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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05052025-225407


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
CARBONE, CHIARA
URN
etd-05052025-225407
Titolo
Dispositivi elastomerici su misura in ortodonzia dell'età evolutiva: case series e considerazioni cliniche
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
ODONTOIATRIA E PROTESI DENTARIA
Relatori
relatore Prof.ssa Giuca, Maria Rita
Parole chiave
  • Adok
  • cefalometria
  • Cephio
  • customizzato
  • elastodonzia
  • elastomero
  • intercettiva
  • Leone
  • malocclusioni
  • ortodonzia
  • Ricketts
  • Steiner
  • Tweed
  • Wits
Data inizio appello
27/05/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
27/05/2095
Riassunto
Questa tesi analizza l’ortodonzia intercettiva con focus sull’elastodonzia e sull’uso del dispositivo Adòk (Leone S.p.A.) per il trattamento precoce delle malocclusioni di seconda classe scheletrica. L’ortodonzia intercettiva mira a diagnosticare e correggere precocemente malocclusioni dento-scheletriche, guidando lo sviluppo cranio-facciale in modo fisiologico e minimamente invasivo. Dopo una parte teorica su eziologia, diagnosi e trattamenti, viene approfondita l’elastodonzia, tecnica che utilizza dispositivi in elastomero per applicare forze leggere. Il dispositivo Adòk si distingue per l’approccio customizzato. Sono stati analizzati quattro casi clinici trattati con Adòk, valutando i cambiamenti cefalometrici (Steiner, Wits, Tweed, Ricketts) tramite il software CEPHIO. I risultati mostrano un avanzamento mandibolare, la correzione di overjet e overbite e un miglioramento dell’estetica del profilo labiale. L’elastodonzia si è dimostrata efficace e ben tollerata, soprattutto se integrata con logopedia e terapia miofunzionale, favorendo anche una migliore postura linguale e respirazione. Tuttavia, l’efficacia del trattamento dipende fortemente dalla diagnosi precoce, dalla corretta selezione del caso clinico e dalla motivazione del paziente e della famiglia. Ulteriori studi su campioni più ampi e con metodologie tridimensionali saranno utili per confermare i risultati.
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