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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05072007-183626


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
Grasseschi, Giacomo
URN
etd-05072007-183626
Titolo
Analisi della struttura genetica della popolazione di pernice rossa (Alectoris rufa, Galliformes) dell'Isola d'Elba (Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano) mediante marcatori del DNA mitocondriale e nucleare
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
BIODIVERSITA' ED EVOLUZIONE
Relatori
Relatore Barbanera, Filippo
Parole chiave
  • Nessuna parola chiave trovata
Data inizio appello
24/05/2007
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
24/05/2047
Riassunto
Le pernici del genere Alectoris (Aves, Galliformes) sono presenti nella regione del Mar Mediterraneo con quattro specie: A. rufa, la pernice rossa; A. barbara, la pernice sarda; A. graeca, la coturnice; A. chukar, la coturnice orientale o ciukar. In Italia la pernice rossa è distribuita sull’Appenino nord-occidentale ed in alcune zone dell’Italia centrale. In particolare, è presente in Liguria e Toscana, incluse alcune isole del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. La coturnice orientale, sebbene sia una specie non appartenente alla check-list degli uccelli italiani, è comunque presente in Italia con una popolazione naturalizzata sull’Isola di Montecristo. Tutte e quattro le specie di pernici sopra menzionate sono inserite nell’elenco delle Species of European Conservation Concern. In particolare, la pernice rossa è listata con uno stato di conservazione sfavorevole di tipo “vulnerabile”. Il suo declino in Italia è stato causato da diversi fattori tra cui la crescente pressione venatoria e l’inquinamento genetico dovuto al rilascio illegale di ibridi con specie congeneriche.
Considerata la distribuzione della pernice rossa (Mediterraneo occidentale) e della coturnice orientale (Mediterraneo orientale ed Asia), ibridi del tipo A. rufa x A. chukar non dovrebbero esistere in natura. Tuttavia, numerosi rilasci di soggetti A. chukar sono stati effettuati a scopo venatorio, ed ibridi A. rufa x A. chukar sono adesso presenti in Italia, Francia e Regno Unito. Tali ibridi, molto più prolifici della pernice rossa geneticamente pura, sono prodotti in cattività e, previo reincrocio sulla pernice rossa, illegalmente venduti come soggetti “puri” alle riserve di caccia e ad aree di interesse naturalistico per operazioni di ripopolamento e/o reintroduzione. Infatti, ad eccezione degli individui di prima generazione, il riconoscimento su base morfologica dei soggetti prodotti nel reincrocio è assai improbabile, dal momento che i pochi tratti fenotipici utilizzabili per l’individuazione degli ibridi assai difficilmente producono risultati affidabili.
Nel territorio del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano la popolazione di pernice rossa dell’Isola d’Elba (densità, ca. 1-2 coppie/Km2) è considerata autoctona (Siti Biotaly 2005). Allo scopo di accertare lo stato di conservazione del genoma della pernice rossa elbana, la cui presenza sull’isola è documentata fin dalla seconda metà del XIX secolo, sono stati raccolti campioni biologici (inverno 2005-06: penne, sangue, fatte) da un totale di 25 esemplari appartenenti a brigate sparse su tutto il territorio dell’isola (n = 9, comune di M. Marina; n = 9, comune di Campo nell’Elba; n = 5, comune di Rio nell’Elba; n = 2, comune di Capoliveri). Per tutti gli individui campionati, due segmenti del DNA mitocondriale (mtDNA) sono stati amplificati tramite PCR e sottoposti a sequenziamento diretto: il gene codificante Citocromo-b e la Regione di Controllo (o Displacement loop). Per alcuni campioni (sangue o penna, 6 pernici), è stato possibile impiegare anche marcatori nucleari RAPD (Random Amplified Polymorphic DNA), allo scopo di verificare a livello individuale eventuali fenomeni di ibridizzazione, mentre gli esemplari con linee materne del tipo A. rufa sono stati testati tramite l’uso di loci del DNA microsatellitare per verificare l’ipotesi di uno stato ibrido esteso a tutti i campioni studiati. I marcatori del mtDNA hanno concordemente evidenziato la presenza in tutte le brigate investigate delle linee materne del tipo A. rufa (8 individui) e A. chukar (17 individui). Inoltre, l’86% (n = 5) degli individui testati tramite marcatori RAPD, tutti morfologicamente assegnati al taxon “pernice rossa”, è risultato ibrido del tipo A. rufa x A. chukar e gli otto campioni con mtDNA proprio di A. rufa sono risultati ibridi dopo l’analisi dei loci microsatellitari.
In conclusione, i risultati fin qui ottenuti suggeriscono come altamente probabile l’inquinamento genetico della popolazione elbana di pernice rossa prodotto dall’introgressione di geni della specie alloctona A. chukar.
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