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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05092025-115602


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CHIAPPINO, CAMILLO
URN
etd-05092025-115602
Titolo
"Ordinare" e "fare novità". Teoria della fondazione di uno stato nuovo e della sua corruzione nei Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
FILOSOFIA E FORME DEL SAPERE
Relatori
relatore Prof. Iacono, Alfonso Maurizio
relatore Prof. Morfino, Vittorio
Parole chiave
  • Change
  • Conflicts
  • conflitti
  • Constitution
  • Corruption
  • corruzione
  • crisi
  • Crisis
  • Discorsi sopra la prima deca di tito livio
  • Discourses on Livy
  • filosofia politica
  • fondazione
  • Foundation
  • Institutions
  • istituzioni
  • Machiavelli
  • Novelty
  • novità
  • Political philosophy
  • repubblica
  • Republic
Data inizio appello
28/05/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
28/05/2065
Riassunto
La critica machiavelliana è concorde nell’idea che la fondazione, intesa come momento di costituzione di un nuovo stato, è soprattutto tema del "Principe", mentre i "Discorsi" si concentrano sul problema della durata, dunque dello svolgimento, riforma e crisi dello stato. Questo lavoro, circoscritto all’analisi dei "Discorsi", dimostra che in quest’opera c’è una teoria della fondazione di uno stato nuovo - in questo caso una repubblica fondata sull'umore popolare. Assumendo come punto di partenza l'analisi dei conflitti che istituiscono il Tribunato della plebe, è possibile rintracciare un concetto di (ri)fondazione dello stato basato su 4 determinazioni fondamentali: statuto collettivo del soggetto costituente, processualità, sproporzione, progettualità; l'inizio, cioè, è pensato come costruito nel tempo, portatore di una ridefinizione dello sbilanciamento dei rapporti di forza e, di conseguenza, di un piano di progettazione del mondo futuro.

Negli ultimi paragrafi ci occupiamo dell'altra figura del "fare novità", cioè la corruzione, la fine di una repubblica popolare. Diamo risalto a una figura specifica, tra le tante, della corruzione: la corruzione del conflitto, intesa come rarefazione dell'iniziativa conflittuale della plebe da parte dei nobili, per mezzo dei modi di fare la guerra e di ampliare lo stato.

Il lavoro si conclude con un confronto critico con tre importanti ricezioni dell'opera di Machiavelli: quella di Louis Althusser, quella di Antonio Negri e, infine, quella del "realismo politico".


English version

Machiavellian criticism generally agrees that the concept of foundation—understood as the constitutive moment of a new state—is primarily a theme of The Prince, whereas the Discourses on Livy focus on the problem of duration: the development, reform, and crisis of the state. This study, limited to an analysis of the Discourses, argues that this work nevertheless contains a theory of the foundation of a new state—specifically, a republic founded on the plebs. By examining the conflicts that led to the establishment of the Tribunate of the Plebs, it is possible to identify a concept of (re)foundation based on four key elements: the collective agency of the constituent subject, processuality, disproportion, and planning. The beginning of a new order is thus conceived as constructed over time, carrying with it a redefinition of power imbalances and, consequently, a project for shaping the future.

The final sections address another form of "innovation": corruption, specifically the decline of a popular republic. Among its many manifestations, the analysis highlights a particular figure of corruption—the corruption of conflict—whereby the nobles dilute the plebeian capacity for contentious initiative through methods of warfare and territorial expansion.

The work concludes with a critical engagement with three major receptions of Machiavelli’s thought: those of Louis Althusser, Antonio Negri, and the tradition of "political realism."
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