Tesi etd-04302009-175542 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
BATTINI, ALESSANDRO
URN
etd-04302009-175542
Titolo
LA TECNOLOGIA SEMENTIERA: PRIMING ED OSMOPRIMING SU ALCUNE SPECIE ORTIVE
Dipartimento
AGRARIA
Corso di studi
SCIENZE DELLA PRODUZIONE E DIFESA DEI VEGETALI
Relatori
Relatore Prof. Macchia, Mario
Relatore Dott.ssa Ceccarini, Lucia
Relatore Dott.ssa Ceccarini, Lucia
Parole chiave
- osmopriming
- priming
- trattamenti pregerminativi
Data inizio appello
25/05/2009
Consultabilità
Completa
Riassunto
La produzione in vivaio di piantine destinate al trapianto, rappresenta un aggravio di non lieve entità delle spese colturali. Molte specie ortive a seme piccolo normalmente impiegano molto tempo per l’emergenza; per i vivaisti la possibilità di ridurre il periodo di allevamento consentirebbe di aumentare il turn over e ridurre i costi di produzione.
La ricerca si sta occupando del miglioramento delle tecnica colturale vivaistica; in questo contesto rientrano i trattamenti pregerminativi (coldpriming, soaking e hardening, idropriming, osmopriming, fluid drilling e plug mix), che ideati per la semina diretta in pieno campo, possono essere utilizzati nell’ambito del vivaismo per una migliore gestione del vivaio e una riduzione dei costi, senza alcuna modifica delle dotazioni strutturali preesistenti.
Si tratta di tecniche basate sul principio fisico di indurre e soprattutto controllare la prima fase del processo germinativo, facendolo svolgere in condizioni ottimali di temperatura, luce e umidità. L’utilizzo delle tecniche di pregerminazione consente di ottenere del seme che ha in parte o totalmente già compiuto il delicato processo germinativo e garantisce un’emergenza più rapida e omogenea anche in condizioni sfavorevoli.
Presso il “Laboratorio di Ricerca ed Analisi sulle Sementi” (LARAS) del Dipartimento di Agronomia e Gestione dell’Agroecosistema (DAGA) dell’ Università di Pisa, nel biennio 2008-2009, è stata condotta una ricerca sui semi di cinque specie ortive (cipolla, spinacio, sedano, prezzemolo e carota), al fine di saggiarne le caratteristiche germinative. Le tesi poste a confronto per ciascuna specie, hanno riguardato due trattamenti: idropriming e osmopriming; per quest’ultimo sono stati impiegati KNO3 al 2% e PEG a diverse pressioni osmotiche (-9, -10, -12, -13, -14 bars). Tali tesi, sono state confrontate nuovamente dopo circa tre mesi.
La ricerca si sta occupando del miglioramento delle tecnica colturale vivaistica; in questo contesto rientrano i trattamenti pregerminativi (coldpriming, soaking e hardening, idropriming, osmopriming, fluid drilling e plug mix), che ideati per la semina diretta in pieno campo, possono essere utilizzati nell’ambito del vivaismo per una migliore gestione del vivaio e una riduzione dei costi, senza alcuna modifica delle dotazioni strutturali preesistenti.
Si tratta di tecniche basate sul principio fisico di indurre e soprattutto controllare la prima fase del processo germinativo, facendolo svolgere in condizioni ottimali di temperatura, luce e umidità. L’utilizzo delle tecniche di pregerminazione consente di ottenere del seme che ha in parte o totalmente già compiuto il delicato processo germinativo e garantisce un’emergenza più rapida e omogenea anche in condizioni sfavorevoli.
Presso il “Laboratorio di Ricerca ed Analisi sulle Sementi” (LARAS) del Dipartimento di Agronomia e Gestione dell’Agroecosistema (DAGA) dell’ Università di Pisa, nel biennio 2008-2009, è stata condotta una ricerca sui semi di cinque specie ortive (cipolla, spinacio, sedano, prezzemolo e carota), al fine di saggiarne le caratteristiche germinative. Le tesi poste a confronto per ciascuna specie, hanno riguardato due trattamenti: idropriming e osmopriming; per quest’ultimo sono stati impiegati KNO3 al 2% e PEG a diverse pressioni osmotiche (-9, -10, -12, -13, -14 bars). Tali tesi, sono state confrontate nuovamente dopo circa tre mesi.
File
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