Tesi etd-05052025-125257 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
FRASCARELLI, ALESSANDRA
URN
etd-05052025-125257
Titolo
Binge-Eating Disorder: valutazione dell'efficacia del trattamento residenziale
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA
Relatori
relatore Gravina, Giovanni
Parole chiave
- binge eating disorder
- disturbi del comportamento alimentare
- frollow-up
- raccolta dati
- trattamento residenziale
- valutazione nutrizionale
Data inizio appello
21/05/2025
Consultabilità
Completa
Riassunto
RIASSUNTO
La presente tesi analizza l'efficacia del trattamento del “Binge Eating Disorder” (BED) o “Disturbo da Alimentazione Incontrollata” (DAI) nel Centro Residenziale “DAI” di Città della Pieve, una struttura specializzata nel trattamento di questo specifico disturbo alimentare e dell’obesità. Il BED è caratterizzato da ricorrenti episodi di abbuffate, spesso associati a una sensazione di perdita di controllo e ad uno stato di trance, seguito da sensi di colpa o da vergogna provati dal paziente, ai quali non segue la presenza di comportamenti compensatori (come il vomito autoindotto) tipici, invece, della Bulimia Nervosa. Si tratta di un disturbo complesso che coinvolge, oltre all'aspetto prettamente nutrizionale, aspetti psicologici, comportamentali e fisiologici, ed è spesso correlato a comorbidità come obesità, disturbi dell'umore e ansia.
L'obiettivo principale di questo studio è stato quello di valutare l'efficacia del trattamento multidisciplinare proposto dal Centro residenziale di Città della Pieve, il quale prevede una combinazione di interventi psicologici e nutrizionali, mirati a migliorare non solo i parametri fisici e clinici dei pazienti, ma anche il loro benessere psicologico e il rapporto con il cibo.
Il trattamento nutrizionale adottato si è basato su un approccio educativo volto a ristrutturare le abitudini alimentari, promuovendo un'alimentazione equilibrata e consapevole, personalizzata in base alle esigenze individuali e alla gravità del disturbo alimentare di ciascuno di essi. Questo tramite una programmazione quotidiana delle attività svolte all’interno della struttura, volte a ridurre comportamenti disfunzionali con il cibo e a promuoverne una visione più equilibrata. Durante il trattamento, infatti, è stato privilegiato un approccio che potesse consentire ai pazienti di acquisire maggiore consapevolezza delle proprie scelte alimentari, riducendo la frequenza delle abbuffate e migliorando il loro rapporto con il cibo. L'educazione alimentare ha avuto un ruolo centrale nel trattamento, grazie all'utilizzo di vari strumenti nutrizionali quali il diario alimentare o la progrmmazione settimanale del pasto, in associazione alla gestione psicologica dei fattori scatenanti che hanno causato l’insorgenza del disturbo.
Lo studio effettuato ha preso in esame i dati in ingresso e in uscita di un campione di pazienti che ha effettuato tale percorso multidisciplinare in regime residenziale, in un arco di tempo di tre mesi, pari alla mia permanenza all'interno della struttura.
I risultati ottenuti, rilevati ed analizzati pre- e post-trattamento, hanno mostrato miglioramenti significativi dei parametri fisici, come la riduzione del peso corporeo e del BMI, e dei parametri psicologici, con una diminuzione dell'ansia e un miglioramento dell'autostima e della percezione della propria immagine corporea. Inoltre, è stato possibile osservare una riduzione della frequenza delle abbuffate e un progressivo aumento della consapevolezza e dell'autonomia nelle scelte alimentari. La diminuzione di tali indici di gravità del disturbo conferma l’efficacia dell’approccio residenziale intensivo proposto.
In conclusione, si afferma che il trattamento residenziale offerto dal Centro “DAI” di Città della Pieve ha dimostrato di essere efficace nel trattamento del Binge Eating Disorder, grazie a un approccio integrato e multidisciplinare, in grado di coinvolgere aspetti nutrizionali, psicologici e medici. I risultati positivi ottenuti sottolineano l'importanza di un intervento intensivo, mirato e soprattutto strutturato, sottolineando, tuttavia, l'importanza di un supporto continuo anche dopo la dimissione per garantire la sostenibilità dei risultati ottenuti.
