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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05072021-092116


Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
SAMMICHELI, VALERIA
URN
etd-05072021-092116
Titolo
Osteoporosi e impianti dentali: il ruolo dei bifosfonati
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
ODONTOIATRIA E PROTESI DENTARIA
Relatori
relatore Di Paolo, Antonello
Parole chiave
  • bifosfonati
  • bisphosphonates
  • dental implants
  • impianti dentali
  • osteonecrosi della mandibola
  • osteonecrosis of the jaw
  • osteoporosi
  • osteoporosis
Data inizio appello
15/06/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
15/06/2091
Riassunto
L'osteoporosi, una condizione patologica molto comune, soprattutto nelle donne in postmenopausa,
è caratterizzata da una diminuzione della massa e della consistenza ossea. L'osteoporosi colpisce
anche la mandibola ed è considerata una potenziale controindicazione per il posizionamento degli
impianti dentali. I bisfosfonati (BF)orali sono gli agenti farmacologici più comunemente utilizzati per i trattamento dell'osteoporosi. Anche se sono stati documentati casi di osteonecrosi della mandibola
in pazienti trattati con BF, questi sono molto rari e di solito associati con la somministrazione di BF per
via endovenosa in pazienti con neoplasie o altre malattie gravi. Abbiamo trovato che il fumo e la radioterapia sono associati a un rischio maggiore di fallimento dell'impianto dentale, mentre il diabete non ha un impatto inverso significativo sul rischio di fallimento dell'impianto dentale. I risultati suggeriscono che gli individui che fumano, o che sono stati sottoposti a radioterapia prima o dopo l'impianto, potrebbero soffrire di un rischio maggiore del 35 o 70% circa di fallimento dell'impianto dentale, rispettivamente, rispetto ai non fumatori o a coloro che non sono stati esposti alla radioterapia. In conclusione, gli impianti posizionati in pazienti con osteoporosi sistemica non hanno presentato tassi di fallimento più elevati rispetto a quelli posizionati in pazienti senza osteoporosi.
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