Tesi etd-05062022-173459 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
GUGLIELMI, GIORGIO
URN
etd-05062022-173459
Titolo
Identificazione ed analisi di miRNA sierici come potenziali biomarcatori predittivi di risposta ai farmaci anti-TNF-alfa nei pazienti con morbo di Crohn
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
relatore Prof. Fogli, Stefano
relatore Prof. Danesi, Romano
relatore Prof.ssa Nieri, Paola
relatore Prof. Danesi, Romano
relatore Prof.ssa Nieri, Paola
Parole chiave
- Adalimumab
- biomarkers
- Infliximab
- miRNA
- morbo di Crohn
Data inizio appello
25/05/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
25/05/2025
Riassunto
Il morbo di Crohn è una malattia infiammatoria cronica intestinale (MICI) che interessa più frequentemente l’ileo distale e il colon, con lesioni segmentarie, caratterizzate da aree lese intervallate da aree esenti da alterazioni e lesioni con comportamento variabile. Dal punto di vista eziopatogenetico, le MICI riconoscono un’eziologia multifattoriale ed originano da un'alterata interazione tra genetica, sistema immunitario e fattori ambientali, ma anche da una interazione difettosa tra l’ospite e la flora batterica intestinale (microbioma). La complessità di queste patologie e il conseguente impatto sociale ed economico (terapie, ospedalizzazioni, interventi chirurgici) hanno indotto negli anni lo sviluppo di nuove terapie che si sono progressivamente affiancate a quelle cosiddette “tradizionali” (ad esempio, steroidi e immunosoppressori). L’era delle terapie biologiche è stata inaugurata con l’uso di anticorpi monoclonali mirati all'inibizione del fattore di necrosi tumorale alfa (TNF-α). L’introduzione di questi farmaci, tra cui infliximab e adalimumab, ha costituito una svolta nel trattamento del morbo di Crohn, rappresentando una nuova opzione terapeutica in pazienti altrimenti candidati alla chirurgia. L’ottimizzazione della risposta ai farmaci biologici, nell’ottica di una medicina di precisione, prevede l’identificazione di nuovi possibili biomarcatori in grado di selezionare a priori o anche in corso di trattamento, pazienti responder o non-responder. I microRNA (miRNA) sono piccole molecole di RNA non codificante che regolano l’espressione genica in maniera sequenza-specifica. Recenti studi hanno dimostrato che i miRNA funzionano come “fine-tuners” del sistema immunitario svolgendo così un ruolo centrale nell’omeostasi delle cellule immunitarie e nei processi infiammatori.
In questo studio abbiamo selezionato, basandoci sui dati della letteratura scientifica, una serie di miRNA (miR-10A miR- 301A miR- 146b miR-126 Let-7e) come potenziali biomarcatori predittivi di risposta al trattamento con infliximab e adalimumab, la cui espressione è stata valutata su campioni biologici di pazienti con malattia di Crohn, conservati nella sieroteca della U.O. Gastroenterologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana. L’espressione dei miRNA è stata valutata mediante real-time PCR e i dati sono stati analizzati con test t di Student e successiva analisi della varianza (test ANOVA) per confronti multipli. Il fenotipo responder/non-responder era definito dalla remissione clinica (diversi time-point) e dalla guarigione endoscopica delle lesioni. È stata, inoltre, effettuata un’analisi di correlazione con variabili quali livelli di calprotectina fecale, concentrazioni sieriche di infliximab e adalimumab e relativi anticorpi antifarmaco (se presenti)
In questo studio abbiamo selezionato, basandoci sui dati della letteratura scientifica, una serie di miRNA (miR-10A miR- 301A miR- 146b miR-126 Let-7e) come potenziali biomarcatori predittivi di risposta al trattamento con infliximab e adalimumab, la cui espressione è stata valutata su campioni biologici di pazienti con malattia di Crohn, conservati nella sieroteca della U.O. Gastroenterologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana. L’espressione dei miRNA è stata valutata mediante real-time PCR e i dati sono stati analizzati con test t di Student e successiva analisi della varianza (test ANOVA) per confronti multipli. Il fenotipo responder/non-responder era definito dalla remissione clinica (diversi time-point) e dalla guarigione endoscopica delle lesioni. È stata, inoltre, effettuata un’analisi di correlazione con variabili quali livelli di calprotectina fecale, concentrazioni sieriche di infliximab e adalimumab e relativi anticorpi antifarmaco (se presenti)
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