Tesi etd-05072019-001144 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
BROGI, KISLA
URN
etd-05072019-001144
Titolo
Ruolo della vitamina D nell'insorgenza e nella terapia delle malattie autoimmuni.
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
relatore Dott.ssa Martelli, Alma
correlatore Prof. Calderone, Vincenzo
correlatore Prof. Calderone, Vincenzo
Parole chiave
- insorgenza di malattie autoimmuni
- malattie autoimmuni
- ruolo della vitamina D
- terapia delle malattie autoimmuni
- vitamina D
Data inizio appello
29/05/2019
Consultabilità
Completa
Riassunto
La vitamina D, storicamente definita ' vitamina', è il realtà un ormone in quanto partecipa, unitamente all'ormone paratiroideo ed alla calcitonina alla complessa regolazione omeostatica fosfo-calcio nell'uomo, andando incontro ad un complesso cammino metabolico con sintesi di specifici metaboliti.
Tuttavia recentemente è emerso da numerosi studi il suo ruolo pleiotropico su alti tessuti e altre cellule esprimenti i recettori per la vitamina D (VDR).
Studi epidemiologici e studi clinici randomizzati e controllati hanno dimostrato infatti come l'ipovitaminosi D contribuisca alla morbilità e mortalità di diverse malattie croniche, quali malattie cardiovascolari, neuro-psichiatriche, neoplastiche e infettive.
Recentemente, infatti, la scoperta dei recettori VDR nelle cellule del sistema immunitario e la produzione di 1,25(OH)2D3 da parte di tali cellule, ha suggerito la possibile azione immuno-modulante e anti-proliferativa e conseguentemente il suo ruolo nello sviluppo e nella prevenzione di alcune malattie autoimmuni quali: artrite reumatoide, morbo di Crohn, lupus eritematoso sistemico, sclerosi multipla e diabete mellito di tipo I.
Tuttavia recentemente è emerso da numerosi studi il suo ruolo pleiotropico su alti tessuti e altre cellule esprimenti i recettori per la vitamina D (VDR).
Studi epidemiologici e studi clinici randomizzati e controllati hanno dimostrato infatti come l'ipovitaminosi D contribuisca alla morbilità e mortalità di diverse malattie croniche, quali malattie cardiovascolari, neuro-psichiatriche, neoplastiche e infettive.
Recentemente, infatti, la scoperta dei recettori VDR nelle cellule del sistema immunitario e la produzione di 1,25(OH)2D3 da parte di tali cellule, ha suggerito la possibile azione immuno-modulante e anti-proliferativa e conseguentemente il suo ruolo nello sviluppo e nella prevenzione di alcune malattie autoimmuni quali: artrite reumatoide, morbo di Crohn, lupus eritematoso sistemico, sclerosi multipla e diabete mellito di tipo I.
File
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