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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05052006-092213


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
Battelli, Riccardo
URN
etd-05052006-092213
Titolo
Determinazione dello stato idrico della vite (Vitis vinifera L.) in diverse condizioni colturali
Dipartimento
AGRARIA
Corso di studi
SCIENZE DELLA PRODUZIONE E DIFESA DEI VEGETALI
Relatori
relatore Dott. Remorini, Damiano
relatore Prof. Massai, Rossano
Parole chiave
  • scambi gassosi
  • TDF
  • potenziali idrici
  • sap flow
  • consumi idrici
  • stress idrico
  • irrigazione
Data inizio appello
22/05/2006
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’irrigazione in viticoltura da vino come pratica per l’ottenimento di produzioni di qualità, deve necessariamente passare attraverso una chiara comprensione dei fenomeni fisiologici che stanno alla base della risposta della vite allo stress idrico e attraverso la valutazione delle risposte della pianta all’irrigazione.
Lo scopo della tesi è stato quello di valutare lo stato idrico della vite in diverse condizioni colturali e di verificare l’influenza della carenza idrica su alcuni parametri fisiologici e produttivi, con la finalità di migliorare la comprensione delle risposte della vite in condizioni di stress e di valutare l’applicabilità e l’attendibilità di diversi sistemi di monitoraggio dello stato idrico.
L’attività sperimentale è stata condotta nel 2004 e nel 2005, su vigneti e vitigni differenti e con diverse modalità. Nel 2004 le prove sono state svolte a Colignola, presso il vigneto dell’azienda sperimentale del Dipartimento di Coltivazione e Difesa delle Specie Legnose dell’Università di Pisa, su “Cabernet Sauvignon” e “Sangiovese”. Nel 2005, all’interno della Facoltà di Agraria, è stata allestita una prova su piante allevate in contenitore cv. “Cabernet Sauvignon” e “Sangiovese”. Nello stesso anno sono stati effettuati rilievi presso l’Azienda Campo alla Sughera di Knauf, in località Bolgheri (LI), su cv. “Merlot”. In tutti e tre i casi sono state allestite due tesi, una che prevedeva apporti idrici supplementari (controllo) e una condotta con i soli apporti idrici naturali.
Nell’arco delle due stagioni vegetative sono state effettuate misure di accrescimento dei germogli e di sviluppo dell’area fogliare, di scambi gassosi (conduttanza stomatica e fotosintesi netta), di potenziale idrico fogliare misurato prima dell’alba e all’ora più calda, di potenziale dello stelo misurato all’ora più calda, di variazione del diametro del tronco, di flusso xilematico e di contenuto idrico del suolo.
L’andamento pluviometrico 2004 non ha permesso di far raggiungere alle piante elevati livelli di stress anche se, rispetto al controllo, sono state messe in evidenza differenze più o meno marcate per tutti gli indicatori considerati. La prova in contenitore ha fornito risultati significativi, grazie alla relativa facilità con la quale le piante hanno raggiunto condizioni di stress idrico elevato. In tempi più o meno brevi tutti gli indicatori hanno permesso di accertare uno stato di stress discostandosi dai valori del controllo. Le condizioni idriche del “Merlot” non irrigato hanno permesso di mettere in evidenza differenze statisticamente significative rispetto al controllo, per tutti gli indicatori considerati.
E’ necessario sottolineare come le differenze si manifestino con una certa variabilità di anno in anno, probabilmente a causa delle diverse condizioni ambientali. In relazione al parametro preso in considerazione è risultata variabile la rapidità con cui sono stati registrati valori significativamente differenti tra le due tesi, e quindi la sua sensibilità come indicatore di stress idrico.
Tutti gli indicatori si sono dimostrati idonei a definire lo stato idrico della vite e ad evidenziare eventuali condizioni di stress, soprattutto quando viene oltrepassata una certa soglia. Sono di facile interpretazione ed utilizzo le misurazioni di contenuto idrico del suolo e quelle di potenziale fogliare misurato all’alba e di potenziale dello stelo misurato all’ora più calda. Le misurazioni degli scambi gassosi si sono rilevate utili, soprattutto se viene presa in considerazione la conduttanza, grazie all’efficiente regolazione stomatica caratteristica della vite. Le misurazioni di variazione del diametro del tronco sono risultate essere dei buoni indicatori anche se necessitano di ulteriori sperimentazioni a causa dello scarso utilizzo che ne è stato fatto per lo studio della vite.
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