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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05082025-093706


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
AMATO, ALESSIA
URN
etd-05082025-093706
Titolo
Fattori predittivi di “Conclusive GERD” in pazienti con pH-impedenziometria 24h non diagnostica per GERD: studio prospettico di comparazione con pH-metria wireless delle 96h
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. de Bortoli, Nicola
Parole chiave
  • Capsula Bravo
  • GERD
Data inizio appello
10/06/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
10/06/2028
Riassunto
INTRODUZIONE E OBIETTIVI: Le limitazioni dell’attuale metodica di registrazione pH-impedenziometrica sono note e sono state parzialmente superate con l’utilizzo della capsula pH Bravo, che consente un miglioramento della compliance del paziente e un'estensione del periodo di monitoraggio.
L’obiettivo di questo studio è stato quello di identificare, in un gruppo di pazienti con valori di AET non conclusivi per GERD alla pH-impedenziometria (MII-pH), quelli più probabilmente positivi al monitoraggio con capsula pH Bravo, basandosi su parametri derivanti da MII-pH e manometria esofagea ad alta risoluzione.
METODI: È stato condotto uno studio retrospettivo presso un centro di riferimento terziario nell’Italia centrale.
Sono stati valutati pazienti consecutivi sottoposti a:
• Endoscopia, per escludere esofagite erosiva (grado B o superiore secondo la classificazione di Los Angeles);
• Manometria esofagea ad alta risoluzione per escludere disturbi della motilità, calcolare l’integrale contrattile della giunzione esofago-gastrica (EGJ-CI) e valutare il tipo di giunzione esofagogastrica (EGJ);
• Monitoraggio pH-impedenziometrico per valutare valori di AET, numero totale di reflussi, impedenza basale notturna media (MNBI), e probabilità di associazione dei sintomi (SAP);
• Monitoraggio con capsula pH Bravo (20-40 giorni dopo la MII-pH).
I pazienti sono stati suddivisi in due gruppi: quelli con diagnosi conclusiva di GERD al monitoraggio Bravo e quelli con monitoraggio non conclusivo; i parametri MII-pH e di manometria ad alta risoluzione sono stati confrontati tra i gruppi.
RISULTATI: Sono stati inclusi 41 pazienti; tutti presentavano valori di AET tra 4 e 6 e riferivano un controllo incompleto dei sintomi nonostante la terapia con IPP: 15 pazienti avevano un monitoraggio Bravo non conclusivo per GERD, mentre 26 avevano una diagnosi confermata di GERD.
Non sono emerse differenze significative riguardo al sesso o all’età. La prevalenza di pirosi e rigurgito era simile in entrambi i gruppi, così come la risposta alla terapia con IPP.
I pazienti con diagnosi confermata di GERD al monitoraggio con capsula Bravo presentavano un numero totale di reflussi più elevato (p < 0.001), valori di MNBI più bassi (p < 0.001), valori più bassi di EGJ-CI e un punteggio Milan SCORE più alto (p < 0.001). Questi pazienti avevano EGJ di tipo 2 o 3, mentre tutti i pazienti con Bravo negativo avevano EGJ di tipo 1.
L’analisi ROC ha mostrato che il MNBI è il più forte predittore di GERD, seguito dal numero totale di reflussi.
Tuttavia, in relazione alla risposta alla terapia con IPP, il fattore predittivo più forte è risultato essere il numero totale di reflussi, seguito dai valori di MNBI.
CONCLUSIONI: Secondo questo studio, i valori di MNBI possono essere considerati un forte fattore predittivo di diagnosi conclusiva di GERD in pazienti con valori di AET borderline e risposta incompleta alla terapia con IPP.

INTRODUCTION AND AIMS: Limitations of the existing pH-impedance recording methodology are known and have been partially overcome with the utilization of the Bravo pH Capsule system, which allows us to improve patient compliance and extend the period of monitoring.
The aim of this study was to identify, in a pool of patients with pH-impedance monitoring (MII-pH) AET values non-conclusive for GERD, those most likely to have a positive result at the Bravo pH Capsule monitoring based on MII-pH and high-resolution esophageal manometry parameters.
METHODS: This was a retrospective study conducted at a tertiary referral center in central Italy.
We evaluated consecutive patients who had undergone:
- Endoscopy, to exclude the presence of erosive esophagitis (grade B or higher according to Los Angeles classification);
- HR esophageal manometry to rule out motility disorders, calculate the esophago-gastric junction contractile integral (EGJ-CI), and evaluate the esophagogastric junction (EGJ) type;
- pH-impedance monitoring to assess AET values, total number of refluxes, Mean Nocturnal Baseline Impedance (MNBI), and Symptoms Association Probability (SAP)
- Bravo pH capsule monitoring (20-40 days after MII-pH)
Patients were sub-grouped into 2 different groups: those with conclusive GERD at Bravo pH capsule monitoring and those with non-conclusive GERD; MII-Ph and HR manometry parameters were compared between both groups.
RESULTS: 41 patients were enrolled; all patients had MII-pH AET values between 4 and 6, and all complained of incomplete control of symptoms under PPI treatment: 15 patients had nonconclusive Bravo pH monitoring for GERD, and 26 patients confirmed the GERD diagnosis.
There were no significant differences regarding male prevalence or age. The prevalence of heartburn and regurgitation was comparable in both groups. There were no difference regarding the response to PPI treatment.
Patients with confirmed GERD diagnosis at the Bravo Capsule monitoring had a higher total number of refluxes (p < 0.001), lower values of MNBI (p < 0.001), lower EGJ-CI, and higher Milan SCORE (p < 0.001).
Patients with positive Bravo pH Capsule monitoring had EGJ type 2 or type 3, while all patients with negative Bravo pH Capsule monitoring had EGJ type 1.
ROC analysis showed that MNBI is the strongest predictor of GERD, followed by the total number of refluxes.
However, regarding the response to PPI therapy, the strongest predictive factor was the total number of refluxes, followed by MNBI values.
CONCLUSIONS: According to this study, MNBI values could be considered a strong predicting factor of conclusive GERD diagnosis in patients with borderline AET values and incomplete response to PPI treatment.
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