Tesi etd-04292025-234929 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CUBEDDU, FRANCESCA
URN
etd-04292025-234929
Titolo
Epidemiologia molecolare e correlazioni patologiche dell'instabilità microsatellitare (MSI) in pazienti sardi affetti da tumori solidi.
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA APPLICATA ALLA BIOMEDICINA
Relatori
relatore Prof.ssa Franzini, Maria
relatore Prof. Cossu, Antonio
tutor Dott. Paliogiannis, Panagiotis
relatore Prof. Cossu, Antonio
tutor Dott. Paliogiannis, Panagiotis
Parole chiave
- Instabilità micro-satellitare
Data inizio appello
09/06/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/06/2095
Riassunto
I tumori solidi sono di fatto delle masse solide tra i quali, i principali trattati nello studio condotto, sono gli adenocarcinomi ossia, un carcinoma che trae origine dalle cellule dell’epitelio ghiandolare o in generale nei tessuti con proprietà secretorie.
Nello specifico per lo studio sono stati presi in esame l’adenocarcinoma del colon-retto, pancreas, vie biliari , prostata e carcinoma di utero e annessi.
L’adenocarcinoma del colon-retto rappresenta il 10% di tutti i tumori diagnosticati a livello mondiale, ed è il terzo per incidenza nelle donne (11,7%) e secondo per incidenza negli uomini (12%). In Italia 20.282 nuovi casi per il sesso femminile e 23.420 per il sesso maschile.
L’adenocarcinoma delle vie biliari rappresenta il quinto tumore più frequente a livello mondiale e rappresenta il 5% di tutti i tumori, due volte più frequente negli uomini che nelle donne. In Italia si stimano circa 12.200 nuovi casi rappresentando il 3% circa di tutti i tumori.
Il carcinoma pancreatico risulta essere tra i cinque tumori più diffusi, in Italia sono stati registrati 14.500 nuovi casi con un’incidenza maggiore tra il sesso femminile dove rappresenta il 6% dei tumori diagnosticati.
Il tumore ovarico a livello globale si colloca all’ottavo posto tra i tumori che colpiscono le donne. In Italia colpisce circa 6.000 donne l’anno, costituendo il 3% dei tumori diagnosticati.
I tumori dell’endometrio rappresentano la quasi totalità dei tumori che colpiscono il corpo dell’utero e si collocano al quarto posto per frequenza tra i tumori più diagnosticati nelle donne, con il 5,5 % circa di tutte le diagnosi di tumore nel sesso femminile. I nuovi casi all’anno in Italia sono circa 10.200.
Il carcinoma della prostata è il più diffuso nella popolazione maschile, secondo per incidenza a livello mondiale e rappresenta il 18,5 per cento di tutti i tumori diagnosticati nell'uomo con circa 36.074 nuovi casi l’anno a livello nazionale.
Nei casi di adenocarcinoma e carcinoma trattati nello studio è stato effettuato il test per l’instabilità dei microsatelliti (MSI) al fine di verificare la caratteristica molecolare della presenza di instabilità che genera un elevato carico di mutazioni nel DNA tumorale. Lo status di instabilità microsatellitare rappresenta un fattore prognostico e predittivo per i tumori presi in esame, pazienti con elevata instabilità (H-MSI) hanno una prognosi peggiore rispetto a quelli con microsatelliti stabili (MSS), ma hanno maggiori opportunità terapeutiche con farmaci target(immunoterapia).L’MSI può essere utilizzato come indice di instabilità genetica di un grande gruppo di tumori.
I microsatelliti (MS), chiamati anche Short Tandem Repeats (STR) o Simple Sequence Repeat (SSR), sono costituiti da sequenze ripetute di 1–6 nucleotidi. La specificità dei MS è dovuta principalmente al cambiamento nel numero di unità ripetute del nucleo, ossia la porzione centrale dei microsatelliti. Il meccanismo di generazione dei microsatelliti è la fase di slittamento del DNA nel processo di replicazione o la mancata corrispondenza delle basi del filamento di slittamento e del filamento complementare nel processo di replicazione e riparazione del DNA, con conseguente mancanza o, inserimento di una o più unità ripetute. Il normale sistema di riparazione del DNA dei tessuti, definito mismatch repair (MMR), può correggere gli errori nel processo di replicazione del DNA. Tuttavia, a causa della mancanza di geni MMR nelle cellule tumorali o di difetti nel processo di riparazione della replicazione, la possibilità di mutazione genetica aumenta confermando che l'MSI è un fattore importante nell'insorgenza e nello sviluppo dei tumori.
