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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05092023-160423


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
LOI, ALBERTA
URN
etd-05092023-160423
Titolo
Risultati clinici ed estetici degli impianti immediati tissue level: uno studio retrospettivo
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
ODONTOIATRIA E PROTESI DENTARIA
Relatori
relatore Prof. Barone, Antonio
Parole chiave
  • white esthetic score
  • pink esthetic score
  • impianti post-estrattivi
  • implantologia
  • implant placement post extraction
  • marginal bone level
  • Implantology
Data inizio appello
30/05/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
30/05/2093
Riassunto
Il termine “impianto dentale” indica e definisce un dispositivo medico che permette la sostituzione,
di uno o più elementi dentari definitivamente deteriorati e/o persi, mediante un processo biologico
di rigenerazione tissutale che prende il nome di osteointegrazione, che consente l’applicazione di
una protesi fissa.
L’obiettivo target dell’odontoiatria moderna è il favorire nelle migliori prospettive possibili il
ripristino del profilo, delle funzioni, del comfort, dell’estetica, della parola e della salute del
paziente; riducendo al minimo o meglio eliminando qualsiasi causa di morbilità postchirurgica. In
sintesi il ritorno più rapido e sicuro alla migliore qualità della vita possibile del paziente nel post
trattamento.
Tra i primi protocolli implantari introdotti quello risultato di maggiore efficacia ed efficienza è stato
descritto da Branemark. Tale protocollo, ancora oggi in uso, si basa su una procedura
definita di carico differito. In tale programma si evita di procedere a caricare immediatamente la
corona protesica sull’impianto e si valuta meglio di attendere la guarigione dei tessuti duri e molli;
l’attesa è variabile con una media di circa 3-4 mesi nella mandibola e 5-6 mesi nella mascella.
. Il protocollo Branemark prevede una programmazione dell’intervento in due tempi
principali. In una prima seduta si opera l’estrazione dell’elemento dentario, la gestione dell’alveolo
residuo, la chiusura dei tessuti e si valuta un’attesa dei tempi clinici per garantire la guarigione
dell’osso (3-6 mesi circa). Nella seconda seduta si procede all’inserimento dell’impianto.

Nel corso degli ultimi decenni in particolare nel periodo da fine anni novanta e inizio anni 2000, le
esperienze e le osservazioni sui lavori eseguiti, insieme al progredire delle conoscenze su svariati campi, principalmente sull’avanzamento della tecnologia dei biomateriali in particolare quelli a lento riassorbimento, l’ottimizzazione dei profili e delle caratteristiche delle superfici degli impianti ha favorito una progressione migliorativa dei trattamenti rendendo possibile l’allestimento di protocolli ottimizzati tali da consentire opzioni di trattamento più moderne, sicure e avanzate.
Oggi, infatti nei pazienti che presentano caratteristiche anamnestiche cliniche, anatomiche,
biotipiche costituzionali favorevoli in particolare esenti da malattie e soprattutto un osso alveolare
valutato di certa determinata quantità e qualità, tale che riesca a garantire una buona stabilità
primaria, è possibile utilizzare un protocollo denominato di impianto post-estrattivo immediato.
Tale Procedura, più rapida dei protocolli plurifasici, permette un impianto posizionato in tempi
molto brevi (subito o alcuni giorni) a seguito dell’estrazione dentaria, prevenendo meglio qualsiasi
potenziale possibilità di variazione volumetrica dell’alveolo che possa essere di eventuale ostacolo
ad un efficace e soddisfacente iter terapeutico e riducendo le possibilità di eventuali complicanze
successive alla terapia.
Nel 2003, durante la 3° conferenza di consenso ITI, nell’intento di definire meglio le procedure di
intervento è stato proposto un sistema di classificazione che ha consentito una maggiore chiarezza
sui tempi ideali di inserimento dell’impianto immediato, considerando e tenendo in debito conto
che nell’espletamento delle attività implantari e nella pratica clinica, la decisione di inserire un
impianto immediato è legata al raggiungimento di specifiche caratteristiche dei tessuti molli e duri
nell’alveolo in guarigione,
La classificazione prevede quattro principali categorie procedurali:
- Tipo 1: inserimento immediato di un impianto nell’alveolo contestualmente all’estrazione
- Tipo 2: inserimento di un impianto con guarigione dei tessuti molli
- Tipo3: inserimento precoce dell’impianto con guarigione ossea parziale
- Tipo 4: inserimento dell’impianto in un sito completamente guarito

Le categorie enunciate classificano e prevedono una chiara separazione della tipologia di
interventistica implantare sulla base delle tempistiche di valutazione delle condizioni di guarigione
dei tessuti molli e dei tessuti duri peri implantari
La procedura di tipo 1 prevede una guarigione tissutale contemporanea e simultanea intorno
all’impianto. Le altre identificano situazioni di interventistica differenti basate e graduate sulle
valutazioni delle condizioni e situazioni clinico-anatomiche del paziente. Nell’ipotesi che queste
ultime suggeriscano attendere una guarigione dei tessuti molli nel sito prima dell’inserimento
dell’impianto si predilige il tipo 2. Il tipo 3 e 4 di interventistica sono riservati ai casi clinici nei
quali si reputa utile e necessario attendere non solo la guarigione dei tessuti molli ma anche dei
tessuti duri.
Numerosi studi e report in letteratura definiscono un successo implantare della procedura di
impianto post estrattivo prossimo a valori pari al 96%. Con basse percentuali di insorgenza di
morbilità e di complicanze post trattamento segnatamente quelle che potrebbero condizionare il
buon risultato estetico dell’intervento anche in tempi differentemente differiti dal trattamento
implantare.
A causa dei cambiamenti tissutali di varia tipologia che seguono all’estrazione dell’elemento
dentale e che si possono osservare e monitorare intorno agli impianti immediati, l’attenzione dello
studio è stata rivolta alla valutazione dei risultati clinici ed estetici degli impianti immediati a livello
tissutale nel tempo.
Lo scopo di questo studio retrospettivo di coorte è quello di valutare la terapia implantare post-
estrattiva di impianti tissue level immediati di tipo1, la guarigione dei tessuti duri e molli intorno
all’impianto, e l’estetica finale dopo almeno un anno dal caricamento protesico dell’impianto.
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