation, the novel and poetry, it was deemed necessary to incorporate within this project a literary and critical analysis of A Minor Chorus. By blending different genres, Belcourt develops an original way of writing, characterized by a metaphorical and sometimes technical language through which new units of meaning are created. There is a recodification of the settler language, which is also the language of the white capitalist and heteropatriarchal society. Through this renewal, Belcourt presents the reader with a text that bears a decolonial significance even at the stylistic level. Lastly, it takes place a discussion about the translation done for this project and the translating strategies that have been used.
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