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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05122016-103935


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MORETTI, DANIELE
URN
etd-05122016-103935
Titolo
Liberta e responsabilita nel pensiero contemporaneo. Neuroetica ed etica della relazione
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
FILOSOFIA E FORME DEL SAPERE
Relatori
relatore Prof. Fabris, Adriano
Parole chiave
  • neuroetica
  • responsabilità
  • libertà
  • etica della relazione
  • neuroscienza
Data inizio appello
27/06/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
«Alle obiezioni contro la libertà possiamo rispondere soltanto con un'eloquenza generica. È un triste tema su cui il più saggio paventa perfino di osare di riflettere»
Non mi ritengo nemmeno lontanamente il più saggio, anzi, socraticamente so di non sapere. Nonostante ciò ho deciso di osare di riflettere. Come si scoprirà durante questo percorso, i concetti di “libertà” e di
“responsabilità” sono intrinsecamente complessi, articolati, ambigui, confusi e di estremamente difficile trattazione. Inoltre, generalmente, nonostante ogni possibile progresso in merito alla discussione, la risoluzione del problema dell'esistenza della libertà e della conseguente responsabilità viene considerata fuori dalla portata del sapere umano. Ecco perché possiamo rispondere solo con un'eloquenza generica.
La libertà e la responsabilità, però, ci interessano perché appaiono fortemente connesse a svariati aspetti del nostro essere; e l'indagine filosofica non può e non deve perdere di vista il proprio spirito riflessivo in merito a tale discussione.
Le domande che fanno da sfondo a questo lavoro sono, in apparenza, semplici: Esiste la libertà? Siamo responsabili del nostro agire? Le risposte, tuttavia, sono molto complesse; in primis perché si tratta di argomenti radicati nella storia del pensiero umano, che risalgono fino a Platone e Aristotele, secondo perché le riflessioni sono interdisciplinari. Infatti abbracciano categorie diverse della filosofia – quali la morale, l'etica e la metafisica -, la psicologia sperimentale, la sociologia e le discipline empiriche come le neuroscienze, le quali oggi sembra si vogliano imporre con decisione sulla scena come portatrici di verità.
Il lavoro in questione segue uno schema ben preciso: si tratta di un'analisi concettuale filosofica della libertà e della responsabilità, seguita da uno studio – probabilmente embrionale – di carattere neuroetico relativamente alla stessa problematica. Il tutto al fine di teorizzare un modello di etica della relazione che possa essere applicato ad un mondo deterministico come potrebbe essere il nostro; questo perché ritengo che la filosofia non debba essere una mera speculazione accademica, ma debba contribuire in maniera attiva e preponderante allo sviluppo della nostra società.
Il primo capitolo fornisce un quadro complessivo definitorio del concetto di “libertà”, fondamentale per comprendere la tradizione della discussione,l'evoluzione storica del concetto, la distinzione tra libero arbitrio e libertà sociale o politica, e per comprendere le due grandi scuole di pensiero in cui si suddividono gli studiosi: ovvero il determinismo e l'indeterminismo.
Il secondo capitolo si propone di esaminare le posizioni incompatibiliste e compatibiliste – con le relative critiche e posizioni scettiche – della libertà. L'incompatibilismo, articolato in libertarianism, pessimismo e determinismo duro, si configura come quella teoria filosofica in base alla quale il determinismo universale non può coesistere con la libertà. Mentre, per quanto riguarda il compatibilismo, strutturato in due forme, in cui la prima si limita a considerare l'ipotesi di verità e la seconda che prende il nome di determinismo morbido, è, invece, possibile fornire un senso al concetto di “libertà” anche in un universo interamente regolato da leggi causali.
Il terzo capitolo opera un cambiamento tematico, in quanto esso è centrato sulla responsabilità. Viene proposta l'origine del termine, l'evoluzione e la conseguente concettualizzazione filosofica; la discussione contemporanea rappresenta la parte centrale del capitolo e, in chiusura, si teorizza il modello di etica della relazione basato sull'apertura nei confronti dell'alterità che possa essere applicato alla nostra società.
Il quarto e ultimo capitolo rappresenta un'indagine empirica neuroscientifica, con un focus sulla neuroetica, relativamente agli stessi concetti di “libertà” e “responsabilità”. Alcuni studi sperimentali sembrano mettere in discussione le nostre idee; qui si suggerisce una breve storia della nascita della neuroetica, per poi evidenziare alcuni studi riguardanti proprio i temi di fondo di questo
lavoro. Sempre più si rende necessaria la collaborazione tra filosofia e scienza.
Le conclusioni vogliono essere, più che altro, delle considerazioni personali in merito alla questione. Questo perché concludere, e quindi chiudere, una discussione in costante evoluzione credo che sia al limite dell'impossibile.
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