Tesi etd-05042025-155054 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MATOKE, HELLEN KEMUNTO
URN
etd-05042025-155054
Titolo
Il ruolo degli aiuti internazionali nei paesi in via di sviluppo.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
STUDI INTERNAZIONALI
Relatori
relatore Paoli, Simone
Parole chiave
- aiuti internazionali
- comparazione di casi di studi
- interventi comunitari
- paesi in via di sviluppo
- Tanzania e Bangladesh
Data inizio appello
26/05/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/05/2065
Riassunto
Il presente elaborato affronta le tematiche inerenti ai paesi in via di sviluppo e agli interventi comunitari e internazionali a sostegno degli stessi. Viene analizzata la definizione del concetto di sviluppo, offrendo una breve analisi della mappa dello sviluppo mondiale, evidenziando come, nel corso del tempo, il concetto di sviluppo si sia affrancato da un’ottica esclusivamente economica per includere anche aspetti sociali e ambientali.
L’elaborato fornisce un inquadramento dei paesi in via di sviluppo attraverso l’analisi di precisi indicatori economici quali il Prodotto Interno Lordo (PIL), il Prodotto Nazionale Lordo (PNL) e il Prodotto Nazionale Netto (PNN) e indicatori socioeconomici quali l’Indice di Gini e l’Indice di Sviluppo Umano (ISU), evidenziandone vantaggi e limiti applicativi e descrittivi. Questa analisi pone in luce le diverse traiettorie di crescita, ma anche le vulnerabilità e le disuguaglianze che caratterizzano i paesi in via di sviluppo, offrendo così una visione più articolata delle loro realtà. Particolare attenzione viene dedicata a tre paesi rappresentativi, rispettivamente, di Asia, Africa Orientale e Africa Occidentale: il Pakistan, il Kenya e Capo Verde. Questi casi permettono di mettere in luce le specificità di ciascuna realtà, ma anche le sfide comuni legate allo sviluppo sostenibile. Attraverso l’approfondimento di queste realtà, si evidenziano approcci diversi e strategie di intervento che possono essere utili per affrontare le problematiche di crescita e di tutela ambientale.
Infine, si giunge al fulcro dell’elaborato, costituito dall’analisi di due casi di studio inerenti due differenti piani di finanziamento e aiuto allo sviluppo: la Tanzania e il Bangladesh. Nel caso della Tanzania, l’intervento si è concentrato sull’ottimizzazione delle tecniche agricole e sul miglioramento delle tecniche di allevamento. L’obiettivo è stato quello di incrementare la produttività, migliorare le competenze locali e promuovere pratiche agricole e zootecniche sostenibili. Nel caso del Bangladesh, l’intervento è stato mirato prevalentemente alla protezione del territorio e alla prevenzione delle inondazioni. L’obiettivo è stato quello di ridurre i rischi di inondazioni, tutelare le attività agricole e le risorse idriche e migliorare la resilienza delle comunità locali. Il confronto tra i due casi di studio ha evidenziato sia le differenze che le affinità tra interventi di natura agricolo-economica e quelli di tutela ambientale.
In conclusione, l’elaborato ha messo in evidenza come il sostegno ai paesi in via di sviluppo richieda un approccio multidisciplinare e flessibile, capace di tener conto delle peculiarità locali e delle sfide globali, in particolare quelle ambientali e tecnologiche. La cooperazione internazionale e il monitoraggio continuo si rivelano strumenti fondamentali per raggiungere obiettivi di sviluppo sostenibile efficaci e duraturi.
L’elaborato fornisce un inquadramento dei paesi in via di sviluppo attraverso l’analisi di precisi indicatori economici quali il Prodotto Interno Lordo (PIL), il Prodotto Nazionale Lordo (PNL) e il Prodotto Nazionale Netto (PNN) e indicatori socioeconomici quali l’Indice di Gini e l’Indice di Sviluppo Umano (ISU), evidenziandone vantaggi e limiti applicativi e descrittivi. Questa analisi pone in luce le diverse traiettorie di crescita, ma anche le vulnerabilità e le disuguaglianze che caratterizzano i paesi in via di sviluppo, offrendo così una visione più articolata delle loro realtà. Particolare attenzione viene dedicata a tre paesi rappresentativi, rispettivamente, di Asia, Africa Orientale e Africa Occidentale: il Pakistan, il Kenya e Capo Verde. Questi casi permettono di mettere in luce le specificità di ciascuna realtà, ma anche le sfide comuni legate allo sviluppo sostenibile. Attraverso l’approfondimento di queste realtà, si evidenziano approcci diversi e strategie di intervento che possono essere utili per affrontare le problematiche di crescita e di tutela ambientale.
Infine, si giunge al fulcro dell’elaborato, costituito dall’analisi di due casi di studio inerenti due differenti piani di finanziamento e aiuto allo sviluppo: la Tanzania e il Bangladesh. Nel caso della Tanzania, l’intervento si è concentrato sull’ottimizzazione delle tecniche agricole e sul miglioramento delle tecniche di allevamento. L’obiettivo è stato quello di incrementare la produttività, migliorare le competenze locali e promuovere pratiche agricole e zootecniche sostenibili. Nel caso del Bangladesh, l’intervento è stato mirato prevalentemente alla protezione del territorio e alla prevenzione delle inondazioni. L’obiettivo è stato quello di ridurre i rischi di inondazioni, tutelare le attività agricole e le risorse idriche e migliorare la resilienza delle comunità locali. Il confronto tra i due casi di studio ha evidenziato sia le differenze che le affinità tra interventi di natura agricolo-economica e quelli di tutela ambientale.
In conclusione, l’elaborato ha messo in evidenza come il sostegno ai paesi in via di sviluppo richieda un approccio multidisciplinare e flessibile, capace di tener conto delle peculiarità locali e delle sfide globali, in particolare quelle ambientali e tecnologiche. La cooperazione internazionale e il monitoraggio continuo si rivelano strumenti fondamentali per raggiungere obiettivi di sviluppo sostenibile efficaci e duraturi.
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