Tesi etd-05082021-074621 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MONTESANTI, IDA ELENA ROSAMARIA
URN
etd-05082021-074621
Titolo
Avatar di zebrafish allo scopo di testare la chemiosensibilità di biopsie provenienti da pazienti affetti da tumori del pancreas
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA APPLICATA ALLA BIOMEDICINA
Relatori
relatore Prof.ssa Raffa, Vittoria
Parole chiave
- adenocarcinomapancreatico duttale
- chemiosensibilità
- medicina personalizzata
- PDAC
- precision medicine
- xenotrapianti
- zebrafish avatar
- zebrafish patient-derived xenograft
Data inizio appello
25/05/2021
Consultabilità
Completa
Riassunto
Negli ultimi decenni i dati di incidenza dei tumori del pancreas hanno mostrato un trend in aumento, con una sopravvivenza a 5 anni minore del 10%. Vi sono diversi tipi di tumori del pancreas, tra questi l’adenocarcinoma duttale pancreatico (PDAC) è la più comune neoplasia maligna, molto aggressiva e difficile da trattare. Sfortunatamente al momento della diagnosi clinica, l’80-90% dei pazienti presentano un tumore non resecabile. Nonostante i progressi ottenuti con la terapia mirata, si riscontra ancora l’assenza di metodi atti a predire la risposta paziente-specifica, e di conseguenza trattamenti su misura per il singolo paziente. Gli approcci “omics” sono usati per effettuare una stratificazione dei pazienti e per indirizzare la scelta della terapia con un approccio di medicina di precisione. Tuttavia questi metodi non considerano le dinamiche interazioni genetiche e non-genetiche che si innescano a seguito della terapia. A questo proposito sono emersi i modelli “avatar” in cui cellule tumorali primarie umane sono xenotrapiante in animali modello, al fine di testare, nella fase preclinica, i potenziali trattamenti farmacologici.
Il mio lavoro di tesi si è inserito nell’ambito di uno studio osservazionale prospettico (NCT03668418) condotto presso l’Università di Pisa dal gruppo di ricerca della Prof.ssa Raffa, per validare l’uso di avatar di zebrafish come strumento predittivo del miglior schema terapeutico per pazienti affetti da tumori solidi. Nello specifico, sono stati reclutati 27 pazienti affetti da PDAC e sono stati effettuati xenotrapianti di frammenti di tessuto tumorale in embrioni di zebrafish a 48 ore dopo la fecondazione. Al fine di validare il modello avatar, è stata valutata la sopravvivenza a 48 ore dopo il trapianto e sono state eseguite analisi istologiche e immunoistochimiche per confermare la presenza del tessuto tumorale e l’attecchimento cellulare. Gli embrioni xenotrapiantati sono stati esposti alle diverse opzioni di chemioterapia comunemente somministrate nella pratica clinica (GEM, GEMOX, GEM/nab-P, FOLFOXIRI). La risposta tumorale ai differenti trattamenti chemioterapici è stata valutata secondo diversi parametri: l’analisi dell’area fluorescente relativa, l’analisi della variazione percentuale del volume secondo il modello lineare a effetti misti e l’applicazione dei criteri WHO. Al termine del lavoro di tesi, i risultati di sensibilità ai trattamenti chemioterapici ottenuti nella sperimentazione animale sono stati correlati con la risposta al trattamento chemioterapico somministrato in prima linea nella sperimentazione umana; dal confronto è emerso che gli avatar di zebrafish risultano essere predittivi in 12 casi su 16 di PDAC.
Il mio lavoro di tesi si è inserito nell’ambito di uno studio osservazionale prospettico (NCT03668418) condotto presso l’Università di Pisa dal gruppo di ricerca della Prof.ssa Raffa, per validare l’uso di avatar di zebrafish come strumento predittivo del miglior schema terapeutico per pazienti affetti da tumori solidi. Nello specifico, sono stati reclutati 27 pazienti affetti da PDAC e sono stati effettuati xenotrapianti di frammenti di tessuto tumorale in embrioni di zebrafish a 48 ore dopo la fecondazione. Al fine di validare il modello avatar, è stata valutata la sopravvivenza a 48 ore dopo il trapianto e sono state eseguite analisi istologiche e immunoistochimiche per confermare la presenza del tessuto tumorale e l’attecchimento cellulare. Gli embrioni xenotrapiantati sono stati esposti alle diverse opzioni di chemioterapia comunemente somministrate nella pratica clinica (GEM, GEMOX, GEM/nab-P, FOLFOXIRI). La risposta tumorale ai differenti trattamenti chemioterapici è stata valutata secondo diversi parametri: l’analisi dell’area fluorescente relativa, l’analisi della variazione percentuale del volume secondo il modello lineare a effetti misti e l’applicazione dei criteri WHO. Al termine del lavoro di tesi, i risultati di sensibilità ai trattamenti chemioterapici ottenuti nella sperimentazione animale sono stati correlati con la risposta al trattamento chemioterapico somministrato in prima linea nella sperimentazione umana; dal confronto è emerso che gli avatar di zebrafish risultano essere predittivi in 12 casi su 16 di PDAC.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
Tesi__Mo...maria.pdf | 1.82 Mb |
Contatta l’autore |