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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-04302015-092503


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
RAMACCIOTTI, SARA
URN
etd-04302015-092503
Titolo
Eccellenza in medicina e gestione delle patologie umane comuni
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
MEDICINA D'EMERGENZA-URGENZA
Relatori
relatore Prof. Carmassi, Franco
Parole chiave
  • profilassi antitrombotica
  • diuretici
  • eccellenza
  • linee guida
  • errori medici
  • fibrillazione atriale
  • scompenso cardiaco
Data inizio appello
03/06/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
Lo studio descritto analizza cinque sottogruppi di pazienti dimessi dal Reparto di Medicina d'Urgenza Universitaria dell'AOUP con diagnosi specifiche relativamente comuni.
Lo scopo principale è quello di comprendere la causa ultima di ammissione in ospedale, alla luce dell’inquadramento diagnostico e terapeutico effettuato antecedentemente al ricovero ad opera non solo del medico di medicina generale, ma anche di altri medici specialisti, sia in ambito ospedaliero, sia extraospedaliero.
Come evidenziato da diversi studi (Thomas & Brennan, 2000; Brennan et al.,1991; Lazarou J & Pomeranz BH, 1998) le percentuali di errori medici diagnostico-terapeutici e di eventi avversi da farmaci risultano essere piuttosto elevate nell'ambito ospedaliero.
Gli obiettivi principali del presente elaborato sono:
1.la valutazione della percentuale di ricoveri che avrebbero potuto essere evitati effettuando una corretta diagnosi e/o prescrivendo una terapia idonea;
2.la comprensione delle ragioni ultime dell'inappropriatezza diagnostico-terapeutica riferita a 5 classi di patologie umane comuni quali la fibrillazione atriale, gli eventi cerebrovascolari acuti, le tromboembolie venose, i disturbi dell’equilibrio idro-elettrolitico e lo scompenso cardiaco.
Le incongruenze diagnostico-terapeutiche che sono state prese in considerazione nello studio riguardano nello specifico:
la mancata prescrizione di farmaci in aderenza alle Linee Guida internazionali e in assenza di controindicazioni specifiche nel singolo paziente, ad esempio la mancata prescrizione di terapia anticoagulante orale con warfarin o con nuovi anticoagulanti orali in pazienti affetti da FA con un CHA2DS2 VASc > 2;
la mancata prescrizione della terapia antitrombotica con eparina a basso peso molecolare in pazienti con uno stato protrombotico o con elevato rischio cardiovascolare: pregresse ischemie cerebrali, vascolopatia ischemica cerebrale cronica, cancro in fase attiva, allettamento e multiple comorbidità;
la correlazione tra mancata somministrazione di farmaci anticoagulanti o antitrombotici e sviluppo di eventi avversi: affezioni cerebrovascolari acute, tromboembolie venose;
i disturbi dell’equilibrio idro-elettrolitico riconducibili all’uso inappropriato di farmaci, ad esempio diuretici;
l'appropriatezza dell’inquadramento diagnostico-terapeutico dei pazienti dimessi con diagnosi di scompenso cardiaco congestizio.
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