ABSTRACT
This thesis analyzes the effectiveness of the treatment for Binge Eating Disorder (BED), also known as Disturbo da Alimentazione Incontrollata (DAI), at the “DAI” Residential Center in Città della Pieve, a facility specialized in the treatment of this specific eating disorder and obesity. BED is characterized by recurrent binge eating episodes, often accompanied by a feeling of loss of control and a trance-like state, followed by guilt or shame, without the presence of compensatory behaviors (such as self-induced vomiting) that are typical of Bulimia Nervosa. It is a complex disorder that, in addition to the strictly nutritional aspect, involves psychological, behavioral, and physiological components, and is often associated with comorbidities such as obesity, mood disorders, and anxiety.
The main objective of this study was to assess the effectiveness of the multidisciplinary treatment offered by the residential center in Città della Pieve, which combines psychological and nutritional interventions aimed at improving not only the physical and clinical parameters of patients, but also their psychological well-being and relationship with food.
The nutritional treatment adopted was based on an educational approach aimed at restructuring eating habits by promoting balanced and mindful eating, personalized according to individual needs and the severity of each patient’s disorder. This was achieved through a structured daily program of activities within the center, designed to reduce dysfunctional behaviors related to food and foster a more balanced perspective. The therapeutic approach encouraged patients to become more aware of their food choices, thereby reducing binge episodes and improving their relationship with food. Nutrition education played a central role in the treatment, with the use of various tools such as food diaries and weekly meal planning, integrated with psychological management of the triggering factors that led to the development of the disorder.
The study examined the entry and exit data of a sample of patients who underwent this multidisciplinary program in a residential setting over a three-month period, corresponding to the author’s internship at the facility.
The results, collected and analyzed before and after treatment, showed significant improvements in physical parameters, such as reductions in body weight and BMI, as well as psychological improvements, including decreased anxiety and enhanced self-esteem and body image perception. Additionally, a reduction in binge eating frequency and a progressive increase in awareness and autonomy in food choices were observed. The decrease in these indicators of disorder severity confirms the effectiveness of the proposed intensive residential approach.
In conclusion, the residential treatment provided by the “DAI” Center in Città della Pieve has proven effective in addressing Binge Eating Disorder, thanks to its integrated and multidisciplinary approach, which involves nutritional, psychological, and medical aspects. The positive outcomes highlight the importance of an intensive, targeted, and structured intervention, while also emphasizing the need for continued support after discharge to ensure the long-term sustainability of the results achieved.
La presente tesi analizza l'efficacia del trattamento del “Binge Eating Disorder” (BED) o “Disturbo da Alimentazione Incontrollata” (DAI) nel Centro Residenziale “DAI” di Città della Pieve, una struttura specializzata nel trattamento di questo specifico disturbo alimentare e dell’obesità. Il BED è caratterizzato da ricorrenti episodi di abbuffate, spesso associati a una sensazione di perdita di controllo e ad uno stato di trance, seguito da sensi di colpa o da vergogna provati dal paziente, ai quali non segue la presenza di comportamenti compensatori (come il vomito autoindotto) tipici, invece, della Bulimia Nervosa. Si tratta di un disturbo complesso che coinvolge, oltre all'aspetto prettamente nutrizionale, aspetti psicologici, comportamentali e fisiologici, ed è spesso correlato a comorbidità come obesità, disturbi dell'umore e ansia.
L'obiettivo principale di questo studio è stato quello di valutare l'efficacia del trattamento multidisciplinare proposto dal Centro residenziale di Città della Pieve, il quale prevede una combinazione di interventi psicologici e nutrizionali, mirati a migliorare non solo i parametri fisici e clinici dei pazienti, ma anche il loro benessere psicologico e il rapporto con il cibo.
Il trattamento nutrizionale adottato si è basato su un approccio educativo volto a ristrutturare le abitudini alimentari, promuovendo un'alimentazione equilibrata e consapevole, personalizzata in base alle esigenze individuali e alla gravità del disturbo alimentare di ciascuno di essi. Questo tramite una programmazione quotidiana delle attività svolte all’interno della struttura, volte a ridurre comportamenti disfunzionali con il cibo e a promuoverne una visione più equilibrata. Durante il trattamento, infatti, è stato privilegiato un approccio che potesse consentire ai pazienti di acquisire maggiore consapevolezza delle proprie scelte alimentari, riducendo la frequenza delle abbuffate e migliorando il loro rapporto con il cibo. L'educazione alimentare ha avuto un ruolo centrale nel trattamento, grazie all'utilizzo di vari strumenti nutrizionali quali il diario alimentare o la progrmmazione settimanale del pasto, in associazione alla gestione psicologica dei fattori scatenanti che hanno causato l’insorgenza del disturbo.