Lo studio ha l’obbiettivo di analizzare l’MSI su pazienti sardi affetti da adenocarcinoma del colon-retto, delle vie biliari, pancreas, prostata e carcinoma di utero e annessi, al fine di verificare se, in tali pazienti, vi sia una differenza sulle caratteristiche molecolari rispetto alla letteratura. I 660 pazienti sono stati reclutati dalle unità chirurgiche dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria (AOU) di Sassari ed analizzati presso l’unità di Anatomia e Istologia patologica della stessa azienda, sottoposti a biopsia e/o intervento chirurgico.
Tutti i campioni sono stati sequenziati mediante Pce presso il CNR di Sassari.
Nello specifico per lo studio sono stati presi in esame l’adenocarcinoma del colon-retto, pancreas, vie biliari , prostata e carcinoma di utero e annessi.
L’adenocarcinoma del colon-retto rappresenta il 10% di tutti i tumori diagnosticati a livello mondiale, ed è il terzo per incidenza nelle donne (11,7%) e secondo per incidenza negli uomini (12%). In Italia 20.282 nuovi casi per il sesso femminile e 23.420 per il sesso maschile.
L’adenocarcinoma delle vie biliari rappresenta il quinto tumore più frequente a livello mondiale e rappresenta il 5% di tutti i tumori, due volte più frequente negli uomini che nelle donne. In Italia si stimano circa 12.200 nuovi casi rappresentando il 3% circa di tutti i tumori.
Il carcinoma pancreatico risulta essere tra i cinque tumori più diffusi, in Italia sono stati registrati 14.500 nuovi casi con un’incidenza maggiore tra il sesso femminile dove rappresenta il 6% dei tumori diagnosticati.
Il tumore ovarico a livello globale si colloca all’ottavo posto tra i tumori che colpiscono le donne. In Italia colpisce circa 6.000 donne l’anno, costituendo il 3% dei tumori diagnosticati.
I tumori dell’endometrio rappresentano la quasi totalità dei tumori che colpiscono il corpo dell’utero e si collocano al quarto posto per frequenza tra i tumori più diagnosticati nelle donne, con il 5,5 % circa di tutte le diagnosi di tumore nel sesso femminile. I nuovi casi all’anno in Italia sono circa 10.200.
Il carcinoma della prostata è il più diffuso nella popolazione maschile, secondo per incidenza a livello mondiale e rappresenta il 18,5 per cento di tutti i tumori diagnosticati nell'uomo con circa 36.074 nuovi casi l’anno a livello nazionale.
Nei casi di adenocarcinoma e carcinoma trattati nello studio è stato effettuato il test per l’instabilità dei microsatelliti (MSI) al fine di verificare la caratteristica molecolare della presenza di instabilità che genera un elevato carico di mutazioni nel DNA tumorale. Lo status di instabilità microsatellitare rappresenta un fattore prognostico e predittivo per i tumori presi in esame, pazienti con elevata instabilità (H-MSI) hanno una prognosi peggiore rispetto a quelli con microsatelliti stabili (MSS), ma hanno maggiori opportunità terapeutiche con farmaci target(immunoterapia).L’MSI può essere utilizzato come indice di instabilità genetica di un grande gruppo di tumori.
I microsatelliti (MS), chiamati anche Short Tandem Repeats (STR) o Simple Sequence Repeat (SSR), sono costituiti da sequenze ripetute di 1–6 nucleotidi. La specificità dei MS è dovuta principalmente al cambiamento nel numero di unità ripetute del nucleo, ossia la porzione centrale dei microsatelliti. Il meccanismo di generazione dei microsatelliti è la fase di slittamento del DNA nel processo di replicazione o la mancata corrispondenza delle basi del filamento di slittamento e del filamento complementare nel processo di replicazione e riparazione del DNA, con conseguente mancanza o, inserimento di una o più unità ripetute. Il normale sistema di riparazione del DNA dei tessuti, definito mismatch repair (MMR), può correggere gli errori nel processo di replicazione del DNA. Tuttavia, a causa della mancanza di geni MMR nelle cellule tumorali o di difetti nel processo di riparazione della replicazione, la possibilità di mutazione genetica aumenta confermando che l'MSI è un fattore importante nell'insorgenza e nello sviluppo dei tumori.
Lo studio ha l’obbiettivo di analizzare l’MSI su pazienti sardi affetti da adenocarcinoma del colon-retto, delle vie biliari, pancreas, prostata e carcinoma di utero e annessi, al fine di verificare se, in tali pazienti, vi sia una differenza sulle caratteristiche molecolari rispetto alla letteratura. I 660 pazienti sono stati reclutati dalle unità chirurgiche dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria (AOU) di Sassari ed analizzati presso l’unità di Anatomia e Istologia patologica della stessa azienda, sottoposti a biopsia e/o intervento chirurgico.
Tutti i campioni sono stati sequenziati mediante Pce presso il CNR di Sassari.
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