Tesi etd-05112017-175619 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GIOVANNINI, BARBARA
URN
etd-05112017-175619
Titolo
La fauna ad Amphibia dei torrenti montani dell'Alta Valle del fiume Magra, in Lunigiana:un approccio per la conservazione
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
CONSERVAZIONE ED EVOLUZIONE
Relatori
relatore Prof. Petroni, Giulio
relatore Dott. Zuffi, Marco Alberto Luca
relatore Dott.ssa Boschetti, Matilde
relatore Dott. Zuffi, Marco Alberto Luca
relatore Dott.ssa Boschetti, Matilde
Parole chiave
- Anfibi
- torrente
Data inizio appello
29/05/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’analisi della fauna ad Amphibia dei torrenti montani dell’Alta Valle del fiume Magra è alla base di questo studio. E’ stata presa in considerazione quest’area della Lunigiana (Toscana) perché abbastanza intatta dal punto di vista ambientale e con taxa endemici italiani, es. Salamandrina perspicillata (Savi, 1821), ma di cui si hanno pochi dati sugli aspetti biologici ed ecologici. I torrenti scelti sono: Verdesina, Caprio, Canal della Ghiaia, Magiola e Geriola, appartenenti sia al lato destro che sinistro del bacino idrografico del fiume Magra, così da garantire una copertura territoriale il più possibile rappresentativa. Si sono effettuati 32 sopralluoghi settimanali (notturni e diurni) da marzo a ottobre 2016, che hanno permesso di raccogliere dati sulla presenza e l’effettivo utilizzo dell’habitat da parte delle specie di anfibi e di tipo biometrico da comparare con quelli di popolazioni appenniniche presenti nelle collezioni del Museo della Specola di Firenze.
Inoltre, per valutare lo stato di salute degli Anuri, è stata indagata l’eventuale presenza di Batrachochytrium dendrobatidis sugli individui, un agente patogeno che ha contribuito al declino delle popolazioni di Anfibi nel mondo. Questa é la prima ricerca che s’interessa alla diffusione del fungo Bd in popolazione di anfibi in Lunigiana, anche se non è la prima in Italia. Le specie rilevate sono: Salamandra salamandra (Linnaeus, 1758), Salamandrina perspicillata (Savi, 1821), Ichthyosaura alpestris (Laurenti, 1768,) Bufo bufo (Linnaeus, 1758), Rana dalmatina Fitzinger, 1838, Rana italica Dubois, 1987, Rana temporaria Linnaeus, 1758.
I taxa più comuni sono risultati la Rana appenninica e il Rospo comune, con una buona distribuzione nei vari torrenti. Gli altri dati (range altitudinali, fenologia, biometria ) concordano fondamentalmente con le conoscenze già note in letteratura, ma con alcune differenziazioni minime per quanto riguarda la presenza di Ichthyosaura alpestris, in quanto pone a 200 m la quota più bassa di ritrovamento.
Per quanto riguarda la presenza di Batrachochytrium dendrobatidis sono risultati positivi solo Bufo bufo e Rana italica, con valori d’infezione relativamente bassi (range da 3 a 21,5 GE) e non significativi. Malgrado i dati raccolti siano relativamente pochi, risulta sicuramente degno di nota il ritrovamento di Bd in Lunigiana, soprattutto in una prospettiva di previsione di progetti di conservazione e riqualificazione degli habitat e/o incrementi delle ricerche biologiche ed ecologiche.
Inoltre, per valutare lo stato di salute degli Anuri, è stata indagata l’eventuale presenza di Batrachochytrium dendrobatidis sugli individui, un agente patogeno che ha contribuito al declino delle popolazioni di Anfibi nel mondo. Questa é la prima ricerca che s’interessa alla diffusione del fungo Bd in popolazione di anfibi in Lunigiana, anche se non è la prima in Italia. Le specie rilevate sono: Salamandra salamandra (Linnaeus, 1758), Salamandrina perspicillata (Savi, 1821), Ichthyosaura alpestris (Laurenti, 1768,) Bufo bufo (Linnaeus, 1758), Rana dalmatina Fitzinger, 1838, Rana italica Dubois, 1987, Rana temporaria Linnaeus, 1758.
I taxa più comuni sono risultati la Rana appenninica e il Rospo comune, con una buona distribuzione nei vari torrenti. Gli altri dati (range altitudinali, fenologia, biometria ) concordano fondamentalmente con le conoscenze già note in letteratura, ma con alcune differenziazioni minime per quanto riguarda la presenza di Ichthyosaura alpestris, in quanto pone a 200 m la quota più bassa di ritrovamento.
Per quanto riguarda la presenza di Batrachochytrium dendrobatidis sono risultati positivi solo Bufo bufo e Rana italica, con valori d’infezione relativamente bassi (range da 3 a 21,5 GE) e non significativi. Malgrado i dati raccolti siano relativamente pochi, risulta sicuramente degno di nota il ritrovamento di Bd in Lunigiana, soprattutto in una prospettiva di previsione di progetti di conservazione e riqualificazione degli habitat e/o incrementi delle ricerche biologiche ed ecologiche.
File
Nome file | Dimensione |
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la_fauna...hibia.pdf | 4.39 Mb |
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