Tesi etd-05022025-233403 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SINOPOLI, KATIA
URN
etd-05022025-233403
Titolo
Gli emulsionanti negli alimenti: aspetti tecnologici, nutrizionali e implicazioni per il consumatore
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA
Relatori
relatore Prof.ssa La Motta, Concettina
relatore Dott.ssa D'Agostino, Ilaria
relatore Dott.ssa D'Agostino, Ilaria
Parole chiave
- emulsionanti negli alimenti
Data inizio appello
21/05/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
21/05/2065
Riassunto
La moderna dieta occidentale, i cambiamenti degli stili di vita, hanno portato le persone a cambiare le proprie abitudini alimentari, consumando maggiormente cibi industriali ricchi di additivi. Anche i bambini purtroppo, fin dalla prima infanzia vengono abituati a questi cibi dal sapore, colore eccessivamente marcati e che causano assuefazione, allontanandoli, da quella che è l'alimentazione naturale con frutta, verdura ecc.
E' stato dimostrato come il consumo di questi additivi, come per esempio gli emulsionanti ovvero sostanze che modificano la consistenza degli alimenti, oramai presenti in molti prodotti alimentari (margarine, gelati, carni lavorate, cioccolato ecc.) influenzano negativamente il microbiota intestinale, fondamentale per il benessere psicofisico. Oramai è assodato come la disbiosi influisca negativamente sulla salute causando diverse patologie a livello sistemico fra i quali: diabete di tipo 2, ansia, morbo di crohn, IBD e sindrome metabolica.
Studi condotti sull'uomo, in vitro e sugli animali hanno dimostrato come alcuni emulsionanti quali: carbossimetilcellulosa (CMC) e polisorbato 80 (P80) hanno influito in maniera negativa sul microbiota intestinale, andando a ridurre la diversità microbica, SCFA come il butirrato e hanno promosso l'infiammazione e determinato cambiamenti morfologici e strutturali della barriera intestinale. Queste modifiche hanno attivato il processo infiammatorio, caratteristico della sindrome metabolica.
Solo ritornando all'alimentazione naturale, preparando i cibi in casa, con materie prime genuine si possa evitare l'eccessivo consumo di queste sostanze preservando cosi la salute di adulti e bambini che rischiano patologie fin dalla tenera età.
E' stato dimostrato come il consumo di questi additivi, come per esempio gli emulsionanti ovvero sostanze che modificano la consistenza degli alimenti, oramai presenti in molti prodotti alimentari (margarine, gelati, carni lavorate, cioccolato ecc.) influenzano negativamente il microbiota intestinale, fondamentale per il benessere psicofisico. Oramai è assodato come la disbiosi influisca negativamente sulla salute causando diverse patologie a livello sistemico fra i quali: diabete di tipo 2, ansia, morbo di crohn, IBD e sindrome metabolica.
Studi condotti sull'uomo, in vitro e sugli animali hanno dimostrato come alcuni emulsionanti quali: carbossimetilcellulosa (CMC) e polisorbato 80 (P80) hanno influito in maniera negativa sul microbiota intestinale, andando a ridurre la diversità microbica, SCFA come il butirrato e hanno promosso l'infiammazione e determinato cambiamenti morfologici e strutturali della barriera intestinale. Queste modifiche hanno attivato il processo infiammatorio, caratteristico della sindrome metabolica.
Solo ritornando all'alimentazione naturale, preparando i cibi in casa, con materie prime genuine si possa evitare l'eccessivo consumo di queste sostanze preservando cosi la salute di adulti e bambini che rischiano patologie fin dalla tenera età.
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