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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05022025-072015


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
FALCITELLI, IRENE
URN
etd-05022025-072015
Titolo
Un'alimentazione progressivamente arricchita di proteine vegetali migliora il controllo dei sintomi tipici in pazienti affetti da malattia da reflusso gastroesofageo
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. de Bortoli, Nicola
correlatore Dott. Visaggi, Pierfrancesco
Parole chiave
  • alimentazione vegetale
  • controllo dei sintomi
  • intervento dietetico progressivo
  • malattia da reflusso gastroesofageo (GERD)
  • proteine vegetali
Data inizio appello
21/05/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
21/05/2065
Riassunto
Una dieta di scarsa qualità rappresenta una delle principali cause di sovrappeso, obesità, malattie cardiovascolari e malattia da reflusso gastroesofageo (GERD). Numerosi studi epidemiologici, in particolare condotti in Italia, hanno evidenziato il ruolo protettivo di una dieta a base vegetale nella prevenzione e nel controllo dei sintomi della GERD.
Il presente studio si è posto l’obiettivo di valutare il controllo dei sintomi e la riduzione nell’uso di dispositivi medici (alginati) in una serie consecutiva di pazienti che hanno volontariamente seguito un programma della durata di 8 settimane, volto ad aumentare progressivamente il consumo di alimenti di origine vegetale in sostituzione dei prodotti di origine animale.

Materiali e metodi
È stata arruolata una serie consecutiva di pazienti con sintomi tipici di malattia da reflusso gastroesofageo, in particolare pirosi e rigurgito, presenti con una frequenza di almeno due episodi a settimana. La diagnosi di GERD è stata confermata attraverso esofagogastroduodenoscopia (EGDS), che ha escluso la presenza di erosioni a livello esofageo, consentendo la classificazione dei casi come malattia da reflusso non erosiva (NERD). La definizione diagnostica è stata ulteriormente supportata dal monitoraggio del reflusso (MII-pH) e in accordo con i criteri del Lyon Consensus 2.0. Tutti i partecipanti erano in terapia di mantenimento con inibitori di pompa protonica (IPP) a dose ridotta e assumevano tre dosi giornaliere di alginati (15 ml).
Successivamente alla conferma diagnostica, i pazienti sono stati suddivisi in due gruppi in base alla scelta volontaria del regime alimentare da seguire. Un primo gruppo ha aderito a un programma dietetico di 8 settimane che prevedeva la sostituzione di almeno quattro pasti settimanali a base di prodotti animali con alternative vegetali; questi pazienti sono stati assegnati al Gruppo A. Un secondo gruppo, costituito da soggetti che hanno scelto di non seguire il programma vegetale, ha adottato una dieta di eliminazione empirica, volta all’esclusione di alimenti considerati “trigger” (cioccolato, menta, pomodoro, bevande gassate, aglio, cipolla e brodo di carne); questi partecipanti hanno costituito il Gruppo B.
I sintomi da reflusso sono stati valutati mediante il questionario GERD-Q e una scala analogica visiva (VAS) per la pirosi, sia al momento della visita iniziale (t0), sia dopo 8 settimane (t1). I parametri antropometrici (peso, altezza, BMI) sono stati raccolti al basale. I pazienti del Gruppo A hanno inoltre compilato un diario alimentare settimanale per tutta la durata dello studio. L’indagine ha avuto una durata complessiva di 16 settimane e non prevedeva randomizzazione, trattandosi di un protocollo osservazionale con arruolamento consecutivo.

Risultati
Sono stati arruolati complessivamente 72 pazienti (43 donne; età media 54,8 ± 8,8 anni; BMI medio 27,0 ± 2,9) con diagnosi confermata di NERD. In base alla scelta volontaria del gruppo, 33 pazienti (21 donne; età media 54,7 ± 9,6 anni; BMI medio 26,8 ± 2,9) sono stati assegnati al Gruppo A, mentre 39 pazienti (22 donne; età media 54,8 ± 8,3 anni; BMI medio 27,2 ± 2,9) hanno costituito il Gruppo B.
Al basale non sono emerse differenze significative tra i due gruppi nei punteggi GERD-Q o nella valutazione VAS della pirosi (p=NS). Dopo 8 settimane, si sono registrati tre abbandoni (uno nel Gruppo A e due nel Gruppo B). Al termine dello studio, i pazienti del Gruppo A hanno mostrato un miglioramento significativamente maggiore dei sintomi rispetto al Gruppo B, sia per quanto riguarda i punteggi del questionario GERD-Q, sia nella percezione della pirosi valutata tramite scala VAS (p<0,001). È stata inoltre osservata una riduzione nell’uso di alginati tra i partecipanti al programma vegetale (p<0,001).

Conclusioni
I risultati suggeriscono che l’incremento del consumo di alimenti vegetali, con contestuale riduzione delle proteine animali, in particolare della carne, sembra contribuire al miglioramento dei sintomi della GERD. Sebbene la terapia farmacologica rappresenti il pilastro del trattamento, i dati suggeriscono che un approccio dietetico a base vegetale possa costituire una strategia complementare efficace, favorendo anche una riduzione dell’utilizzo di dispositivi medici come gli alginati.
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