Lo studio effettuato ha preso in esame i dati in ingresso e in uscita di un campione di pazienti che ha effettuato tale percorso multidisciplinare in regime residenziale, in un arco di tempo di tre mesi, pari alla mia permanenza all'interno della struttura.
I risultati ottenuti, rilevati ed analizzati pre- e post-trattamento, hanno mostrato miglioramenti significativi dei parametri fisici, come la riduzione del peso corporeo e del BMI, e dei parametri psicologici, con una diminuzione dell'ansia e un miglioramento dell'autostima e della percezione della propria immagine corporea. Inoltre, è stato possibile osservare una riduzione della frequenza delle abbuffate e un progressivo aumento della consapevolezza e dell'autonomia nelle scelte alimentari. La diminuzione di tali indici di gravità del disturbo conferma l’efficacia dell’approccio residenziale intensivo proposto.
In conclusione, si afferma che il trattamento residenziale offerto dal Centro “DAI” di Città della Pieve ha dimostrato di essere efficace nel trattamento del Binge Eating Disorder, grazie a un approccio integrato e multidisciplinare, in grado di coinvolgere aspetti nutrizionali, psicologici e medici. I risultati positivi ottenuti sottolineano l'importanza di un intervento intensivo, mirato e soprattutto strutturato, sottolineando, tuttavia, l'importanza di un supporto continuo anche dopo la dimissione per garantire la sostenibilità dei risultati ottenuti.
ABSTRACT
This thesis analyzes the effectiveness of the treatment for Binge Eating Disorder (BED), also known as Disturbo da Alimentazione Incontrollata (DAI), at the “DAI” Residential Center in Città della Pieve, a facility specialized in the treatment of this specific eating disorder and obesity. BED is characterized by recurrent binge eating episodes, often accompanied by a feeling of loss of control and a trance-like state, followed by guilt or shame, without the presence of compensatory behaviors (such as self-induced vomiting) that are typical of Bulimia Nervosa. It is a complex disorder that, in addition to the strictly nutritional aspect, involves psychological, behavioral, and physiological components, and is often associated with comorbidities such as obesity, mood disorders, and anxiety.
The main objective of this study was to assess the effectiveness of the multidisciplinary treatment offered by the residential center in Città della Pieve, which combines psychological and nutritional interventions aimed at improving not only the physical and clinical parameters of patients, but also their psychological well-being and relationship with food.
The nutritional treatment adopted was based on an educational approach aimed at restructuring eating habits by promoting balanced and mindful eating, personalized according to individual needs and the severity of each patient’s disorder. This was achieved through a structured daily program of activities within the center, designed to reduce dysfunctional behaviors related to food and foster a more balanced perspective. The therapeutic approach encouraged patients to become more aware of their food choices, thereby reducing binge episodes and improving their relationship with food. Nutrition education played a central role in the treatment, with the use of various tools such as food diaries and weekly meal planning, integrated with psychological management of the triggering factors that led to the development of the disorder.
The study examined the entry and exit data of a sample of patients who underwent this multidisciplinary program in a residential setting over a three-month period, corresponding to the author’s internship at the facility.
The results, collected and analyzed before and after treatment, showed significant improvements in physical parameters, such as reductions in body weight and BMI, as well as psychological improvements, including decreased anxiety and enhanced self-esteem and body image perception. Additionally, a reduction in binge eating frequency and a progressive increase in awareness and autonomy in food choices were observed. The decrease in these indicators of disorder severity confirms the effectiveness of the proposed intensive residential approach.
In conclusion, the residential treatment provided by the “DAI” Center in Città della Pieve has proven effective in addressing Binge Eating Disorder, thanks to its integrated and multidisciplinary approach, which involves nutritional, psychological, and medical aspects. The positive outcomes highlight the importance of an intensive, targeted, and structured intervention, while also emphasizing the need for continued support after discharge to ensure the long-term sustainability of the results achieved.
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