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In questo lavoro si è scelto di analizzare i primissimi anni del secondo dopoguerra in Germania e le misure punitive promosse contro i criminali di guerra nazisti. Dai primi processi condotti dalle potenze alleate, a quelli successivi davanti alle Corti tedesche, fino alle leggi sull'aministia degli anni cinquanta promosse dal Bundestag ed appoggiate in maniera quasi unanime dall'opinione pubblica. Attraverso l'analisi e lo studio del comportamento delle istituzioni e della società tedesca, si osserva come l'atteggiamento di insofferenza verso ogni tentativo di fare i conti, anche giudiziari, con il passato nazionalsocialista e il desiderio di un rapido ed indolore 'superamento del passato', fossero presenti fin da subito in ogni strato della popolazione tedesca.